
Dichiarazioni fatte uscire ogni mezz’ora, Matteo Salvini oggi è apparso instancabile. Ha commentato ogni scritta, ogni urlo alle finestre del suo ministero, slogan e striscioni, fino a pochi minuti fa, reiterando le sue minaccia. “Abbiamo dato una chance, hanno voluto fare una guerra politica, sapremo come comportarci”. Le manifestazioni così grandi in decine e decine di città le considera come un affronto a sé stesso, al governo. Non c’è nessun ascolto, per lui sono tutti delinquenti da minacciare con un ricatto, “Se continuate così vi faccio pagare personalmente ogni danno”.
Questa è la reazione oggi del governo, stizzosa, di chiusura totale di fronte ad un movimento che ha portato in piazza tantissimi giovani. A Roma ad un incrocio di due grandi strade, il segretario della CGIL Landini è salito su un camion per un comizio improvvisato. Rispondeva agli attacchi di Matteo Salvini. Il camion era fermo perché intanto si faceva passare il corteo partito da un’altra parte della città. Erano gli studenti, liceali, universitari, i docenti insieme ai ragazzi che hanno preso la testa della manifestazione per arrivare alla stazione Termini e poi proseguire oltre, fino a raggiungere la tangenziale.
Ma se i manifestanti rispondevano alle offese del governo con il loro essere in piazza, in questa settimana quasi tutti i giorni, è toccato ai sindacati, ai leader dell’opposizione rispondere a Giorgia Meloni, che fino ad ora in questa giornata di grandi mobilitazioni è rimasta in silenzio, dopo aver giudicato con disprezzo lo sciopero paragonandolo ad un weekend lungo.
Landini questa mattina raccontava di non aver mai visto un rappresentante dello Stato minacciare i cittadini che esercitano un diritto sancito dalla Costituzione. “In piazza c’è gente per bene”, ha aggiunto. Stesse parole da Elly Schlein, in corteo prima di andare a Fiumicino ad accogliere i parlamentari della Flotilla tornati in Italia. La risposta è stata una partecipazione immensa, e oggi il silenzio della Presidente del Consiglio.