Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Domenica 20 dicembre 2020

coronavirus nell'aria

Il racconto della giornata di domenica 20 dicembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia alla preoccupazione per la mutazione del coronavirus rilevata in Inghilterra e in altre parti del Mondo. Il governo Conte è alle prese con la fronda renziana; la ministra Azzolina pone con sicurezza il 7 gennaio come data per la riapertura delle scuole. Emergono elementi nuovi sull’omicidio a Milano del medico Stefano Ansaldi: non è stata una rapina. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Sono 15.104 i nuvi casi di Covid registrati oggi in Italia. 352 i decessi. Sono stati effettuati 137.400 test, quindi il tassi di positività sale: è all’11%.. In calo i ricoveri, 206 in meno e anche le terapie intensive: 41 in meno rispetto a ieri. 

Ecco le regioni che registrano il maggior numero di tamponi positivi nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute: Veneto 3.869, Lombardia 1.795, Emilia Romagna 1.751, poi Lazio, Campania e Piemonte.

La mutazione del coronavirus che viene dell’Inghilterra

La variante del Covid individuata in Gran Bretagna, che ha costretto al lockdown il governo inglese, preoccupa ora gli altri paesi. Che stanno prendendo provvedimenti.

L’Italia ha deciso di bloccare i voli dalla Gran Bretagna. Chi è arrivato deve sottoprsi al tampone. Lo hanno deciso anche Olanda e Belgio. Hanno annunciato provvedimenti anche la Francia e la Germania, mentre il governo spagnolo ha chiesto un’azione coordinata di tutta l’Unione europea. 

“E’ una misura di precauzione”, ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza. La variante del Covid “è preoccupante  – ha detto il ministro – e dovrà essere approfondita dai nostri scienziati. Nel frattempo, scegliamo la strada della massima prudenza”.

E’ una variante che rende il virus più veloce, “le prime informazione dicono che sembra non fare maggiori danni – ha continuato Speranza    ma produce più contagiati e questo resta un problema molto serio. Da primissime informazioni sembra che i vaccini possano funzionare ugualmente, ma servono informazioni più solide”.

Abbiamo intervistato Sergio Abrignani, professore ordinario di Patologia generale all’unviersità statale di Milano.

Per prima cosa gli abbiamo chiesto cosa vuol dire “variante del virus”.

Abbiamo poi chiesto al professor Abrignani se sia utile, oggi, chiudere ai voli dalla Gran Bretagna per bloccare la diffussione della variante.

Infine la questione vaccino: è possibile che questa variante del virus sia resistente ai vaccini prodotti fino ad oggi?

 

Il governo Conte sulle montagne russe

(di Michele Migone)

Giuseppe Conte non ha più la fiducia della sua maggioranza. In un’intervista televisiva Ettore Rosato torna ad attaccare il presidente del consiglio. “Conte ha sciupato la fiducia che aveva – ha detto l’esponente di Italia Viva – O il premier dice quale sia il suo percorso per i prossimi mesi o per noi questo governo è una esperienza finita. Le dimissioni dei ministri non le ha pronte Renzi, ma le hanno pronte le ministre”, ha concluso Rosato.

Toni ultimativi, quindi. Nella partita a poker del governo, Matteo Renzi sembra voler andare fine in fondo. Che sia un bluff, tattica, voglia di visibilità o interesse nel sedersi al tavolo del Recovery Plan,o altro, quello che si prevede, visto il punto a cui si è arrivati, è che le fibrillazioni dentro la maggioranza saranno ben forti nelle prossime settimane.

Non finirà come se niente fosse accaduto. Conte cerca di sterilizzare lo scontro, anestetizzare le tensioni, isolare Italia Viva, ma Renzi sembra ben deciso a piegare il premier alle sue richieste sulla task force che gestirà i miliardi europei e sul controllo dei servizi segreti.

In aiuto di Conte, sono arrivate le dichiarazioni dei ministri Roberto Gualtieri e di Vincenzo Amendola, entrambi nella cabina di regia voluta da Conte. Parole forse dovute, visto i loro ruoli, ma che sottolineano come in realtà il PD, con le sue varie anime, voglia approfittare delle tensioni provocate da Renzi per raggiungere l’obiettivo da una parte di mettere sotto tutela il presidente del consiglio e dall’altra di respingere ai margini il protagonismo di Renzi.

E’ proprio a causa di questa situazione così fumosa e scivolosa che molti analisti pensano che il treno del governo andrà sulle montagne russe in gennaio. Magari per ricadere senza alcun danno o cambiamento o magari, no.

