Convocato davanti ai giudici con 24 ore di anticipo, François Fillon è stato ufficialmente indagato per appropriazione indebita di fondi pubblici e malversazione, oltre che per mancate dichiarazioni all’autorità sulla trasparenza.
Il candidato del centrodestra alle elezioni presidenziali francesi si è rifiutato di rispondere alle domande dei giudici e ha preferito, come da suo diritto, leggere una dichiarazione che è stata resa pubblica dal giornale Le Figaro. In questo testo, Fillon ribadisce che il lavoro svolto da sua moglie Pénélope in quanto assistente parlamentare è “innegabile” e che non sta all’autorità giudiziaria valutare la qualità o il tenore di tale lavoro perché in questo caso non verrebbe rispettata la divisione dei poteri. Insomma, chiede ai giudici di “rispettare la legge” e dà per scontato che il fatto per cui è chiamato in causa non sussista.
La formalizzazione delle accuse in piena campagna elettorale era ormai considerata da tutte le forze in campo solamente una questione di tempo. Lo stesso Fillon, che il giorno dopo le rivelazioni del giornale satirico Canard Enchainé a fine gennaio aveva promesso di rinunciare alla corsa all’Eliseo nel caso fosse stato iscritto sul registro degli indagati, ha ribadito nelle ultime settimane che lui era e rimaneva l’unico possibile candidato della destra repubblicana e ha ottenuto, bene o male, l’appoggio dei suoi alleati.
Quello che cambia, adesso, è da un lato che i suoi avvocati avranno accesso alle carte e potranno formalmente chiedere la sospensione delle indagini o il ritiro delle accuse. Ma dall’altro la sua immagine pubblica è macchiata indelebilmente perché, anche se rimane presunto innocente per la legge, gli avversari politici non esitano a girare il coltello nella piaga: “Chi può immaginare il generale De Gaulle, ispirazione di Fillon, indagato per appropriazione indebita?”.
Come se non bastasse, stamattina il giornale Le Parisien ha rivelato che la figlia di Fillon gli avrebbe versato il 70 per cento del suo stipendio da assistente parlamentare, circa 33mila euro. E Pénélope è convocata davanti ai giudici il 28 marzo. Insomma, il feuilletton della destra francese non sembra destinato a finire presto.
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L’Europa e il bellicismo crescente delle sue classi dirigenti. L’ultimo caso, quello dell’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e la postura aggressiva che dovrebbe tenere la Nato. Cosa possono fare il pensiero e la cultura della pace per contrastare l’escalation bellicista e la normalizzazione della violenza? Le risposte possono non essere quelle consuete, soprattutto perché in Occidente stiamo assistendo ad un cambio delle coordinate geopolitiche costruite negli ultimi ottant’anni. Un esempio. Il settimanale «The Economist» ha scritto nella sua rubrica di geopolitica «The Telegram» apparsa oggi sulle pagine online: «In Europa le preoccupazioni per l’inaffidabilità dell’America sotto Donald Trump stanno lasciando il posto a un timore più grande: che, pur presentandosi come il campione della civiltà occidentale, egli consideri ormai le democrazie occidentali reali come avversarie. “Nella Washington di oggi” - scrive il nostro editorialista di The Telegram - l’Europa “è spesso descritta con maggiore disprezzo rispetto alla Cina o alla Russia”. Pubblica oggi ha ospitato Donatella Della Porta, scienziata della politica, e Agostino Giovagnoli, storico.
Nell'ultima puntata di 37e2 abbiamo letto la lettera di una persona che ha lavorato come in un Cpr, Centro di permanenza per il rimpatrio, e che con molta amarezza ha deciso di abbandonare il lavoro. La lettera ci è arrivata attraverso la Rete Mai più lager - No ai Cpr con cui siamo in contatto per raccontarvi cosa accade nei Cpr.
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A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 04-12-2025
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Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 04/12/2025
Il Congresso USA vuole capire chi ha dato l'ordine di uccidere i sopravvissuti a un attacco missilistico della Marina contro una presunta nave di narcos in acque internazionali: il ministro "della guerra" Pete Hegseth o l'ammiraglio Frank Mitch Bradley? In ogni caso è un crimine di guerra. L'ossessione per i narco e il Venezuela dell'amministrazione Trump analizzata da Antonella Mori, Capo Programma America Latina del ISPI. Roberto Festa commenta il ruolo e l'antipatia crescente anche tra i militari per il Segretario di Stato venuto dalla tv. Domani i giovani tedeschi scendono in piazza per dire no al ritorno della leva militare "volontario" (che poi se non bastano i volontari si passa al sorteggio) e circonderanno in Bundestag per ricordare ai parlamentari al voto che i giovani rivendicano il diritto all'obiezione di coscienza presenta all'articolo 4 della Costituzione, come ci racconta Sebastiano Canetta, corrispondente del Manifesto da Berlino. House Europe, è una petizione europee per chiedere alla Ue di istituire il diritto al riuso degli edifici, contro la speculazione edilizia e per la valorizzazione del diritto alla casa e al ripopolamento dei centri storici, ce la racconta Giacomo Ardesio, architetto, cofondatore del collettivo Fosbury Architecture.
Il nuovo codice dell'edilizia di Salvini: un maxi condono che lascia mano libera ai privati
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