Approfondimenti

Stanislav Petrov, il tenente colonnello sovietico che 40 anni fa salvò il mondo

Stanislav Petrov ANSA

Ogni volta che un giornalista cercava di raggiungerlo nel sobborgo moscovita dove abitava, le sue risposte erano secche e scocciate: “Ero solo al posto giusto al momento giusto”. Ed effettivamente, Stanislav Petrov, esattamente 40 anni fa, era proprio al posto giusto nel momento giusto. Un momento, la notte tra il 25 e il 26 settembre del 1983, che poteva essere tremendamente sbagliato, non solo per Petrov, ma per il mondo intero.

Stanislav Petrov è morto nel 2017, a 77 anni, ma quella notte di 40 anni fa, era di turno a Serpukhov-15, una base militare top secret nascosta nelle fitte foreste a sud di Mosca. Il suo compito era sorvegliare l’attività di un sistema di allerta sovietico che doveva rilevare l’eventuale lancio di missili nucleari da parte degli Stati Uniti. Durante la guerra fredda, l’idea di un attacco nucleare era qualcosa di estremamente concreto e, dunque, la reattività era massima.

Solo tre settimane prima, i russi avevano abbattuto un jet di linea coreano con 269 passeggeri a bordo, tra cui un deputato statunitense e altri 60 americani, dopo aver erroneamente sospettato che fosse un aereo spia. L’incidente aveva portato la tensione tra i due blocchi ai livelli più alti dalla crisi dei missili di Cuba. Per questo, quando a mezzanotte e un quarto il sistema di monitoraggio che Petrov controllava iniziò a suonare, il comando di turno a Serpukhov-15 pensò al peggio.

Il sistema di controllo si chiamava Oko ed era stato pensato come un programma di allerta precoce per rispondere prontamente a eventuali attacchi. Il sistema era composto da alcuni satelliti posizionati in orbita con dei radar, in grado di rilevare lanci di missili da determinati punti sotto osservazione. Da protocollo, in caso di allarme, Petrov avrebbe dovuto avvertire immediatamente i superiori, che avrebbero proceduto con il contrattacco. Per essere chiari, un contrattacco nucleare. A mezzanotte e 15 del 26 settembre, Oko segnalò la partenza di un missile balistico intercontinentale, e di altri quattro subito dopo, da una base militare di Malmstrom, in Montana.

Petrov, però, aveva contribuito a sviluppare il software di Oko, e sapeva che potevano verificarsi errori e malfunzionamenti. In più, cinque missili sembravano pochi per avviare uno scontro nucleare tra Russia e Stati Uniti. Poteva essere un falso allarme, ma a causa del meteo nuvoloso, era impossibile verificarlo in altro modo. Stanislav Petrov, quindi, doveva prendere una decisione: avvisare i superiori dando il via ad un contrattacco nucleare, e quindi verosimilmente alla terza guerra mondiale, oppure andare contro il protocollo rischiando di far subire al suo paese un attacco nucleare.

“A quel punto ho preso la mia decisione” ha raccontato 10 anni fa Petrov alla BBC “ho chiamato il mio superiore e ho detto che si trattava di un falso allarme, ma non ne sono stato certo fino all’ultimissimo momento. Mi era perfettamente chiaro che se avessi commesso un errore nessuno sarebbe stato in grado di correggerlo”.

Alla fine, l’intuizione di Petrov si è rivelata corretta e – anche se non possiamo dirlo con certezza – c’è un’elevata probabilità che la sua decisione abbia salvato il mondo. Quando fu chiaro cosa era successo, i suoi colleghi lo chiamarono eroe e Petrov per festeggiare – come raccontò poi anni dopo – bevve mezzo litro di vodka “come se fosse un bicchiere”, dormì per 28 ore e tornò al lavoro. I suoi colleghi per ringraziarlo gli regalarono una piccola Tv portatile made in Russia.

Quello fu l’unico riconoscimento che Petrov ricevette per molti anni. In perfetto stile sovietico, quanto accaduto venne nascosto e anzi, dopo poco tempo subì approfonditi interrogatori da parte delle autorità sovietiche, che misero in discussione la legittimità delle sue decisioni. Forse aveva salvato il mondo, ma aveva contraddetto il protocollo. Un gesto di coraggiosa indipendenza intellettiva che in pochi, forse, avrebbero compiuto al suo posto. In fondo, quindi, Petrov o – come viene ricordato da qualche anno – “l’uomo che salvò il mondo – aveva ragione: era solo al posto giusto al momento giusto.

  • Autore articolo
    Martina Stefanoni
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 06/12 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 06-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 06/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 06-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 06/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 06-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Good Times di sabato 06/12/2025

    Good Times è il trampolino per tuffarsi in bello stile nel weekend. Visioni, letture, palchi, percorsi, incontri, esperienze, attività. Gli appuntamenti fissati dal calendario, ma anche le occasioni offerte dall’ozio. Un dispenser di proposte e suggestioni per vivere al meglio il proprio tempo libero. Tutti i sabati, dalle 11.30 alle 12, Good Times è il nostro viaggio nelle proposte del fine settimana. E insieme il nostro augurio per trascorrere giorni belli e momenti felici. Elena Mordiglia e Matteo Villaci si alternano nella conduzione.

    Good Times - 06-12-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 06/12/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 06-12-2025

  • PlayStop

    M7 del 06/12/2025 - Banchi di prova. Arrivano i mercati di quartiere, saranno anche spazi di socialità?

    Palazzo Marino ha affidato 15 mercati comunali a Sogemi per farne i nuovi "mercati di quartiere": punti di riferimento per la spesa sotto casa, luoghi d'incontro per le comunità. Il mercato di via Rombon è il primo a riaprire dopo anni di abbandono, quello di viale Monza chiuderà per almeno un anno tra le proteste degli esercenti sotto sfratto e le preoccupazioni degli abitanti che gli hanno dato un'anima. Con interviste al presidente di Sogemi Cesare Ferrero, ad alcuni commercianti del mercato Crespi-Monza, a Paolo Martelli e Carmen Ziccardi del comitato per la salvaguardia del valore sociale, umano e poetico del mercato Crespi-Monza e con un reportage di Roberto Maggioni dal mercato Rombon. A cura di Luca Parena.

    M7 – il settimanale di Metroregione - 06-12-2025

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 06/12/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 06-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 06/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 06-12-2025

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 06/12/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 05-12-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 05/12/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 05-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 05/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 05-12-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 05/12/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 05-12-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 05/12/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 05-12-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 05/12/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 05-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 05/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 05-12-2025

Adesso in diretta