
Macron vuole lo Stato palestinese. Trump rimbecca che è «irrilevante» (il tycoon se n’intende: lui alle guerre avrebbe dovuto por fine in 24 ore). Meloni interviene alla Goldoni (Arlecchino servitore di due padroni): «Non è il tempo». Primo Levi titolava il suo libro: «Se non ora, quando?». Rivela Repubblica: per 2 italiani su 3 a Gaza è genocidio. La frustrazione prende; l’impotenza è uno stato psichico. Ne sei preso, confessi “è più forte di me” e dai parole al corpo contratto, alla mente sconnessa dall’azione, al cuore che batte ma non empatizza. Vorremmo fare quel che i governi non fanno, non sappiamo come però. C’è un’angoscia di morte, di fine del mondo che paralizza. Si teme che ristabilire verità (l’orrendo terrorismo di Hamas non basta più a giustificare i crimini di Netanyahu) e giustizia (dignità, terra, Stato di Palestina) risvegli forze terribili, una deità malevola che potrebbe scatenare l’apocalisse. Siamo regrediti a stati psichici primigeni. Prendono la rivincita lati oscuri, peciosi d’una coscienza arcaica: li avevamo sotterrati con progresso, sviluppo materiale, hybris (tracotanza dei sapiens), tecnica. Dal buco nero rinascono moti primitivi: o mi dai quel che voglio io o ti distruggo. Prevale chi sottomette, respinge, espelle; chi ragiona soccombe, non conta. Putin ha missili e droni; Trump fa strame di diritto, cultura, dignità (le gabbie di Alligator Alcatraz); gli ultraortodossi s’arrogano “unti” dal cielo: “la terra è nostra, Dio ce l’ha data”. C’è antidoto al diabolico che divide e impera? al trittico mortifero: prepotenza, terrore, paralisi? L’Hillel (rabbino: Babilonia 60 a.C.-Gerusalemme 7 d.C.) da cui Levi titolava intero suona: «Se io non sono per me, chi è per me? E se io sono solo per me stesso, cosa sono? E se non ora, quando?». Riconosciamo ciò che ci appartiene e quel che invece è dell’altro in umanità uguale a noi e agiamo di conseguenza. Ad esempio: pensare il giusto per Gaza come i 35 Ambasciatori nella bellissima lettera a Meloni; scrivere e manifestare nonostante i decreti sicurezza; non votare alle regionali partiti ipocriti (stop a Bibi, non alle armi); non comprare prodotti da Paesi che uccidono persone e giustizia. Se non ora, quando? Ci sarà chiesto.