Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Mercoledì 4 novembre 2020

Conte DPCM Parlamento

Il racconto della giornata di mercoledì 4 novembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia allo slittamento di qualche ora dell’entrata in vigore del nuovo DPCM e il nuovo braccio di ferro con le Regioni. La corsa alla Casa Bianca è tutt’altro che conclusa, ma Trump si è già autoproclamato vincitore. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Sono stati 30.550 i nuovi casi di COVID in Italia, circa 2mila più di ieri ma con 211.831 tamponi, circa 29mila più di martedì. I morti sono stati 352 in un giorno, restando dunque sopra i 350 e sui livelli a cavallo tra aprile-maggio. Stabile anche l’aumento dei ricoveri, 1.002 da ieri, con un calo della crescita delle terapie intensive, + 67. Un quadro che il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza ha definito di trend in stabilizzazione ma su livello casi alto.

Slitta l’entrata in vigore del nuovo DPCM

(di Anna Bredice)

Un ennesimo confronto o possiamo definirlo braccio di ferro tra governo e regioni che sposta ancora di 24 ore l’entrata in vigore delle restrizioni nelle fasce rosse e arancioni e alla fine di tutto il Dpcm che doveva entrare in vigore a mezzanotte di oggi e invece si sposta di un giorno. Nelle prime, quelle con il livello di contagio più alto, per tutta la giornata sono rientrate Lombardia, Piemonte e Calabria, ma fino all’ultimo non possiamo darlo per confermato. Un braccio di ferro che si è consumato sul tema degli ultimi dati di contagio e sia le regioni, in particolare la Lombardia, quella più in prima linea in questa offensiva, che il governo hanno detto cose in contrasto una con l’altra. Fontana ha chiesto che venissero decise le fasce in base agli ultimi dati, perché, sostiene, si registra un leggero miglioramento, e non invece il rapporto che risale al 25 ottobre, quando ancora le misure non avevano dato risultati pieni. Dal ministero della Salute risponde che questi dati non arrivavano, non erano ancora sul tavolo. Il risultato è che le due fasce che comprendono entrambe il divieto di spostarsi all’interno della regione, tra un comune e l’altro, e che chiude gli esercizi commerciali e la scuola in presenza dalla seconda media in poi per la fascia rossa, devono aspettare ancora 24 ore , con gli abitanti che fino alle 19 di questa sera, quando è arrivata la notizia, non sapevano se mandare i figli a scuola o aprire domani il negozio. Slitta al sei anche tutto il resto, le misure nazionali e cioè il coprifuoco a partire dalle 22, i trasporti al 50 per cento, e la chiusura di cinema e teatri.

USA 2020, Trump si autoproclama vincitore

(di Michele Migone)

Nella storia degli Stati Uniti nessun presidente si era autoproclamato vincitore delle elezioni. Donald Trump ha superato questo limite. La deriva di un uomo che si comporta come un autocrate sta spingendo sempre di più la democrazia americana sull’orlo di un regime autoritario. Trump lo ha detto in modo chiaro: non intende riconoscere la libera espressione del voto se non quella che gli serve per rimanere al potere. Evoca elezioni rubate, brogli a suo sfavore. Segue la sceneggiatura che aveva scritto alla vigilia: Dichiarare la vittoria a conteggio non concluso, tentare di cancellare milioni di voti via posta. Il conteggio, a dispetto del suo monito, va però avanti negli Stati Chiave. Dovrebbe premiare Joe Biden, ma non sarà finita così. Trump ha già pronta l’offensiva legale, le centinaia di contestazioni, la macchina dei giudici federali di nomina politica, il ricorso alla Corte Suprema, in maggioranza fedele a lui. Donald Trump sta pensando a un golpe istituzionale pur di non cedere lo scettro. Cosa farà il Partito Repubblicano? Seguirà la sua deriva o lo lascerà al suo destino? A parte il vecchio establishment, IL Grand Old Party si è ormai legato a doppio filo al presidente e se il Sud, il Midwest e le zone rurali della Rusty Belt rimangono uno straordinario serbatoio di voti per i repubblicani è perché c’è Trump. I risultati delle elezioni, quattro anni dopo, ci dicono che l’allora outsider non è una meteora politica, ma tuttora il più capace interprete degli umori, delle paure, delle convinzioni e dei valori di un America Profonda, e in fondo antistorica, se si pensa allo sviluppo demografico del paese. Un’ America che dopo aver perso negli scorsi decenni di peso economico, non vuole ora perdere il potere politico di indirizzo della Nazione riacquistato quattro anni fa con Trump. Questo patto tra Trump, il partito repubblicano e il suo elettorato dove porterà gli Usa?

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 21/12 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 21-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 21/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 21-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 21/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 21-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 19/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 19-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 21/12/2025

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 21-12-2025

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 21/12/2025

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 21-12-2025

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 21/12/2025

    La musica classica e le sue riverberazioni per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascoltiamo, abbiamo ascoltato e ascolteremo per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 21-12-2025

  • PlayStop

    Radio Romance di sabato 20/12/2025

    Canzoni d'amore, di desiderio, di malinconia, di emozioni, di batticuore. Il sabato dalle 21.30 con Elisa Graci

    Radio Romance - 20-12-2025

  • PlayStop

    Snippet di sabato 20/12/2025

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 20-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di sabato 20/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 20-12-2025

  • PlayStop

    Blue Lines di sabato 20/12/2025

    Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci

    Blue Lines - 20-12-2025

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 20/12/2025

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 20-12-2025

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 20/12/2025

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 20-12-2025

  • PlayStop

    Stay human di sabato 20/12/2025

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 20-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di sabato 20/12/2025 - ore 17:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 20-12-2025

Adesso in diretta