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Mattarella ribadisce la sua condanna a Israele e alla Russia

Sergio Mattarella

Le guerre in corso, il massacro in atto a Gaza e la guerra in Ucraina sono state al centro del discorso del Capo dello Stato, che per quanto riguarda il Medio Oriente definisce ormai “scontato affermare che la situazione sia intollerabile”. Per Sergio Mattarella questo ormai è incontrovertibile.

Passando invece al punto più importante, e cioè il fatto che lui, Capo dello Stato italiano, non crede che i bombardamenti su una chiesa come la Sacra Famiglia e l’uccisione di tante persone affamate in fila per aver cibo e la distruzione degli ospedali possano essere errori, come si giustifica il governo israeliano. “C’è un’ostinazione – questo è quanto sostiene – ad uccidere indiscriminatamente”. Un giudizio forte e definitivo sul massacro che Netanyahu sta conducendo su Gaza contro il quale Mattarella chiede ancora una volta un cessate il fuoco.

Altra guerra è quella della Russia contro l’Ucraina e questo si lega anche a fatti che lo riguardano personalmente: esser stato inserito in una lista di proscrizione di Mosca come russofobo. Mattarella non commenta questo fatto, ma ribadisce con ancora maggiore forza il suo parere sulla Russia dove “prosegue angosciosa la postura aggressiva nei confronti dell’Ucraina, quel paese ha messo in atto uno scontro di potenza militare”. Nessun passo indietro quindi sulla condanna alla Russia, tantomeno oggi dopo l’attacco da parte di Mosca nei suoi confronti.

Sulla giustizia non entra nel merito della riforma approvata al Senato, ribadisce solo l’obbligo al rispetto della separazione dei poteri per difendere la nostra Democrazia e la Costituzione. Una parte importante del discorso, infine, è stata dedicata all’informazione, alla libertà e all’indipendenza dell’informazione, soprattutto quella del servizio pubblico. Anche in questo caso l’attualità costringe il Presidente della Repubblica ad intervenire: l’8 agosto entra in vigore il regolamento europeo sulla libertà dei media, il Freedom media act, ma l’Italia è impreparata a recepirlo, perché la stessa vigilanza della Rai è bloccata. “Un quadro sconfortante”, dice Mattarella, che poi esorta l’informazione a separare i fatti dalle opinioni e ad evitare per i giornalisti tutte le forme di autocensura.

  • Autore articolo
    Anna Bredice
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    Da Cortina a Milano in 12 giorni errando per antiche vie

    Errando per Antiche Vie è una grande azione performativa in cui artisti e pubblico percorrono a piedi la distanza che separa Cortina e Milano, tra il 5 e il 16 dicembre, a un mese dall’inizio delle Olimpiadi, per raccontare un territorio incredibile, contraddittorio che per la prima volta viene messo in luce dalle Olimpiadi. Un cammino lungo oltre 250 km, spettacoli teatrali e di danza, letture, pasti di comunità, incontri e dibattiti: un racconto della montagna fatto di sostenibilità, di protagonismo dei territori alpini e prealpini, di chi decide di vivere e lavorare in quota e nei territori periferici, al di là della spettacolarizzazione del momento olimpico. Michele Losi di Campsirago Residenza ha raccontato a Cult tutto il percorso. L'intervista di Ira Rubini.

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