Rigenerazione paesaggistica, idraulica e sanitaria delle sponde e delle acque dei fiumi di Addis Abeba tre milioni e seicentomila abitanti, che superano i cinque e duecentomila nell’area metropolitana. Un progetto per migliorare la vivibilità urbana e accrescere l’attrattività turistica della capitale dell’Etiopia.Sono sei anni che, nella capitale dell’Etiopia, duemila quattrocento metri sopra il livello del mare, è in corso Riverside River, per recuperare cinquantasei chilometri di rive dei corsi d’acqua cittadini e la qualità della risorsa idrica.Finora i lavori hanno interessato cinquantuno chilometri di sponde e quasi cinquanta ettari di zone circostanti, come il parco Sheger. Nella zona di Entoto, nord est di Addis Abeba, è in corso il riuso di un’area verde come parco urbano, nel bacino idrografico è in corso la sostituzione degli alberi di eucalipto, che assorbono molta acqua, con essenze autoctone, a ridotta necessità. La preservazione delle falde è fondamentale in Etiopia, riforniscono largamente la popolazione per le proprie necessità.La rimodellazione delle sponde è un’operazione anche idraulica, per ridurre i rischi per le alluvioni, che si sono intensificate negli ultimi decenni per la crescita delle temperature.Le rive sono diventate parchi lineari e percorsi ciclopedonali, lunghe piste, per ora non molto usate, sono state realizzate anche sui principali assi viari di Addis Abeba.Le sistemazioni li hanno fatto diventare luoghi per il tempo libero per gli abitanti, oltre che per i turisti, con l’auspicio di incrementare questo ambito economico della capitale dell’Etiopia. Anche le sistemazioni luminose notturne sono pensate per far vivere questi posti dopo il tramonto, ci sono infatti piccole strutture commerciali ricreative.La depurazione delle acque è parte integrante del progetto Riverside River, ed è quella dove i risultati sono finora meno evidenti, anche per la vastità degli interventi e la loro complessità.Nella zona di Kebana, sempre di Addis Abeda, il recupero sia paesaggistico che igienico è sostenuto dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, mentre il resto del progetto è finanziato dalla Cina.Il governo di Pechino in Etiopia ricava materie prime e prodotti agricoli, dove sta investendo ingenti risorse, anche nell’ambito della nuova Via della Seta.Criticità nell’attuazione del progetto Riverside River ci sono state per lo spostamento della popolazione che viveva nei pressi dei corsi d’acqua.


