Approfondimenti

Libano, perché colpire il cuore di Hezbollah

BEIRUT – Sale a 43 morti e più di 230 feriti il bilancio del doppio attentato avvenuto verso le 18 di sera nella periferia sud di Beirut, tra il campo palestinese di Burj al-Barajneh e Dahiye, roccaforte di Hezbollah. Due attentatori di origine palestinese, si sono fatti esplodere e un terzo, di origine siriana è rimasto vittima dell’esplosione. Mancherebbe il quarto, che secondo alcuni testimoni (come si vede nel video) sarebbe stato catturato da civili, anche se la notizia non è stata confermata.

I primi feriti sono stati trasportati da auto e motociclette dei passanti presso gli ospedali di Sahel e di Bahman. Molti sono arrivati in fin di vita e altri con gravi ferite su tutto il corpo. La corsa alla solidarietà non è tardata ad arrivare; già verso le 21.30 gli ospedali avevano abbastanza sacche di sangue donate dalla popolazione locale. Il direttore del reparto di pronto soccorso del secondo ospedale ha spiegato che “la struttura era stata attrezzata per casi di emergenza e che tutto il personale è accorso direttamente quando si è appresa la notizia dai media”.

Era dal gennaio del 2014 che il Libano non subiva un attentato di tali dimensioni. Questa volta avvenuto nel cuore di un quartiere controllato da Hezbollah, il partito politico dotato di un’ala militare, impegnato nella guerra siriana accanto all’esercito regolare di Bashar al-Assad, ai pasradan iraniani e ai militari russi. Una vera e propria ritorsione da parte di Daesh che avviene in un momento in cui si sta verificando la maggior offensiva contro lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL) e contro al-Nusra, come spiega Kamel Wazne, intervistato da Al Jazeera.

Daesh – l’acronimo che lo stato islamico – ha rivendicato dopo poche ore l’attentato dal proprio account twitter. Ma perché Daesh colpisce il Libano? E perché proprio quel quartiere?

I doppi attentati si sono verificati in un luogo sensibile; erano passati pochi minuti dopo la fine della preghiera serale quando le esplosioni hanno colpito decine di civili che uscivano dalla moschea e si riversavano lungo le strade dell’affollato quartiere a maggioranza sciita, accanto al souk di Dahiye. Non un momento qualsiasi, né un luogo casuale. Gli attentati infatti, sono avvenuti durante i quaranta giorni di lutto della Ashura, la celebrazione che i musulmani sciiti commemorano per la morte di Huseyn, il nipote di Maometto ucciso nella battaglia di Kerbala nel 632 e che segna ancora oggi, la frattura con i fratelli sunniti. Il luogo, anch’esso simbolico: vicino alla moschea Husseiniya dove la maggior parte dei fedeli sciiti è solita recarsi a pregare.

Non vanno neanche sottovalutati gli attentatori; due palestinesi e un siriano residenti in Libano nel quartiere colpito dagli attacchi terroristici. Un segnale che dimostra quanto l’Isis trovi una base di sostegno e copertura anche in Libano. Negli ultimi due anni l’esercito libanese è impegnato infatti lungo il confine con la Siria, vicino alla città di Arsal, nel respingimento dei jihadisti dello stato islamico che cercano di penetrare nel territorio libanese.

Il primo ministro Tammam Salam ha promulgato un giorno di lutto nazionale e ha ordinato la chiusura di tutte le scuole e istituzioni pubbliche mentre il presidente francese Francois Hollande ha duramente condannato gli attentati avvenuti nella capitale libanese, definendoli “spregevoli”.

Gli attacchi terroristici feriscono un Paese fragile, diviso su base confessionale che rischia di essere travolto dalla frattura tra sciiti e sunniti che si sta allargando in tutta la regione, dalla Siria allo Yemen, dall’Iraq al Libano. Ma è proprio su questa frattura, manipolata subdolamente, che si stanno giocando gli equilibri geopolitici medio orientali dei prossimi decenni.

  • Autore articolo
    Sara Manisera
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 04/09 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 04/09 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 04/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 03/09/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 03-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Lampi blu 2025 - ep.4

    Eduardo Benavente, che portò il dark in Spagna con i Paralisis Permanente: la fulminea parabola dell’angelo caduto della movida madrilena.

    A tempo di parola - 04-09-2025

  • PlayStop

    Lampi blu 2025 - ep.4

    Eduardo Benavente, che portò il dark in Spagna con i Paralisis Permanente: la fulminea parabola dell’angelo caduto della movida madrilena.

    Lampi Blu - 04-09-2025

  • PlayStop

    Luca Crovi firma "Andrea Camilleri. Una Storia", molto più di una semplice biografia

    "Andrea Camilleri. Una Storia" (Salani Editore) è la prima biografia ufficiale dedicata a uno degli scrittori italiani più amati e letti di sempre. A firmarla è Luca Crovi, uno dei più riconosciuti e stimati conoscitori della letteratura gialla, che ripercorre con uno sguardo panoramico le storie, gli incontri e la vita eccezionale di Andrea Camilleri, andando ben oltre il celebre commissario Montalbano. "È la storia di un bambino siciliano che si intrufola nella soffitta dei genitori e vi trova i gialli di Simenon custoditi in un sacco di juta. Di uno studente scapestrato che diventa regista teatrale e alleva importanti attori. Di un giovane intellettuale che entra in Rai e produce alcuni tra i programmi più iconici della storia della radio e della tv. Di un artista poliedrico che da dietro le quinte contribuisce a fare grande la cultura popolare italiana. E di un uomo che per testardaggine e un pizzico di fortuna incontra sul suo cammino una miriade di personaggi leggendari". Ira Rubini, a Cult, ha intervistato proprio l'autore di questa biografia, Luca Crovi.

    Clip - 04-09-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di giovedì 04/09/2025 delle 14:00

    a cura di Piergiorgio Pardo

    Conduzione musicale - 04-09-2025

  • PlayStop

    "Verdenero" - 04/09/2025

    Presentazione del libro Verdenero. Presente e futuro della Lega (Prospero Edizioni) di Alessandro Braga. Modera Alessandro Principe. Il meglio della festa di Radio Popolare, All You Need Is Pop del 6, 7 e 8 giugno 2025

    All you need is pop 2025 - 04-09-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 04/09/2025

    Oggi a Cult Estate: Daniela Mena sull'edizione 2025 di Microeditoria a Chiari; Cristiana Mainardi sulla decima edizione di Fuoricinema a Milano; Giovanni Chiodi sulla lirica estiva; Barbara Sorrentini dalla Mostra del Cinema di Venezia; Luca Crovi firma "Andrea Camilleri. Una storia" (Salani); Roberto Festa dal FestivalLetteratura di Mantova con lo scrittore olandese Frank Westerman...

    Cult - 04-09-2025

  • PlayStop

    Summertime di giovedì 04/09/2025

    Summertime è il nostro “contenitore” per l’informazione delle mattine estive. Dalle 7.45 alle 10, i fatti del giorno, (interviste, commenti, servizi), la rassegna stampa, il microfono aperto, i temi d’attualità. E naturalmente la musica. Ogni settimana in onda uno dei giornalisti della nostra redazione.

    Summertime - 04-09-2025

Adesso in diretta