Approfondimenti

I tanti problemi del trasporto romano

Un autista dell'Atac a Roma

Ieri Roma è finita prepotentemente sulle prime pagine di tutti i quotidiani e siti di informazione quando un autobus dell’Atac, l’Azienda per i Trasporti Autoferrotranviari del Comune di Roma, ha preso fuoco in pieno centro.

Quelle immagini sono diventate virali in pochi momenti e i problemi dell’Atac, già noti da anni ai cittadini romani e a chiunque abbia trascorso più di due giorni della Capitale, sono diventati di dominio pubblico anche per tutto il resto del Paese.

La situazione del trasporto a Roma è disastrata ormai da tempo e per aiutarci a fare una panoramica di cosa sta succedendo nel Comune amministrato da Virginia Raggi abbiamo intervistato oggi Michele Frullo, autista dell’Atac e sindacalista dell’Unione Sindacale di Base (Usb).

Quanta paura hai quando guidi l’autobus?

Mah, paura no. Non è che abbiamo paura, questo grazie soprattutto alla professionalità, alla bravura e alle competenze che hanno i conducenti. Nel 2017 e nei primi mesi del 2018 siamo arrivati a circa 30 autobus coinvolti tra chi ha preso fuoco completamente e chi invece ha avuto solo un principio di incendio.

I numeri sono francamente inquietanti, perchè questa autocombustione collettiva degli autobus appartiene quasi più all’esoterico che alla realtà. Leggevamo quali sono le ragioni che fanno sì che così tanti autobus con questa incidenza prendano fuoco all’interno dell’autoparco di Roma.

L’unica incidenza e l’unico motivo per cui prendono fuoco gli autobus pè perchè sono troppo vecchi. Roma ha gli autobus più vecchi d’Europa, andavano sostituiti, purtroppo le passate amministrazioni e i tagli del governo e quelli delle regioni non hanno permesso ad Atac di avere un parco mezzi nuovo e in grado di dare un servizio di qualità ai cittadini di Roma. Anzi, oggi vedo proprio che c’è quasi un progetto da parte della politica di cercare di non far funzionare Atac per poter permettere l’ingresso del privato al più presto possibile. Questo andrebbe a danneggiare i cittadini di Roma, perchè un servizio pubblico garantisce quelle parti sociali che vivono dentro Roma, cosa che invece non riesce a fare il privato, che a Roma già esiste: Roma TPL gestisce il 20% delle linee del trasporto pubblico di Roma e non dà un servizio di qualità né garantisce i diritti dei lavoratori.

Come si fa a rinnovare il parco dei mezzi pubblici e garantire un servizio di qualità quando Atac in questo momento è gravato da un buco da 1,4 miliardi in concordato preventivo. Qual è la strada?

La strada purtroppo sono solamente i finanziamenti da parte dello Stato. Visto che giorni fa, proprio il Ministro dell’Economia e delle Finanze indicava che se il concordato avesse avuto un esito negativo, sarebbe intervenuto comprando 500 nuovi bus per poter dare un sevizio ai futuri privati e ai futuri investitori. Allora mi domando se il MEF vuole intervenire, perchè vuole farlo dopo? Intervenga subito per poter aiutare i cittadini di Roma ad avere un servizio di qualità ed efficiente. Perché bisogna sempre attendere che entri un privato per poi mettergli tutto in ordine per poterlo farlo finanziare meglio? Facciamo funzionare meglio il pubblico e non il privato.

Mettendo un attimo da parte l’autobus in fiamme, Atac sembra avere anche un grosso problema di ritardi o comunque di lunghe attese dei viaggiatori alle pensiline degli autobus

Ritorniamo sempre allo stesso discorso. Il problema è il parco vetture. Atac ha un parco vetture che ha quasi compiuto la maggiore età. Le vetture dovrebbero invece avere un massimo di 8 anni e poi essere sostituite per poter dare un servizio di qualità. Che succede tutti i giorni? Il parco di ATAC in teoria sarebbe di 1920 autobus, ma tutte le mattine secondo i dati di Roma Servizi e Mobilità ne escono 1000-1050. Di questi 1050 che escono, ne tutti i giorni 400-450 per guasto e quindi si allungano le attese.

