Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Martedì 16 giugno 2020

Il racconto della giornata di martedì 16 giugno 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia diffusi oggi col commento di Vittorio Agnoletto alla nuova giornata degli Stati Generali col confronto con Confindustria. L’omaggio di Ozmo alla sposa bambina di Montanelli e le novità su Parigi in vista del secondo turno delle elezioni, rimandato a causa del COVID-19. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Prosegue la discesa dell’epidemia in Italia. Sono 210 i nuovi casi registrati oggi, 34 i morti. Come sempre, la maggior parte dei nuovi positivi al coronavirus è stata accertata in Lombardia, oggi il 68% del totale. Circa 46mila i tamponi realizzati, molti più di ieri, ma lontani dai livelli di test eseguiti durante la fase più acuta dell’emergenza. Sotto quota 200 il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva.

Questo il quadro della Protezione Civile, mentre dalla Gran Bretagna arriva una notizia che potrebbe avere risvolti sulle terapie usate per combattere il COVID-19.
Un team di ricerca, che comprende l’università di Oxford, ha diffuso uno studio su un farmaco che sta avendo una buona efficacia sui pazienti più gravi. Si tratta del desametasone, un medicinale a base di cortisone che avrebbe ridotto la mortalità dal 40 al 28%. La sperimentazione è stata condotta su circa 2mila persone ricoverate in ospedale, confrontate con altri 4mila pazienti che non hanno ricevuto il farmaco. Il Regno Unito ha autorizzato oggi la somministrazione, mentre in Italia il medicinale viene già utilizzato. Il commento di Vittorio Agnoletto:

 

Stati Generali, il giorno di Confindustria

(di Michele Migone)

È arrivato il giorno del confronto più pepato degli Stati Generali: Giuseppe Conte versus Confindustria, in questo momento, la più attiva forza d’opposizione al governo. Il Presidente del Consiglio cercherà di blandire gli imprenditori. Loro faranno pressioni affinché vengano accettate le ricette contenute in Italia 2030, il piano di rilancio a medio termine dell’economia studiato da Confindustria. Molti sono disposti a scommettere che Conte ascolterà con molta attenzione la voce degli industriali. Vorrebbe portarli dalla sua parte. Vorrebbe il loro consenso. Lo scopo degli Stati Generali, secondo alcuni, sarebbe tutto lì. Non sarà facile. Alla vigilia, i toni di Carlo Bonomi sono stati duri come sempre. Il presidente di Confindustria ha accusato Conte di non avere un piano concreto ma di fare solo annunci, e di perpetuare una improduttiva politica assistenzialista. Tradotte, queste parole significano che gli imprenditori chiedono la fine degli interventi a pioggia come il reddito d’emergenza e vogliono che la fetta più grande delle risorse stanziate dal governo e dall’Europa vada alle imprese private. Si oppongono al ritorno dello Stato in Economia (Bonomi ha citato i disastri Alitalia e Ilva) e chiedono esplicitamente un taglio delle tasse del Cuneo Fiscale a carico delle imprese. Il partito degli imprenditori vuole insomma dettare l’agenda economica del governo. Pensa che con un Conte sfuggente, un M5s avverso e un PD in mezzo al guado gli interessi degli industriali siano sacrificati. Bonomi farà la voce grossa, Conte lo ascolterà, prometterà attenzione. Vedremo se sarà sufficiente a convincere una Confindustria sul piede di guerra.

L’omaggio di Ozmo alla sposa bambina di Montanelli

Si sta per concludere il presidio in piazza della Scala a Milano, fuori dal Comune, organizzato dal collettivo Non Una Di Meno contro il sindaco Sala accusato di aver minimizzato le colpe di Indro Montanelli derubricando l’aver comprato in sposa negli anni 30 una bambina eritrea di 12 a “errore”.

Nella notte un muro pubblico in via Torino è comparsa un’opera firmata dall’artista writer Ozmo, un monumento omaggio alla sposa bambina di Montanelli.
Così la racconta Ozmo ai nostri microfoni:

 

Il manifesto per Parigi in vista del secondo turno delle elezioni

(di Luisa Nannipieri)

