Approfondimenti

Crollano due palazzine dell’università

Prima gli scricchiolii all’alba. Poi, dopo qualche ora, verso le 13.30 del 9 dicembre, il boato e una palazzina che si apre in due portandosi dietro anche l’edificio vicino. A crollare due palazzine degli anni Sessanta del Dipartimento di Veterinaria dell’Università della Federico II di Napoli. Ingenti i danni, non ci sono stati però feriti, perchè la zona è stata evacquata sin dalla mattina.

Il custode già dalle 4.30 ha sentito i primi scricchioli. Poi sono comparse le crepre sulla facciata. Ai primi scricchiolii sono stati allertati i Vigili del fuoco e la polizia municipale. Sul posto prima del crollo anche il Rettore Gaetano Manfredi. Dunque studenti e professori tenuti lontano dagli edifici e la zona attorno all’università è ancora transennata, sono stati sgomberati anche alcuni locali adiacenti.

Il complesso si trova alle spalle di via Foria e dell’Orto Botanico, una zona tufacea, a provocare il crollo probabilmente una voragine che si è aperta nel sottosuolo. Per tutta la giornata rilievi anche da parte dell’ufficio geologico del Comune di Napoli. E quanto accaduto riporta l’attenzione sulle condizioni del territorio napoletano. Per il presidente del Consiglio nazionale dei Geologi ed ex presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania, Francesco Peduto: “La voragine avvenuta a Napoli, e il successivo crollo delle due palazzine della Facoltà di Veterinaria, è solo l’ultimo episodio di dissesto idrogeologico ed evidenzia, al di là dei proclami, quanto siamo ancora distanti da una vera pianificazione in materia di difesa del suolo e di gestione delle emergenze”.

Il territorio napoletano, spiega Peduto, presenta fragilità e insidie: si sommano cavità realizzate dall’uomo per estrarre il tufo, manutenzione inesistente delle reti e delle condotte sotterranee e, infine l’abusivismo edilizio. Poco si fa, in Campania, come in Italia per la prevenzione. “A Napoli – prosegue il capo dei geologi – mi risulta che verifiche e controlli di palazzi e strade siano scarsi, se non inesistenti, mentre sarebbero fondamentali per evitare il ripetersi di episodi simili, che solo per un caso fortuito non ha provocato altre vittime”. A Napoli, un altro crollo di grosse dimensioni, siè verificato due anni fa, quando si sgretolò un’ala di un palazzo antico alla Riviera di Chiaia, vicino al cantiere della metropolitana, anche in quel caso non ci furono vittime.

Rispetto a quanto accaduto al dipartimento di veterinaria, dall’Università spiegano che si è trattato di un evento improvviso, non c’erano state avvisaglie nei giorni precedenti. “Il tempestivo intervento delle strutture dell’Ateneo e delle autorità preposte – ha detto il Rettore Gaetano Manfredi – ha evitato qualsiasi coinvolgimento di persone limitando i danni alle sole cose. Alle prime avvisaglie, abbiamo disposto la sospensione delle attività didattiche per garantire la massima sicurezza agli studenti e lo sgombero degli edifici. È nostra intenzione riprendere regolarmente da lunedì le attività didattiche trovando le migliori soluzioni per i nostri studenti”.

Le attività al dipartimento di Veterinaria per ora sono sospese e si cerca il modo, un luogo per farle riprendere da lunedì. Intanto gli studenti chiedono al Rettore una revisione di tutti gli stabili dell’Ateneo per capire quali sono pericolanti e in che modo intervenire per metterli al sicuro. E inoltre, fanno notare come le manovre del governo Renzi, non fanno altro che peggiorare una situazione già difficile “Quanto accaduto oggi – dice Domenico Cristiano, responsabile dell’organizzazione studentesca Link Napoli – è paradigmatico dello stato di emergenza in cui versa l’università italiana. Il definanziamento e la marginalità con cui viene affrontato il tema della formazione porta anche a queste conseguenze. In particolar modo, il governo Renzi, continua a rafforzare gravemente la difficile situazione che l’edilizia universitaria sconta nel nostro Paese”.

Il video di un utente di Youtube con il crollo del Dipartimento di Veterinaria

  • Autore articolo
    Stefania Persico
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 19/12 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 19-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 19/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 19-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 19/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 19-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 19/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 19-12-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di venerdì 19/12/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 19-12-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 19/12/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 19-12-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 19/12/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 19-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 19/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 19-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 19/12/2025

    1) Dagli assett russi congelati al mercosur. Tra accordi al ribasso e rinvii, l’europa cerca di salvare la faccia e di occultare le divisioni. (Francesco Giorgini) 2) Nel suo discorso di fine anno Putin non fa passi indietro sull’Ucraina, ma per la prima volta sembra riconoscere un rallentamento dell’economia russa. (Giovanni Savino - Univ. Napoli) 3) Londra, da 50 giorni in sciopero della fame nelle carceri britanniche. Ora gli attivisti di Palestine Action rischiano di morire. Il governo laburista, però, non fa niente. (Elena Siniscalco) 4) Bangladesh, migliaia di persone in piazza dopo l’uccisione del leader delle proteste studentesche del 2024 a poche settimane dalle elezioni. (Giuliano Battiston - Lettera22) 5) Francia, la cattedrale di Notre Dame avrà le sue nuove vetrate. Ma la decisione di Macron di sostituire quelle originali continua ad attirare polemiche. (Veronica Gennari) 6) Mondialità. Il 2025 non è stato un bell’anno. (Alfredo Somoza)

    Esteri - 19-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di venerdì 19/12 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 19-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 19/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 19-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 19/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 19-12-2025

  • PlayStop

    Il caso dell'Askatasuna e la repressione del Governo Meloni

    Domani a Torino ci sarà una nuova mobilitazione contro lo sgombero del centro sociale Askatasuna. Il giurista Livio Pepino, uno dei garanti del processo di regolarizzazione tra il Comune e Askatasuna, intervistato da Mattia Guastafierro, sostiene che lo sgombero fa parte di un progetto più ampio di repressione da parte del Governo Meloni. Di fronte ai conflitti sociali, dice Pepino, si possono intraprendere due opzioni: “Una è quella del dialogo, la ricerca del confronto, anche difficile e delicato, che a volte si spezza, però che va avanti, che cerca di fare dei passi in avanti. L’altra è quello della contrapposizione muscolare del muro contro muro, della repressione cieca”. Ascolta l’intervista.

    Clip - 19-12-2025

  • PlayStop

    Volume di venerdì 19/12/2025

    Ultima puntata prima delle feste con un po' di novità musicali, le parole di Max Casacci dei Subsonica sullo sgombero del centro sociale Askatasuna a Torino, ben due quiz sul cinema e i brani "natalizi non natalizi" scelti da noi e dagli ascoltatori

    Volume - 19-12-2025

Adesso in diretta