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La nona giornata di offensiva russa in Ucraina, il terzo round di negoziati le altre notizie della giornata

centrale nucleare di zaporozhye

Il racconto della giornata di venerdì 4 marzo 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Ci avviciniamo alla decima notte di conflitto e la situazione non sembra migliorare. L’offensiva russa prosegue. Una delle città più colpite è stata e continua a essere Kharkiv. Oggi il presidente del consiglio regionale di Kharkiv ha comunicato che nella sola giornata di ieri si sono contati  più di 2.000 morti tra i quali oltre 100 bambini. Putin ha comunicato a Scholz che il terzo round di colloqui con l’Ucraina dovrebbe tenersi nel week end. Durante la telefonata, però, Putin ha anche ribadito che un’intesa con Kiev è possibile solo “se tutte le richieste russe” vengono soddisfatte. Sono centinaia le adesioni alla manifestazione nazionale contro la guerra promossa dalla Rete italiana pace e disarmo. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Il riassunto del nono giorno di guerra in Ucraina

È il nono giorno di guerra in Ucraina, e mentre ci avviciniamo alla decima notte, la situazione non sembra migliorare. L’offensiva russa prosegue, con alcune aree del paese particolarmente colpite. Parliamo del sud, soprattutto Maiupol, e parliamo di Kharkiv, a est, vicino al confine russo. Ma anche intorno alla capitale Kiev ci sono state diverse esplosioni.

(di Emanuele Valenti)

Partiamo dal sud, dalla costa sul Mare di Azov e il Mar Nero. Mosca sta intensificando l’assedio di Mariupol. Le autorità locali hanno fatto anche oggi un appello alla comunità internazionale per venire in soccorso della popolazione locale, 450mila persone, in condizioni drammatiche. Presa Mariupol i russi avranno il quasi il totale controllo della costa che unisce la Russia alla Crimea.

Ma lo sviluppo strategico più importante è però quello di Mykolaiv. Qui siamo a ovest della Crimea. Ancora pochi minuti fa le autorità regionali ucraine hanno detto che l’attacco russo è stato respinto, in città e nella zona dell’aeroporto. Ma l’operazione non si fermerà. Dopo Mykolaiv, andando verso ovest, c’è Odessa. Oltretutto è vero che stiamo parlando della costa sud, ma siamo già andati oltre il fiume Dnepr, quindi l’invasione russa sta andando oltre la parte orientale del paese.

Per gli ascoltatori: la Crimea è circa a metà della costa ucraina sul Mar Nero, in parte Mare di Azov. I russi hanno quasi preso tutta la parte est. Ora puntano a quella ovest. Attenzione andando verso i confini con Romania e Moldavia.

A nord e a est aumenta la pressione russa nella regione di Kiev e nella zona di Kharkiv.

Intorno a Kiev notizie di decine di vittime civili dalle città di Chernihiv, a nord-est, e a Borodjanka, a ovest.

Vivere a Kharkiv, una delle città più colpite dai bombardamenti

(di Martina Stefanoni)

Kharkiv è una città che vive sotto terra. Da giorni ormai le persone si nascondono nei sotterranei delle case, o nelle stazioni della metropolitana. Chi è rimasto, chi non è riuscito a scappare, convive con il rumore delle bombe e delle sirene antiaerei. La maggior parte degli obiettivi colpiti, in questi giorni, erano civili. Scuole, università, appartamenti, negozi e mercati.
Oleksandra ha 25 anni e – racconta alla bbc – quando ha sentito la prima esplosione si è nascosta nel suo bagno. E lì è rimasta. Sua mamma vive in Russia, a Mosca, e quando parla con Oleksandra, non crede ai suoi racconti. “I russi non attaccherebbero mai dei punti dove ci sono i civili” le dice “I russi arrivano per liberarti, non ti succederà niente”. Oleksandra, però, dice che ormai ha dimenticato com’è il silenzio. Perché le bombe non smettono mai di esplodere.
Kharkiv è a soli 40 km dal confine russo, la gente parla russo ed è molto comune avere parenti al di là del confine. La gente a Kharkiv non si aspettava un attacco così. Per questo la madre di Oleksandra non crede ai suoi racconti. Anche Maxim è stato colto di sorpresa. Lo racconta ad Al Jazeera, era a casa, con la sua fidanzata: “è successo così in fretta”, dice.
Migliaia di persone si accalcano alla stazione dei treni, appena possono, per andare il più lontano possibile. Migliaia di macchine si mettono in coda, alcune sui finestrini hanno appeso dei cartelli con scritto “bambini”, nel tentativo disperato di proteggersi. “Andiamo a Dnipro – racconta Olena – poi da lì, chissà”.

Concordato un terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina

(di Emanuele Valenti)

Nel fine-settimana ci potrebbe essere un nuovo incontro, il terzo, tra russi e ucraini. Nella riunione di ieri erano stati concordati, con un’intesa di massima, dei corridoi umanitari. Ancora non si sa quando e come verranno organizzati. Vale lo stesso per eventuali tregue a livello locale durante le evacuazioni.

Ora gli ucraini confermano quanto dice Mosca, e cioè che appunto domani sabato o domenica ci potrebbe essere un nuovo incontro. Proprio lì potrebbero essere definiti gli aspetti tecnici dei corridoi umanitari.

Non si vedono intese politiche all’orizzonte, ma Kiev ed Europa cercano di tenere aperti i canali del dialogo.

La NATO ha confermato che non farà alcuna no-fly zone perché vorrebbe dire uno scontro diretto con Mosca.

