Approfondimenti

Draghi bacchetta le Regioni sui vaccini, Letta e Conte sempre più vicini e le altre notizie della giornata

Draghi Vaccini e Regioni

Il racconto della giornata di mercoledì 24 marzo 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. La Lombardia ha superato i 30mila morti di COVID da inizio pandemia e il premier Draghi ha bacchettato oggi le Regioni sulla campagna vaccinale: servirà a cambiare qualcosa? Aumenta la tensione tra l’Europa ed AstraZeneca dopo il ritrovamento di 29 milioni di dosi nello stabilimento della Catalent di Anagni. Enrico Letta e Giuseppe Conte sembrano nutrire grandi speranze per il futuro. Svolta nel food delivery: è stato firmato oggi un protocollo contro lo sfruttamento e il caporalato. Infine, i dati di oggi sull’andamento dell’epidemia da COVID in Italia.

Trentamila morti (anche) per un’ideologia

(di Alessandro Gilioli)

Oggi, 24 marzo, la Lombardia ha superato i 30mila morti di COVID da inizio pandemia.
È una mattanza che non ha uguali nel mondo in proporzione alla popolazione. Il Belgio, il Regno Unito e la Repubblica Ceca, che sono i Paesi con il peggior rapporto tra abitanti e decessi, hanno avuto finora comunque meno morti della Lombardia rispetto alla popolazione.
Certo, le cause di questa strage unica nel pianeta sono tante e alcune di queste senza colpevoli: la Lombardia è stata la prima area in cui il COVID è esploso, inaspettato e violento, dopo l’arrivo dalla Cina. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

Regioni e vaccini. Cambierà qualcosa dopo il discorso di Draghi?

(di Michele Migone)

Mario Draghi ha puntato il dito contro le Regioni: hanno vaccinato i membri delle corporazioni più potenti, lasciando indietro i più fragili. Per capire la durezza del discorso fatto oggi da Draghi al Senato è utile provare a capirlo e a vederne le conseguenze.
Primo, a chi parlava il premier?
Alle regioni che fino a oggi non hanno seguito le indicazioni del piano vaccinale fatto dal governo, privilegiando le categorie professionali rispetto all’ordine di età. Sotto la media nazionale degli over 80 immunizzati con due dosi sono Lombardia, Puglia, Calabria, Toscana e Sardegna. Per quanto riguarda gli anziani a cui è stata somministrata una sola dose, i peggiori sono Lombardia, Liguria, Calabria, Veneto, Umbria, Sicilia, Sardegna e Toscana.


Secondo, perché il premier è intervenuto in modo così deciso?
Perché nelle sue mani c’è solo l’arma della moral suasion: il piano vaccinale non è una legge e non è un decreto, è solo un piano attuativo non coercitivo. Certo, il premier avrebbe anche potuto usare uno strumento obbligatorio, ma questo avrebbe provocato uno scontro con le regioni che poteva anche finire davanti alla Consulta. Però poi Draghi ha visto che troppe regioni facevano di testa loro, di qui il duro discorso di oggi

.
Terzo, da oggi allora cambia qualcosa?

Probabilmente sì, perché Draghi è stato chiaro e adesso le Regioni non possono dire di non averlo sentito. E ormai anche nel Paese è evidente la spinta a non privilegiare più le categorie, mettendo in sicurezza gli anziani. Le giunte, a iniziare da quella lombarda, non possono mettersi frontalmente contro il governo e contro l’opinione pubblica.

Il mistero delle 29 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca scoperte ad Anagni

Nello stabilimento della Catalent di Anagni ci sono 29 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca destinate alla Gran Bretagna. Lo scrive questa mattina il quotidiano “la Stampa”. Dosi scoperte, scrive il quotidiano, grazie ad un’ispezione del commissario europeo Breton nello stabilimento di Leida in Olanda gestito dalla Halix. Uno dei due impianti UE utilizzati da AstraZeneca per produrre il suo vaccino. Impianto che esportava nel Regno Unito fino al primo Febbraio. Il flusso si è poi interrotto per l’entrata in vigore dei regolamenti UE per il controllo dell’export. Dunque dal primo febbraio in poi dove sono finite le dosi dello stabilimento olandese? L’Europa chiede all’Italia di fare un’ispezione nello stabilimento di Anagni dove il vaccino viene infialato. Il Governo italiano conferma l’ispezione e il ritrovamento di 29 milioni di dosi che, secondo gli ispettori, dovrebbero andare in Belgio dove sorge un polo logistico che si occupa della distribuzione del vaccino nei vari Paesi. Poco dopo, però, arriva un comunicato di AstraZeneca che prima di tutto dice che il vaccino non è stato prodotto in Olanda, ma fuori dall’UE e che circa la metà delle dosi 13 milioni è destinata ai paesi Covax, i paesi a basso e medio reddito come concordato con Bruxelles. E l’altra metà andranno all’Europa e sono ad Anagni solo per superare il controllo qualità.
Risposte che non sono piaciatue all’Unione Europea “osserviamo da parte di Astrazeneca una mancanza di trasperanza su quante dosi hanno prodotto, dove e da chi”. Ancora più dura la reazione della Francia “è una situazione inaccettabile, l’Europa non sarà lo zimbello della vaccinazioni”.
Infine tocca a Draghi: “parte di quei vaccini, due lotti – dice Draghi – torneranno in Belgio – ma poi ammette – da lì dove andranno non lo so”.