Rifacciamo un attimo i numeri. Abbiamo detto 1920 automezzi, ne escono 1050, quindi vuol dire che 800 sono già scassati. Di quei 1010, 400 si scassano durante il percorso e ne restano 600 in tutto il percorso?

Bravissimo! Questa è la condizioni. C’è chi scientemente sta cercando di boicottare l’azienda Atac pubblica.

Se dici una cosa così, però, dacci qualche dettaglio

Guarda, sono i mancati finanziamenti che non sono arrivati ad Atac in tutti questi anni. Considerate solo che dal 2012 ad oggi solo la Regione Lazio avrebbe dovuto dare 700 milioni in più ad Atac e quei soldi non sono stati dati. Considerate che nell’anno della Polverini lei diede 0 euro al trasporto pubblico di Roma. Stiamo parlando di numeri che su Roma gravano pesantemente. Non hanno permesso di avere un’azienda di qualità, perchè non si è voluto dare un’azienda di qualità.

Da osservatori esterni, però, ci viene da dire che laddove ha ricevuto dei fondi, non è che abbia dato un esempio di saperli spendere benissimo

Ne convengo con te. Il problema è sempre stata la mala gestione. Atac ha avuto 7 amministratori delegati negli ultimi due anni. Ci rendiamo conto che c’è un problema di gestione da parte di chi dovrebbe avere delle idee chiare su questa aziende. Roma manca di corsie preferenziali e di un piano di mobilità che permetta di fare dei progetti futuri. A Roma mancano tante cose ed è necessario mettere persone competenti a gestire questa azienda, ma in maniera pubblica e non privata. Non è il privato a dare queste garanzie, l’abbiamo visto anche con Alitalia. Sui trasporti non c’è un’azienda a livello nazionale, privata, che pensi a dare qualità. Pensano solo a trarre profitto per sé stessi.

Un autista dell'Atac a Roma
Foto dal profilo FB di Atac Roma https://www.facebook.com/AtacSpaRoma/
  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 03/12 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 03-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 03/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 03-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 03/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 03-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 03/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 03-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Pubblica di mercoledì 03/12/2025

    Pubblica, mezz’ora al giorno di incontri sull’attualità e le idee con Raffaele Liguori

    Pubblica - 03-12-2025

  • PlayStop

    Ecco chi ci porta alla guerra

    Politici, industriali e finanzieri sono concordi nel sostenere la strada del riarmo e della militarizzazione europea: per i finanzieri si tratta di far fruttare i propri fondi rapidamente e in maniera sicura, per gli industriali idem, con fortissime iniezioni di denaro pubblico, non a caso anche quest’anno hanno fatto il record di vendite come registra il Sipri di Stoccolma il più autorevole istituto di ricerca sulla spesa militare nel mondo. Il problema, spiega Francesco Vignarca, portavoce della Rete Pace Disarmo, ricercatore e analista (tra i curatori del libro Europa a mano armata curato con Sbilanciamoci) è che così vince il discorso di guerra. Banalizzante, propagandistico e pericoloso perché sequestra la democrazia: “Il complesso militare industriale ha un pensiero medio lungo strategico. Stanno già intervenendo per togliere le leggi sulla limitazione alla vendita di armi, perché sanno che dovranno vendere questa sovraproduzione da qualche parte, così come fanno entrare capitali esteri nella nostra industria, come i sauditi in Leonardo, perché non siamo noi gli acquirenti di queste armi”. Ascolta l'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

    Clip - 03-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di mercoledì 03/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 03-12-2025

  • PlayStop

    MILANESI BRAVA GENTE SPECIAL - MATTEO LIUZZI E TOMMASO BERTELLI

    MILANESI BRAVA GENTE SPECIAL - MATTEO LIUZZI E TOMMASO BERTELLI - presentato da Francesco Tragni