Quindi tanto la Russia quanto l’Occidente sembrano voler evitare in tutti i modi l’allargamento del conflitto. Sappiamo anche che dal primo di marzo è stata stabilità una linea telefonica, una linea di contatto diretto, tra Washington e Mosca per evitare incidenti.

Quindi totale rottura diplomatica ma tutti consapevoli che del fatto che vada evitato uno scontro globale. Di mezzo, e torniamo al punto di partenza, c’è però l’Ucraina, dove i russi seppur lentamente avanzano con la loro invasione.

“Cessate il fuoco, per un’Europa di pace”: la manifestazione del 5 marzo a Roma

Sono centinaia le adesioni alla manifestazione nazionale contro la guerra, che sarà domani a Roma, promossa dalla Rete italiana pace e disarmo.
“Cessate il fuoco, per un’Europa di pace” – è lo slogan di apertura del corteo, che partirà da piazza della Repubblica alle 13.30 per raggiungere piazza San Giovanni in Laterano.
Ci saranno testimonianze dall’Ucraina, ma anche dalle altre zone di conflitto: la Siria, l’Afghanistan, la Palestina.

Con lo striscione Insorgiamo sarà presente il collettivo di lavoratori della ex Gkn, come ci ha raccontato il delegato Dario Salvetti

Radio Popolare seguirà la manifestazione con una diretta a partire dalle 13.15

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

38000 i nuovi casi di covid in Italia, torna a salire il numero dei morti: 210 nelle ultime 24 ore.
Dal report dell’istituto superiore di sanità, cala l’incidenza da 552 a 433 casi ogni 100.000 abitanti. L’Rt medio resta 0,75. Il tasso di occupazione nei reparti ordinari scende sotto la soglia di allerta del 15% per la prima volta dallo scorso 23 dicembre. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è invece al 6,6%. Tutte le Regioni e Province autonome sono classificate a rischio basso. “La situazione epidemiologica sembra tendere a un deciso miglioramento anche se la circolazione del virus resta piuttosto elevata” ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza,

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    Di passaggio in Italia, il frontman degli Editors Tom Smith ci ha fatto visita a Radio Popolare per raccontare la nascita del suo primo album solista “There is nothing in the dark that isn’t there in the light”. Un progetto che nasce dal desiderio di fermarsi, respirare e mettersi in gioco in modo più vulnerabile e sincero. In questa intervista, Tom parla del bisogno di tornare a un suono più naturale e acustico, lontano dall’estetica elettronica del gruppo, lasciando le canzoni più vicine alla loro forma originaria. Condivide anche come sia cambiato nel tempo il suo rapporto con la musica, tra scoperte giovanili che hanno plasmato la sua identità e nuovi ascolti capaci ancora di sorprenderlo. Pur esplorando nuove strade, Tom ribadisce che non si tratta di un addio agli Editors: è solo un capitolo diverso, prima di tornare “ai suoi fratelli” sul palco e in studio.

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    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Gli Interpol che tornano in Italia con una nuova data estiva a Bologna, le 50 migliori canzoni del 2025 secondo Stereogum, la Casa Bianca che ha utilizza di nuovo un brano di Sabrina Carpenter per un video dell'ICE senza il permesso dell'artista. Nella seconda parte l'intervista di Cecilia a Paesante a Tom Smith, cantante degli Editors che ha da poco pubblicato il suo esordio solista

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    In un documentario la Milano di ieri e di oggi nei ricordi di Aldo, Giovanni & Giacomo

    “Ho sempre pensato che quella di Aldo, Giovanni e Giacomo fosse una favola. La loro vita artistica, che io ho seguito come assistente alla regia nei film di Massimo Venier, è sempre stata caratterizzata da rifiuti e invece hanno fatto di tutto e con grande successo, grazie alla loro determinazione”. E’ per questo motivo che Sophie Chiarello, già regista di “Il Cerchio”, ha voluto esplorare le vite del trio a partire dalla loro infanzia. “Erano tre ragazzini un po' 'sfigati' – come si autodefiniscono - che per provenienza sociale avevano un destino già scritto”. Sono loro a raccontarsi, a sfogliare le foto dell’infanzia e a percorrere la Milano di una volta, proletaria e in bianco e nero. Un ritratto personale, divertente, con le voci di chi li ha accompagnati in tutti questi anni da Paolo Rossi, Marina Massironi, alla Gialappa’s Band. “Attitudini: nessuna” è stato realizzato in diversi momenti con un percorso frammentato che punteggia la carriera artistica del trio tra cabaret, teatro, cinema e televisione. Ascolta l'intervista di Barbara Sorrentini a Sophie Chiarello, regista di “Attitudini: nessuna”.

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    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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    Scontro tra dottrine euroamericane. Trump chiude con l'Europa e le sue istituzioni del post-guerra fredda. L'Europa lascia fare e rimane - per ora - in silenzio. E il resto del mondo? «Negheremo ai concorrenti che non appartengono all’emisfero occidentale la possibilità di dislocare forze o altre capacità minacciose, oppure di possedere o controllare asset strategicamente vitali nel nostro emisfero» (National Security Strategy 2025, p.15). Pubblica ha ospitato la storica Simona Colarizi e lo storico Piero Graglia.

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    Usa ed Europa: la strategia americana sulla sicurezza nazionale. La possibile bolla delle cripto-valute mina il sistema finanziario USA. La maggioranza conservatrice della Corte Suprena accompagna le politiche dell’amministrazione Trump. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

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