Letta e Conte sempre più vicini. Verso l’alleanza PD-M5S

(di Anna Bredice)

Uno parla di una “nuova comune avventura”, l’altro di un “cantiere per costruire un centrosinistra largo e aperto”. Letta e Conte sembrano nutrire grandi speranze per il futuro, un futuro però che è tutto da costruire sia dentro ai loro rispettivi partiti che nelle alleanze con gli altri. Hanno detto di voler programmare incontri costanti nelle prossime settimane. Del resto per Letta il rapporto con i Cinque Stelle è uno dei punti centrali del suo schema di alleanze, aperto a tutto il centrosinistra, con un’alleanza strutturale con il movimento di Grillo e ora di Conte.
Per quest’ultimo, infatti, l’incontro di oggi è stata l’investitura ufficiale alla guida dei Cinque Stelle, anche se è tutta da costruire ancora, nei rapporti con Casaleggio, nella gerarchia interna dei ruoli, nella posizione politica, più di sinistra certo, ma ancora da definire.
Letta nel PD certamente è molto più avanti. La sua leadership è sicura e riconosciuta, ha in mano il partito ed è riuscito ad imporre nomi nuovi nella segreteria e nei ruoli più importanti. Oggi ha vinto la sua partita con i capigruppo, anche Andrea Marcucci si è fatto da parte, ma l’ex renziano vuole che al suo posto venga eletta una donna della sua area politica.
I rapporti con le diverse correnti del partito, nel governo con Draghi e soprattutto le alleanze per le amministrative sono passi delicati e decisivi per il nuovo segretario del PD. Letta e Conte hanno parlato anche del voto in autunno in molte città, un argomento difficile perché nelle ultime regionali dove c’è stato un candidato comune si è perso, ad esempio in Liguria.
C’è il caso Roma, che sta diventando un rebus. Raggi è sempre più debole in Campidoglio. Su 49 consiglieri i Cinque Stelle sono ormai solo 25. Ci sono stati abbandoni e defezioni, quattro sono contrari alla sua candidatura.
Il PD romano vorrebbe presentare una mozione per sfiduciarla, ma lei resiste e Conte non ha detto ancora nulla su di lei. È difficile trovare un candidato comune già al primo turno nel giro di pochi mesi, Zingaretti ha attaccato duramente la sindaca di Roma ieri, “è una minaccia”, ha detto, ed è sembrato un intervento più da avversario politico che da presidente della Regione Lazio che deve collaborare con la sindaca della Capitale. Quasi un vorrei, ma non posso.

Food delivery, firmato un protocollo contro lo sfruttamento e il caporalato

È stato firmato oggi un protocollo contro lo sfruttamento e il caporalato nel settore del food delivery. Un’intesa sottoscritta al Ministero del Lavoro dai sindacati confederali, Assodelivery (l’associazione che raggruppa le aziende del settore come Glovo, Deliveroo, UberEats) e Rider per i Diritti (i fattorini che consegnano a domicilio). Tommaso Falchi di Rider per i diritti:


 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Oggi in Italia ci sono stati 460 morti per COVID. I nuovi contagi accertati sono stati 21.267: scende il tasso di positività, al 5,8%. Altre 300 persone sono state ricoverate in terapia intensiva. In Lombardia sono state superate le 30mila vittime dall’inizio della pandemia.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 08/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 08-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 08/11 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 08-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 08/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 08-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 07/11/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 07-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 08/11/2025

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 08-11-2025

  • PlayStop

    Stay human di sabato 08/11/2025

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 08-11-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di sabato 08/11/2025 - ore 17:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-11-2025

  • PlayStop

    Radiografia Nera di sabato 08/11/2025

    Radiografia Nera è il programma che racconta le storie di cronaca e banditi che, dal dopoguerra in poi, hanno reso Milano la Chicago d'Italia. Condotto da Matteo Liuzzi e Tommaso Bertelli per la regia di Francesco Tragni.

