
Il nome del Pentagono cambia: da Dipartimento della Difesa a Dipartimento della Guerra. Non è un passaggio da poco. E’ un salto indietro al 1947, quando il nome del ministero venne cambiato dal Presidente Truman. Gli USA erano appena usciti vittoriosi dalla Seconda Guerra Mondiale: settantotto anni dopo, Donald Trump sancisce la fine di un’epoca. In questi decenni, gli Stati Uniti hanno fatto numerose guerre in giro per il mondo, ma l’ordine esecutivo firmato dal presidente è un messaggio preciso: addio al soft power, rimane solo l’hard power degli USA; addio all’influenza politica, rimane la forza e l’unilateralismo. “Non siamo solo difesa, siamo attacco” ha detto Pete Hegseth, che ora si fregerà del titolo di Ministro della Guerra, cosa di cui pochi si possono “vantare” nel mondo. L’attenzione che Donald Trump ha riservato alle forze armate in questi otto mesi alla Casa Bianca è stata quasi ossessiva. Prima ci sono state le purghe dei generali considerati non fedeli a lui, con il conseguente indebolimento di alcuni dei settori più importanti come l’intelligence. Poi ha proceduto alla politicizzazione dell’esercito, usato come strumento di politica interna; ha inviato la Guardia Nazionale e i Marines prima a Los Angeles e poi a Washington; ora vuole mandare i soldati anche a Chicago, tutte città amministrate dal Partito Democratico. Anche qui il messaggio alimentato è chiaro: la guerra è in casa. Contro gli immigranti e contro il crimine. Per ora. E in futuro? Durante il primo mandato, Trump voleva usare l’esercito contro i manifestanti di Black Lives Matter. L’allora capo di stato maggiore delle Forze Armate si oppose. Venne fatto fuori. Un utilizzo dei soldati che ora Trump ha già ampliato al di fuori dei confini, dichiarando la guerra contro i cartelli narcos. La tensione con il Venezuela di Maduro, accusato di garantire la rotta del traffico di cocaina attraverso il suo paese, è altissima. Dieci F35 vengono schierati a Puerto Rico. Due giorni fa, la marina USA ha affondato una barca di trafficanti, uccidendo undici persone. Ora i giuristi negli Stati Uniti si chiedono se il presidente sia dentro i confini della legge quando usa i militari contro dei civili. Gli Usa tornano a sparare nel Cortile di Casa. Rinominare il Pentagono Dipartimento della Guerra non è una banale operazione di maquillage o di nostalgia: è un manifesto politico.