Approfondimenti

La maledizione delle squadre di calcio

“È un destino che da oggi ci lega indissolubilmente, vi siamo fraternamente vicini”. Con questo messaggio il Torino Football Club ha voluto esprimere la sua vicinanza alla Chapecoense dopo l’incidente aereo che nella notte ha virato in tragedia il destino di una società che stava compiendo una delle più sensazionali imprese calcistiche sudamericane degli ultimi anni.

La Chape oggi non esiste più, decimata dai lutti dei suoi tesserati. È solo l’ultima di una serie di fatalità che hanno coinvolto il mondo del calcio. Una rassegna inaugurata proprio dai granata nel dopoguerra. Era il 4 maggio 1949 e il velivolo che riportava a casa da Lisbona il Grande Torino, uno dei collettivi più forte di sempre, si schiantò contro il muraglione della Basilica di Superga. I decessi furono 31, nessuno sopravvisse.

Molto presto questa mattina è giunto anche il cordoglio del Manchester United e del suo capitano Wayne Rooney. Il 6 febbraio 1958 il volo della British Airways, su cui i Red Devils erano imbarcati dopo una trasferta a Belgrado, si schiantò nel tentativo di decollare dalla pista innevata dello scalo di Monaco. Morirono 24 persone sulle 38 presenti, si salvò l’ideatore di quella squadra Matt Busby, che sarebbe poi riuscito a ricostruire dalla ceneri i trionfi degli inglesi negli anni ’60. Anche a Monaco, così come a Torino e nella notte in Colombia, persero la vita alcuni cronisti che avevano seguito la gara.

Tre anni dopo toccò al Green Cross, squadra di calcio cilena che rientrava divisa su due voli a Santiago dopo un match di coppa a Osorno. Ventiquattro persone morirono dopo la collisione contro una montagna. I resti dell’aereo sono stati ritrovati solo l’anno scorso da un gruppo di alpinisti.

Nell’agosto del 1979 è drammatico il bilancio dello scontro tra due mezzi della Aeroflot nei cieli dell’Ucraina. Tra i 178 morti anche 17 giocatori e lo staff del Paxtakor, compagine uzbeka che oggi milita in prima divisione.

Furono 176 le vittime nel 1989, quando a causa di un errore del pilota, il volo della Surinam Airways diretto da Amsterdam a Paramaribo si schiantò a pochi metri dalla destinazione. Morirono anche 14 giocatori e l’allenatore della selezione del Suriname, i Colourful 11.

Risale all’8 dicembre del 1987, in Perù, la tragedia dell’Alianza Lima. Di ritorno da una sfida del campionato peruviano l’areo che trasportava il team, nonostante le condizioni non favorevoli, cercò di rientrare nella capitale e, per via di una manovra sbagliata, finì in mare. Dal Pacifico, dei 44 passeggeri, riemerse in vita solo uno dei piloti.

Ancora più recente, il 27 aprile 1993, l’incidente che, nei pressi della costa del Gabon, coinvolse la nazionale dello Zambia diretta a Dakar per un match di qualificazione ai Mondiali. Diciotto giocatori e lo staff tecnico morirono, appena un anno dopo il Paese si commosse per l’impresa dei loro successori, che persero in finale la Coppa d’Africa.

Anche altre discipline sportive hanno pianto vittime. Nel 1961 l’intera squadra statunitense di pattinaggio di figura perse la vita, per cause non ancora chiarite, in un incidente in Belgio, non lontano da Bruxelles.

Nel 1976 un attentato terroristico a bordo di un volo cubano nei cieli dei Caraibi fece 73 vittime, tra cui i membri della squadra giovanile di scherma cubana. A Brema nel 1966 nove membri della squadra italiana di nuoto furono tra le 46 vittime dello schianto di un mezzo della Lufthansa partito da Francoforte. E ancora sei anni dopo c’erano diversi giocatori della squadra di rugby uruguaiana Old Christians Club tra i 29 morti del disastro aereo delle Ande. Il salvataggio dei superstiti durò 70 giorni, durante i quali vi furono persino atti di cannibalismo.