    Note dell’autore - 03-12-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di mercoledì 03/12/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 03-12-2025

  • PlayStop

    L’inquietudine della provincia nel film “Ferine”, in concorso al Noir in Festival

    Trattandosi di un film horror si può raccontare poco. Ferine di Andrea Corsini si sviluppa intorno ad Irene, una donna che desidera una figlia ma nello stesso tempo è costretta a difendersi da chi la ostacola. In seguito a un incidente, la donna va in cerca di sangue per sopravvivere. Il tutto si svolge in un paesaggio vuoto e deprimente: “Cercavo una provincia in cui si respirasse solitudine e isolamento, come la villa di architettura brutalista e il centro commerciale esternamente vuoto. Il cemento da una parte e dall’altra le zone boschive, in cui si scatena l’aspetto selvaggio della storia”. Spiega Corsini, che nel film ha ricreato delle atmosfere che ogni tanto ricordano David Lynch, accompagnate dalla musica di Pino Donaggio: “È sempre stato il mio sogno, ma non avrei mai pensato di riuscirci. Non ho dovuto dirgli quasi niente per arrivare a questo risultato”. Un film prevalentemente femminile, con attrici internazionali che recitano in inglese e in cui gli uomini hanno soltanto parti in secondo piano. L'intervista di Barbara Sorrentini ad Andrea Corsini.

    Clip - 03-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 03/12/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 03-12-2025

  • PlayStop

    Lista stupri. Una delle ragazze minacciate: “L’educazione sessuo-affettiva serve ad arginare le violenze”

    L’educazione sessuale a scuola si farà solo con il consenso dei genitori degli studenti minorenni, sia alle medie sia alle superiori. Alla Camera ieri è arrivato il via libera agli emendamenti al ddl Valditara tra le proteste delle opposizioni. È stato respinto anche un emendamento che prevedeva di togliere il consenso dei genitori in caso il corso fosse organizzato dalle Asl, quindi non da associazioni ma dal servizio sanitario nazionale. Intanto, prosegue l’indagine della procura di Roma "lista degli stupri” comparsa nei giorni scorsi nei bagni del liceo romano Giulio Cesare. Al momento il reato ipotizzato è istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale. Andrea, una delle studentesse del Giulio Cesare il cui nome era presente nella lista, al microfono di Mattia Guastafierro, ci racconta qual è il clima a scuola: “Ci sono stati dei precedenti, sicuramente non così gravi: stati bruciati dei cartelloni contro la violenza sulle donne nel bagno dei maschi, sono state strappate delle petizioni messe in bacheca per sensibilizzare alla violenza di genere. Purtroppo ci sono persone che hanno avuto un'educazione familiare estremamente poco consapevole di certe cose e purtroppo questa è la prova che un argomento così terribile come lo stupro possa essere utilizzato con leggerezza e, anzi, scritto su un muro di un bagno”. Inoltre, Andrea riconosce l'importanza dell'educazione sesso-affettiva nelle scuole: "Noi passiamo tantissime ore all'interno delle mura scolastiche e quindi deve essere la scuola a insegnare ed arrivare dove la famiglia magari non riesce. C'è molta disinformazione su quello di cui si tratta nell’educazione sessuo-affettiva: serve per insegnare il consenso, per conoscere se stessi senza paure, senza timori e stigmi sociali, per accettare ogni parte di sé. Facendo questo percorso dentro la scuola inevitabilmente la violenza di genere, e le violenze in generale, vengono arginate proprio perché la violenza parte da un'insicurezza. Se noi insegniamo che va bene averle, che queste si possono gestire, come gestire le relazioni, i conflitti ed educare al consenso, io credo che queste cose non succederebbero più. La scuola se ne deve far carico".

    Clip - 03-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 03/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 03-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 03/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 03-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di mercoledì 03/12/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 03-12-2025

Adesso in diretta