
Genova torna al centrosinistra dopo due mandati del centrodestra. Nel capoluogo ligure ha vinto Silvia Salis, sostenuta da tutti i partiti del centrosinistra: Pd, Avs, Movimento 5 Stelle, Azione e Italia Viva. Ha battuto nettamente il candidato del centrodestra Piciocchi, già vicesindaco nella giunta Bucci. Anche a Ravenna il centrosinistra vince al primo turno con Alessandro Barattoni, la città si conferma roccaforte romagnola.
Si andrà invece al ballottaggio negli altri due capoluoghi di queste amministrative: Taranto e Matera. Nella città pugliese Pietro Bitetti del centrosinistra va al secondo turno in netto vantaggio sui due candidati della destra, uno della Lega e uno di Fratelli d’Italia, che si contendono la seconda posizione e dunque il ballottaggio. Il Movimento 5 Stelle ha una propria candidata. Anche a Matera centrosinistra e Movimento 5 Stelle sono andati divisi: e anche qui ci sarà il ballottaggio tra il candidato del centrosinistra Roberto Cifarelli e quello del Centrodestra. In entrambi i casi dunque sarà importante l’eventuale appoggio al secondo turno degli elettori 5 Stelle.
Ma il risultato più importante dal punto di vista politico è quello di Genova. Sia per la città, una città storicamente importante per la Sinistra, che viene strappata alla destra dopo 10 anni. E sia per la coalizione che ha sostenuto Silvia Salis: tutto il centrosinistra.
di Anna Bredice
Uniti si vince. È il commento che arriva dai partiti del centrosinistra. Questa volta la definizione di centrosinistra è quella giusta perché la coalizione che ha vinto sia a Genova che a Ravenna era la più larga possibile. Nel capoluogo ligure a sostenere Silvia Salis c’era anche Matteo Renzi, che ora rivendica questa vittoria, ma Andrea Orlando, ex candidato alla regionali in Liguria, si toglie un sassolino dalle scarpe e ritiene di aver perso allora per le incertezze delle alleanze, non sapere fino all’ultimo chi c’era e con chi, dice. Ma sembra passato del tempo, soprattutto sono passati questi mesi di governo della destra che ora inizia a mostrare alcune crepe, le liti, gli scarsi risultati sul fronte economico e sociale.
“Il centrodestra esulta nei sondaggi, noi vinciamo le elezioni”, ha detto poco fa la segretaria del Pd Elly Schlein, che festeggia il trend in crescita del suo partito dalle regionali e chiede agli altri alleati di rimanere uniti. I primi commenti puntano sull’unità della coalizione come schema necessario, e dall’altro lato sul giudizio di questo voto come dimostrazione di una presidente del consiglio che potrebbe essersi fermata nella sua narrazione di forza – si veda ad esempio il decreto sicurezza, provvedimento di propaganda ed elettorale – e di successi. E dentro Avs c’è anche qualcuno che spinge l’ottimismo anche sui referendum, un risultato quello di oggi che si ritiene possa essere indicativo per il quorum tra due settimane.
Se a Ravenna era dato per scontato il risultato, è a Genova che la vittoria di Silvia Salis è considerata una rivincita per la sinistra, che torna a governare la città dopo dieci anni, e per Elly Schlein in particolare perché può rivendicare che il campo largo esiste ancora, che i contrasti con conte a Roma non diventano ostacoli a livello locale, e che un’alleanza larga potrà fare la differenza anche nel 2027.