La tragedia più recente, prima di questa notte, risale al 2011. Una sola persona si salvò allo schianto dell’aereo che ospitava i giocatori e lo staff tecnico della squadra di hockey su ghiaccio della Lokomotiv Jaroslavl’, poco dopo il decollo.

  • Autore articolo
    Dario Falcini
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 18/11 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 18/11 18:32

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 18/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 18/11/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Fuori registro di martedì 18/11/2025

    Voci tra i banchi di scuola. A cura di Lara Pipitone, Chiara Pappalardo e Sara Mignolli

    Fuori registro - 18-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di martedì 18/11/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 18-11-2025

  • PlayStop

    Legionella a Milano, 8 persone in ospedale: non ancora identificata l'origine del focolaio

    Non è ancora stata identificata l’origine del focolaio di legionella nel quartiere San Siro a Milano. I tecnici di Ats hanno effettuato diversi campionamenti di acqua nelle abitazioni e ora si attendono gli esiti degli esami di laboratorio. Le analisi si stanno concentrando soprattutto nell’area vicina a via Rembrandt, anche se ci potrebbero essere casi anche in altre zone. I casi registrati fino ad ora sono 11, con 8 ospedalizzati e un morto nei giorni scorsi. Abbiamo sentito l’infettivologo Fabrizio Pregliasco.

    Clip - 18-11-2025

  • PlayStop

    Esteri di martedì 18/11/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 18-11-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di martedì 18/11 18:36

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 18-11-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di martedì 18/11/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 18-11-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 18/11/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 18-11-2025

  • PlayStop

    Volume di martedì 18/11/2025

    Un po' di nuovi ascolti ma anche i compleanni di due album storici: Achtung Baby degli U2 e Psychocandy dei Jesus And Mary Chain. L'intervista di Niccolò Vecchia al cantautore texano Micah P. Hinson e il suo nuovo album The Tomorrow Man, l'evento di Live Pop del 20 novembre a cura di Claudio Agostoni e il consueto quiz sul cinema per concludere.

    Volume - 18-11-2025

  • PlayStop

    “Un cambiamento profondo nella mia vita”: Micah P Hinson racconta il nuovo album The Tomorrow Man

    Il cantautore texano Micah P Hinson questa sera sarà dal vivo a Milano, a Santeria (e poi a Roma il 19 novembre e a Torino il 22), con le canzoni di un album ambizioso ed emozionante. È il secondo disco che realizza con Alessandro "Asso" Stefana, che ha conosciuto allo Sponz Fest di Vinicio Capossela: "Devo tantissimo ad Asso, in questi anni è stato il mio cheerleader e il mio manager: ha avuto una visione sul mio futuro musicale e mi ha aiutato a raggiungerlo". In questa intervista con Niccolò Vecchia, Micah P Hinson ci ha raccontato come e quanto questo nuovo album sia il disco di cui è più orgoglioso.

    Clip - 18-11-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 18/11/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 18-11-2025

  • PlayStop

    Walter Valdi e la Milano di una cena a mille lire. L'intervista al regista Valerio Finessi

    “Mi ricordavo di questo omino con gli occhiali che leggeva degli annunci un po’ strani”, racconta Valerio Finessi, regista di “Walter Valdi, un milanese a Milano”. Finessi descrive in un documentario la figura di Walter Valdi (Nicola Walter Gianni Pinnetti 1930-2003), cantautore e cabarettista della squadra storica del Derby Club di Milano. Prima avvocato e poi attore, è stato diretto da Giorgio Strehler, ha sempre scelto di cantare in dialetto milanese, senza però ottenere il successo di altri suoi compagni di lavoro come Cochi e Renato, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci. “E’ stato dimenticato perché la scelta del dialetto meneghino lo ha un po’ isolato” spiega Finessi. Walter Valdi ha scritto brani per il Coro dell’Antoniano, portati in scena allo Zecchino d’Oro e ha recitato in alcuni film di Maurizio Nichetti, Carlo Lizzani, Ermanno Olmi e Luigi Comencini. Ascolta l'intervista di Barbara Sorrentini a Valerio Finessi.

    Clip - 18-11-2025

Adesso in diretta