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Condono “monstre” dalla dubbia efficacia

Condono fiscale del Governo Conte

Il condono fiscale previsto dal decreto collegato alla legge di bilancio prevede un vasto spettro di possibilità per i contribuenti non in regola con il fisco. Ci sarà una aliquota al 20% per chi ha già presentato la dichiarazione dei redditi, si potrà poi presentare una dichiarazione integrativa, per un massimo del 30% di quanto già dichiarato, con il tetto di 100mila euro per periodo di imposta.

Sarà prevista la terza edizione della cosiddetta rottamazione delle cartelle di Equitalia, con la cancellazione di sanzioni e interessi e i pagamenti in 20 rate. Tutte le cartelle sotto i 1000 euro accumulate dal 2000 al 2010 saranno cancellate. Infine, le liti con il fisco potranno essere sanate in modo agevolato.

Ma la vastità e complessità del condono potrebbe ridurne l’effetto, secondo l’economista dell’università di Milano Bicocca Alessandro Santoro che spiega:

“Si tratta di una manovra complessa che tende ad agire su più fronti. L’idea di chi ha pensato questa manovra era quella di intervenire su praticamente tutti i momenti nei quali si manifesta il rapporto tra un contribuente, che potrebbe aver evaso, e il Fisco. Quindi, dal momento immediatamente successivo alla dichiarazione cosiddetta infedele, cioè quella nella quale non è stato dichiarato il tutto, fino al momento finale, ultimo della procedura, che è quello in cui il contribuente deve pagare la cartella esattoriale. Per ciascuno dei momenti della procedura, quindi quello immediatamente successivo alla dichiarazione, quello in cui arriva l’avviso di accertamento o viene fatto il processo verbale di contestazione, quello in cui le due parti cominciano a litigare, cioè vanno di fronte alle commissioni tributarie, fino all’emissione della cartella esattoriale, sono state pensate delle vie d’uscita alternative o scappatoie, che sostanzialmente vorrebbero offrire la possibilità al contribuente di chiudere la vicenda pagando meno di quanto in teoria avrebbe potuto o dovuto pagare se la procedura si fosse conclusa e se ovviamente la sua responsabilità fosse stata riconosciuta come tale. Non abbiamo ancora i numeri della relazione tecnica, però la combinazione di una volontà condonistica molto ampia da parte, probabilmente, della Lega, e della volontà di altre parti della maggioranza di limitarla potrebbe aver generato una contraddizione cioè un condono teoricamente molto ampio ma con effetti di gettito limitati, perché poi i contribuenti che potrebbero trovare conveniente aderire a queste varie ipotesi di condono potrebbero essere non molti con un risultato paradossale: aver creato un’iniquità, aver immesso per l’ennesima volta nel sistema un condono e dato l’impressione quindi ai contribuenti che non conviene pagare perché un condono arriverà sempre, e poi un effetto di gettito che potrebbe rivelarsi modesto

ASCOLTA L’AUDIO DELL’INTERVENTO DI ALESSANDRO SANTORO
Economista Alessandro Santoro

Condono fiscale del Governo Conte
Foto © Palazzo Chigi – Licenza CC BY-NC-SA 3.0 IT
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    Chiara Ronzani
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    Robert Carsen: "La mia regia del Così fan tutte alla Scala prende spunto dai reality"

    Debutta al Teatro alla Scala di Milano la nuova produzione di "Così fan tutte", celebre titolo di W. A. Mozart. La regia dell'opera, che sarà diretta da Alexander Soddy, porta la firma di Robert Carsen, che per la prima volta affronta questo capolavoro mozartiano. Nella presentazione alla stampa, Carsen ha spiegato di avere preso ispirazione dai reality show a tema sentimentale, come Temptation Island. L'opera sarà infatti ambientata in uno studio televisivo dove si svolge un casting. Ascolta Robert Carsen nella presentazione alla stampa di "Così fan tutte" alla Scala.

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    Considera l'armadillo di mercoledì 5 novembre 2025 ospite @Cristiano Spiliga di @Studio Naturalistico Hyla sul @Progetto Life Imagine per la Protezione, conservazione e riproduzione dell'Ululone appenninico. A cura di Cecilia Di Lieto.

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