    Radiografia Nera - 08-11-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di sabato 08/11/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 08-11-2025

  • PlayStop

    Highlights di sabato 08/11/2025

    Zohran Mamdani è il nuovo sindaco di New York e il calcio ha avuto un ruolo importante nella sua campagna elettorale. È stato uno degli strumenti che gli hanno permesso di rendere più chiara la sua posizione su diverse questioni, a pochi mesi dai Mondiali che nel 2026 si disputeranno anche negli Stati Uniti. Ospite: Valerio Moggia, ideatore e curatore di Pallonate in faccia.

    Highlights - 08-11-2025

  • PlayStop

    Rotoclassica di sabato 08/11/2025

    Benvenuti a Rotoclassica, programma di attualità e di informazione dedicato alla musica classica, che nasce nel 1983 alla fine di una storia della musica iniziata nel lontano 1976, subito dopo la nascita della Radio. Notizie, personaggi, concerti, anniversari, eventi, dischi, libri, film ed altro ancora che danno vita all’universo musicale classico e contemporaneo, dal centro della galassia sino alle sue estreme periferie, con una rinnovata attenzione anche per il dietro le quinte. Ideata da Claudio Ricordi, impaginata e condotta dallo stesso Ricordi e da Carlo Centemeri, si avvale del prezioso contributo di Carlo Lanfossi, Francesca Mulas, Luca Chierici, Margherita Colombo e Emanuele Ferrari che formano attualmente la redazione di musica classica di Radio Popolare. Della storica redazione hanno fatto parte anche Ettore Napoli, Marco Ravasini, Pierfranco Vitale, Luca Gorla, Giulia Calenda, Sebastiano Cognolato, Vittorio Bianchi, Giovanni Chiodi, Michele Coralli, Roberto Festa, Francesco Rossi, Antonio Polignano. Siamo da sempre felici di accogliere qualsiasi tipo di critica, contributo o suggerimento dagli ascoltatori della radio, incluse segnalazioni di notizie, concerti e iniziative.

    Rotoclassica - 08-11-2025

  • PlayStop

    Chassis di sabato 08/11/2025

    con Anna Negri sul documentario “Toni mio padre”; Francesco Fei su “Piero Pelù rumore dentro”; Alessandro Genovesi e Valentina Lodovini regista e interprete di “Una famiglia sottosopra”; Lino Guanciale parla di “Il Commissario Ricciardi”. Estratto dall’incontro con Soahil Dahdal e Rehab Nazzal, vincitori del Nazra Palestine Short Film Festival, nell’auditorium di Radio Popolare (2). Tra le uscite: “Un semplice incidente” di Jafar Panahi; “Siamo in un film di Alberto Sordi?” di Steve Della Casa e Caterina Taricano; “Anemone” di Ronan Day-Lewis.

    Chassis - 08-11-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 08/11/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 08-11-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 08/11/2025

    Il Verziere di Leonardo è un racconto del cibo a partire dal territorio fino alle situazioni globali, va in onda tutti i sabati dalle 12 alle 13. Parliamo di agricoltura e surriscaldamento della Terra, di coltivazioni di prossimità, e tendenze globali. Raccontiamo il paesaggio rurale con le sue opere idrauliche, l’agricoltura sociale e la cooperazione internazionale. Ci soffermiamo anche sulla storia delle produzioni agroalimentari. A cura di Fabio Fimiani

    Il Verziere di Leonardo - 08-11-2025

  • PlayStop

    Good Times di sabato 08/11/2025

    Good Times è il trampolino per tuffarsi in bello stile nel weekend. Visioni, letture, palchi, percorsi, incontri, esperienze, attività. Gli appuntamenti fissati dal calendario, ma anche le occasioni offerte dall’ozio. Un dispenser di proposte e suggestioni per vivere al meglio il proprio tempo libero. Tutti i sabati, dalle 11.30 alle 12, Good Times è il nostro viaggio nelle proposte del fine settimana. E insieme il nostro augurio per trascorrere giorni belli e momenti felici. Elena Mordiglia e Matteo Villaci si alternano nella conduzione.

    Good Times - 08-11-2025

  • PlayStop

    Terzo tempo di sabato 08/11/2025

    Nel rugby il terzo tempo è il dopo partita, quando gli animi si rilassano, si beve e si mangia insieme: questo è lo spirito con cui nasce questa trasmissione, che potrebbe essere definita una sorta di “spin off” di Esteri – in onda tutte le sere dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 19:30 – oppure, prendendo in prestito la metafora sportiva, un “terzo tempo” di Esteri. Sarà una mezz’ora più rilassata rispetto all’appuntamento quotidiano, ricca di storie e racconti, ma anche di musica. A cura di Martina Stefanoni

    Terzo tempo – il settimanale di Esteri - 08-11-2025

Adesso in diretta