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Cleo Sol: la nuova voce del soul UK è la nostra artista della settimana

cleo sol heaven

Cleo Sol – Heaven + Gold: la nostra artista della settimana, di questa settimana, è una scelta po’ diversa dalle altre. Cleopatra Zvezdana Nikolic (sito ufficiale di Cleo Sol), questo il suo nome all’anagrafe, classe 1990, è nata a Londra ed è una cantautrice che fin dai suoi esordi ha scelto di esprimersi attraverso il soul e l’R&B.

I suoi primi passi nel mondo della musica sono avvenuti quando era ancora un’adolescente, ma si è affermata soprattutto come la voce più rappresentativa dei Sault, il prolifico, profondamente politico e consapevolmente anonimo collettivo di soul alternativo, guidato dal musicista-produttore Inflo (che è anche il compagno di Cleo Sol). I Sault in quattro anni di attività hanno già pubblicato 11 album: in qualche modo anche Cleo Sol sembra aver scelto questa strada, pubblicando due album interi nel mese di settembre, a distanza di due settimane l’uno dall’altro: “Heaven” e “Gold”.

Anche questi due lavori portano, in modo piuttosto inconfondibile, il marchio di fabbrica di Inflo, che li ha prodotti. Ritmi lenti, a volte quasi forzatamente lenti, come se l’attesa del verso successivo desse ulteriore peso e significato a ciò che sta per arrivare. Melodie classiche, che riportano alla mente la golden age del soul americano, ma che forse hanno più a che fare con l’interpretazione moderna di quelle influenze che ne hanno fatto negli anni ’90 gli esponenti della scena trip-hop di Bristol, in particolare i Massive Attack.

In questa cornice sempre dalle tinte scure, dai suoni morbidi e caldi, la voce di Cleo Sol emerge in modo limpido e chiaro, con una naturalezza che fa sembrare tutto facile, quando dietro a ogni sua interpretazione si cela sempre grande tecnica.

“Heaven” e “Gold” potrebbero essere le due anime di un disco doppio: nel 2023, quando il senso commerciale di un album è ormai definitivamente svanito, l’artista britannica ha scelto di pubblicarli a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, senza che per questo si perda l’omogeneità stilistica che li lega.

Nei prossimi sette giorni ascolteremo le sue canzoni e, come sempre, domenica 3 dicembre, dalle 18.30 alle 19, le dedicheremo uno speciale di mezz’ora per raccontare il suo percorso artistico.

Intanto, qui sotto, il video della (bellissima) esibizione live nel mitico show Later… with Jools Holland di una delle sue nuove canzoni: “Airplane”. In cui la misura con cui mette in mostra, senza mai strafare, le sue straordinarie doti vocali dovrebbe essere un esempio per molti e molte interpreti.

 

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  • Autore articolo
    Niccolò Vecchia
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    C’è un tesoro in Italia, ambito da sempre, ed è il tesoro delle Assicurazioni Generali. Chi comanda a Trieste, comanda su un pezzo importante del paese. Per 70 anni il tesoro delle Generali è stato controllato da Mediobanca, che una volta era il salotto del capitalismo familiare italiano e oggi è una solida banca milanese. Nell’ultimo anno, grosso modo, due capitalisti nostrani, non si sa se anche coraggiosi, Francesco Gaetano Caltagirone, insieme a Francesco Milleri, hanno portato a termine il colpo del secolo: con un’operazione di scambio di azioni – e con il concorso esterno del MPS, fino a qualche mese fa banca di stato - hanno cacciato i vecchi azionisti dagli uffici di piazzetta Cuccia a Milano (Mediobanca) e al loro posto ci hanno messo se stessi più alcuni amici. In questo modo l’immobiliarista e editore Caltagirone, insiene al socio un po’ litigioso degli eredi Luxottica, hanno preso il controllo di Mediobanca. E lo hanno fatto con l’aiuto del MPS, banca pubblica privatizzanda. Preso il controllo di Mediobanca, i “nostri” Caltagirone&Soci hanno cominciato a vedere terra, la costa triestina, la casa mitteleuropea di Generali. Ora, su tutta questa operazione – sommariamente sintetizzata – qualcosa non ha funzionato. La Procura di Milano sta indagando per il mancato rispetto di alcune importanti formalità da codice penale: il “concerto” non previsto, il rispetto del “mercato” e delle autorità di controllo. Aspettiamo fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso, mentre la politica rivendica i suoi meriti, giusti o sbagliati che siano. Pubblica oggi ha ospitato il giornalista e saggista Vittorio Malagutti (Domani) e il senatore del Pd Antonio Misiani.

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    Mara Morini politologa dell’Università di Genova, coordinatrice dello Standing Group “Russia e spazio post-sovietico” della Società Italiana di Scienza Politica (SISP), lascia poche chance all'accettazione da parte di Putin del "piano" messo a punto in Florida e presentato oggi dall'inviato speciale Witkoff al Cremlino, mentre Gianpaolo Scarante, docente all'Università di Padova, già Ambasciatore e Capo di Gabinetto del ministero degli Esteri sottolinea come la tregua purtroppo si fissi sulla linea del fronte e poi le negoziazioni dovranno riuscire a ristabilire la sovranità dei territori, ma come anche l'aver affidato le trattative a uomini che non rispondo ai Parlamenti renda molto opaco tutto il processo. Donatella Di Cesare, filosofa e scrittrice, esperta internazionale di "negazionismo", l'ultimo suo libro per Einaudi si intitola Tecnofascismo, chiede conto alla fiera Più Libri Più Liberi promossa dall'Associazione italiana editori a Roma della presenza tra gli espositori della casa editrice di estrema dx Passaggio al Bosco. Infine Gianmarco Bachi annuncia "il corteo" di ascoltatrici, ascoltatori, lavoratori, collaboratrici e chi più ne ha più ne metta il prossimo 14 dicembre la mattina che dalla sede della radio in via Ollearo 5 si dirigerà alla Fabbrica del Vapore per la fine della maratona radiofonica di 50 ore e il via alle celebrazioni dei 50 anni di Radio Popolare.

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