Il 28 giugno in Francia si vota per il secondo turno delle elezioni municipali, rinviate di tre mesi a causa dell’emergenza COVID. A Parigi, la sindaca uscente Anne Hidalgo, che ha il sostegno di socialisti e comunisti e che al primo turno ha ottenuto quasi il 30% dei voti, ha stretto un’alleanza con gli ecologisti, scelti da circa l’11% degli elettori. L’alleanza si basa su un accordo firmato a inizio giugno che prevede di rivedere alcuni grandi progetti immobiliari nella capitale, di intensificare la lotta contro l’inquinamento e la pubblicità negli spazi pubblici.
Tra le misure messe nero su bianco c’è quella di pedonalizzare le vicinanze di 300 scuole nelle zone più inquinate di Parigi, di eliminare la metà dei parcheggi su strada e di ingrandire la rete ciclabile, ad esempio rendendo permanenti tutte le piste create durante l’emergenza coronavirus. Ma alle due formazioni non è bastato firmare quest’accordo programmatico. Oggi hanno presentato un documento, intitolato “Il manifesto per Parigi”, che elenca una serie di misure da applicare per preparare la città di domani, nate dalle riflessioni sugli effetti della pandemia e la minaccia dei cambiamenti climatici.
Che futuro attende la Ville Lumière se la sindaca verrà rieletta?
Innanzitutto, quello di una città dove la velocità massima sarà limitata a 30 chilometri orari, esclusi alcuni assi principali che rimarrebbero a 50, per ridurre l’inquinamento sonoro e atmosferico. Dove i motori diesel non potranno più entrare dal 2024. Dove alla metà dei parcheggi su strada si sostituiranno gradualmente marciapiedi più larghi e dove ci sarà almeno un centro pedonale in ogni municipio. Dove al cemento si preferirà la terra battuta per allestire gli spazi pubblici. Dove verranno piantati 170 mila nuovi alberi e nascerà un terzo bosco urbano. Dove la Senna diventerà balneabile e, in alcuni punti, un’oasi umida e naturalistica.
Nelle 38 pagine del Manifesto si parla anche di trasformare la tangenziale in un grande viale urbano. Iniziando con riservare una corsia ai veicoli condivisi, per poi ridurre le corsie e creare degli attraversamenti per bici e pedoni. Un modo per tramutare quella che oggi è una barriera urbana e trafficata in un cordone di collegamento tra Parigi e il resto della metropoli. Il programma propone di creare di una città più solidale, accessibile, attenta ai bisogni dei giovani e che valorizzi la partecipazione e le azioni iperlocali.
Scorrendo il documento sembra quasi di leggere un libro utopico di eco fantascienza. Se non fosse che Anne Hidalgo ha tutte le possibilità di essere rieletta con un buon margine, visto che si scontra con due candidate, quella del centro destra e quella macronista, che al primo turno avevano ottenuto rispettivamente il 23 e il 17 percento. E se dovesse realizzare anche solo la metà dei punti del programma, quella Parigi non solo non sarebbe più un’utopia, ma diventerebbe la prova tangibile che sì, un altro modello di grande città è possibile.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Autista ucciso a Rieti da un assalto dei tifosi: shock e condanna dal mondo del basket

    A Rieti sarebbero una decina le persone individuate come possibili responsabili del lancio di sassi e del mattone contro il pullman di tifosi pistoiesi, al termine della partita di Lega2 di basket tra la squadra locale e Pistoia. Nell’assalto al pullman è stato ucciso il secondo autista, il 65enne Raffaele Marianella (nella foto). Alcune delle persone coinvolte sarebbero legate all’estrema destra locale, ma per ora non ci sono fermi, ha detto il procuratore di Rieti. Si indaga sull’ipotesi di omicidio volontario. Intanto la federazione italiana pallacanestro ha deciso che la Sebastiani Rieti disputerà a porte chiuse le prossime partite, fino al termine delle indagini. Nella pallacanestro gli episodi di scontri tra tifoserie sono sporadici, pochi casi negli ultimi anni, e raramente gravi. Quanto è successo a Rieti, per la sua gravità, è un’anomalia, ma interroga tutto il mondo del Basket italiano. Ne abbiamo parlato con Raffaele Ferraro, fondatore di una delle pagine di basket più seguite, La Giornata Tipo. Ascolta l'intervista di Mattia Guastafierro.

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    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

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    International: i Saint Etienne salutano il pubblico con un ultimo album

    Il nuovo disco dei Saint Etienne, uscito a settembre, sarà l’ultimo della storica band britannica. Così ci conferma Pete Wiggs, che ai microfoni di Radio Popolare racconta International, il disco con cui la band ha deciso di salutare i suoi fan. Capace di mescolare synth pop, disco e club culture con la freschezza di sempre, nel nuovo disco la band riguarda alla sua trentennale carriera con un pizzico di (inevitabile) nostalgia, ma non senza ironia e fierezza, celebrando una formula musicale che si riconferma ancora una volta elegante, leggera ma mai banale. Dalla decisione di salutare i fan, ai numerosi ospiti del disco fino alle possibili date in Italia. Ascolta l’intervista di Piergiorgio Pardo.

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    Nan Goldin all'Hangar Bicocca di Milano: Indagare l'esperienza umana

    Dall’11 ottobre 2025 al 15 febbraio 2026, Pirelli HangarBicocca presenta “This Will Not End Well“, la prima retrospettiva dedicata al lavoro di Nan Goldin come filmmaker. La mostra include una installazione sonora appositamente commissionata e propone per la prima volta in Europa in un contesto museale i suoi due più recenti slideshow. La mostra è allestita in diverse strutture architettoniche progettate da Hala Wardé, che ha già collaborato con Goldin. L’esposizione include il celebre The Ballad of Sexual Dependency (1981-2022); The Other Side (1992-2021) omaggio agli amici trans attraverso scatti realizzati tra il 1972 e il 2010; Sisters, Saints, Sibyls (2004-2022), sul trauma familiare e sul suicidio; Fire Leap (2010-2022), una incursione nell’infanzia; Memory Lost (2019-2021), trip nell’astinenza da stupefacenti; e infine Sirens (2019-2020). In occasione della mostra in Pirelli HangarBicocca, saranno inclusi due slideshow aggiuntivi: You Never Did Anything Wrong (2024), primo lavoro astratto di Goldin, e Stendhal Syndrome (2024), ispirato alle “Metamorfosi” di Ovidio. L’esposizione si aprirà con una installazione sonora del collettivo Soundwalk Collective, concepita in collaborazione con l’artista. Ascolta il servizio e l'intervista di Tiziana Ricci.

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    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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