Approfondimenti

La violenza nera degli ultras nell’Europa a pezzi

Le sedie volanti al Vecchio Porto di Marsiglia, le bottigliate e le bandiere strappate di Lilla, gli inseguimenti per le vie del centro storico di Nizza.

Le istantanee che provengono dalle città francesi che ospitano le partite dell’Europeo di calcio descrivono dannatamente bene l’umore di un continente lacerato e rabbioso.

E sempre più nero, come già le urne hanno più volte dimostrato.

Protagonisti delle violenze del fine settimana ultras e gruppi di estrema destra, contrapposti nazionalismi che paiono essersi dati appuntamento nelle metropoli d’oltralpe per accendere la miccia.

Non è possibile provare l’esistenza di una regia comune degli scontri, che hanno approfittato delle falle nel sistema di sicurezza allestito dall’Eliseo (terrorizzato da altri tipi di minacce), è verosimile che una serie di contatti ci siano stati, che informazioni circa gli spostamenti dei tifosi avversari, e della polizia, siano circolate.

Non era segreta la presenza a Marsiglia degli epigoni degli hooligans inglesi, che bazzicavano rumorosamente in città da giorni. Il loro coro “Isis, dove sei?” rappresenta bene il nichilismo che è il minimo comun denominatore di chi ha preso parte agli scontri. I loro inni alla Brexit testimoniano che questa Europa è un nemico per molti, anche al di là dei suoi demeriti.

Meno reclamizzata era stata la presenza dei russi, usciti vittoriosi (secondo discutibili logiche ultras) dal tutti contro tutti provenzale.

Del gruppo che ha partecipato agli scontri fanno parte sostenitori dello Spartak e Cska di Mosca, che in patria vanno a un passo dal farsi la pelle a ogni derby, oltre a quelli dello Zenit San Pietroburgo. Più volte in passato le curve dei club si sono macchiate di scenate xenofobe nei confronti di giocatori avversari o della propria squadra, la violenza negli stadi è un problema serio a quelle latitudini.

[youtube id=”_Be8qIewyJE”]

Acerrimi rivali eppure così simili sono gli ucraini, che hanno dato vita agli scontri di Lilla prima della sfida contro la Germania. Nel Paese ex sovietico la guerra ha acuito la frattura sociale e etnica: ancora una volta la risposta alle tensioni è stata sciovinista, è stata l’odio per tutto ciò che non è il proprio gruppo ristretto.

I tedeschi, una esigua e odiosa minoranza di quanti giunti in Francia, hanno inneggiato al terzo Reich, tre furgoni di tifosi di tifosi con numerosi precedenti sono stati fermati prima di raggiungere il confine.

E poi ci sono stati gli scontri tra i sostenitori di Nord Irlanda e Polonia, altro Paese che ha da tempo pericolosamente virato a destra negli stadi quanto nei palazzi istituzionali, e calamitano paure i gruppi organizzati di Croazia, che a San Siro dimostrarono le proprie abilità nel creare disordine, Turchia e Ungheria.

Ma agli scontri hanno partecipato anche i tifosi francesi, quelli parigini e quelli dell’OM a Marsiglia. Non stupisce, in un Paese è diviso, dove le istituzioni attraversano una crisi difficilmente reversibile.

Il radicalismo islamico e la questione dei rifugiati, temi indebitamente e spesso strumentalmente correlati, la povertà diffusa e la disoccupazione alimentano ogni scintilla. Le curve delle nazionali forse hanno semplicemente ritrovato il loro ruolo di avanguardia delle esasperazioni collettive. Con via d’uscita a destra, in sintonia con il continente che le ospita.

  • Autore articolo
    Dario Falcini
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 08/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 08-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 08/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 08-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 08/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 08-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 14:29

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di lunedì 08/12/2025 delle 13:59

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 08-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 12:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 12:01

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di lunedì 08/12/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 08-12-2025

  • PlayStop

    Microfono aperto di lunedì 08/12/2025

    Vita, politica, storie, dibattito, confronto, scontro. La formula: un tema, un conduttore, degli ospiti e voi. Dalla notizia del momento alla vita di tutti i giorni: si parla di tutto e c’è spazio per tutti. Basta telefonare e argomentare. Il Microfono Aperto è nato insieme a Radio Popolare e ne resta un cardine. Negli anni ha cambiato conduttori, forma, orari, durata, non la sostanza: la voce alle ascoltatrici e agli ascoltatori, la loro opinione, il loro punto di vista sulle cose.

    Microfono aperto del sabato - 08-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di lunedì 08/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 08-12-2025

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 07/12/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 07-12-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 07/12/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 07-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 07/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 07-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di domenica 07/12/2025 - ore 21:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 07-12-2025

Adesso in diretta