Ok il ritorno a scuola dal 7 gennaio

(di Claudia Zanella)

Il 7 gennaio si torna a scuola. Niente dubbi da parte del governo. A dirlo è la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ospite di Lucia Annunziata a Mezz’ora in più:

Il governo adesso è molto unito sul fatto che il 7 si debba aprire. Noi abbiamo fatto una riunione con le Regioni e siamo tutti i ministri coinvolti – io, la ministra De Micheli, il ministro Speranza, il ministro Boccia e anche la ministra Lamorgese, che ci ha dato una grande mano con il lavoro dei prefetti – tutti uniti e compatti che il 7 si debba tornare a scuola”.

Anche se Azzolina è convinta che si arrivi pronti, il dubbio resta, tra esodi di professori per le feste, zone rosse, tracciamento. E poi c’è, il nodo più complesso: i trasporti. Ma su questo si sta lavorando. Dopo la riunione con le Regioni, ci sarà un aggiornamento domani o martedì, per concludere il documento sulla riapertura. Restano le città metropolitane le aree più critiche. Su questo Azzolina non ha dubbi e citando quanto ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, anche le attività economiche devono ridistribuire gli orari, coordinandosi con gli scaglionamenti degli ingressi a scuola, in modo da alleggerire i flussi sui mezzi di trasporto. 

Ognuno deve fare la sua parte e smettere di pensare che la scuola sia sacrificabile. In Italia, secondo la ministra, abbiamo un problema culturale: non si considera la scuola come un’attività produttiva. Invece è necessario che torni a essere considerata una priorità, dice Azzolina, “perché la scuola è il motore economico e l’ascensore sociale del Paese”.

Lo sciacallaggio della destra per l’omicidio a Milano del ginecologo campano, ma non era una rapina

(di Claudio Jampaglia)

L’efferato assassinio di Stefano Ansaldi non è avvenuto nell’ambito di un tentativo di rapina e non ci sono immigrati indagati o sospettati. Dopo una giornata di indagini gli inquirenti ritengono che chi ha accoltellato a morte il noto ginecologo campano, nelle vicinanze della stazione centrale, lo conoscesse e avesse un appuntamento con la vittima, arrivata da pochi minuti a Milano e con un biglietto del treno in tasca per ripartire poco dopo. È già archiviata quindi l’ipotesi del delitto commesso da due rapinatori di origine nordafricana che pochi minuti prima, a poche vie di distanza, avevano derubato un pensionato di orologio e portafogli. Ma per tutta la domenica a diversi politici di centrodestra, sponda Fratelli d’Italia e Lega, in primis, ma anche Forza Italia, non è sembrato vero di poter sfruttare la combinazione immigrati e omicidio per urlare letteralmente alla città ostaggio della criminalità, sottinteso, straniera. Ci ha provato persino il presidente della Regione Lombardia parlando di “un fatto inaccettabile e chiedendo più divise in ogni angolo della città. Il sindaco Beppe Sala nel frattempo si era già incontrato con il Prefetto per valutarne la necessità. Ed è inutile ricordare che i reati a Milano sono in calo da anni, soprattutto omicidi e rapine, mentre aumentano i delitti legati agli stupefacenti e alla violenza di genere. Perché la cifra costitutiva dell’attuale centrodestra è sempre la paura.  A rischio non solo dello sciacallaggio ma di essere fuori dal tempo grave e doloroso che stiamo vivendo. Altrimenti Matteo Salvini non ne sarebbe ancora il leader.

 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 15/12 19:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 15/12 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 15-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 15/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 15-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 15/12/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 15-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    From Genesis To Revelation di martedì 16/12/2025

    "From Genesis to Revelation" è una trasmissione radiofonica dedicata al rock-progressive, attiva regolarmente dal 1999. Condotta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller, offre un'ora settimanale di musica prog, spaziando dai grandi classici dei seventies al newprog e al prog sinfonico, con interviste, recensioni e monografie sui sottogeneri. Nata come un hobby, è diventata un importante punto di riferimento per gli appassionati del genere.

    From Genesis To Revelation - 15-12-2025

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 15/12/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 15-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 15/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 15-12-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 15/12/2025

    Il Suggeritore Night Live, ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium Demetrio Stratos, è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21.00. E spesso, il Suggeritore NL vi propone serate speciali di stand up, slam poetry, letture di drammaturgia contemporanea, imprò teatrale. Vi aspettiamo!

    Il Suggeritore Night Live - 15-12-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 15/12/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 15-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di lunedì 15/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 15-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di lunedì 15/12/2025

    1) Jose Antonio Kast è il nuovo presidente del Cile. Sulla promessa di sicurezza, il paese elegge un nostalgico della dittatura di Pinochet. (Alfredo Somoza) 2) Australia, la strage antisemita di Bondi Beach riapre la discussione sulle armi. (Alice Franchi) 3) Decine di migliaia di persone in piazza in Brasile contro l’indulto all’ex presidente Bolsonaro. In prima linea ancora gli artisti che lottarono contro la dittatura militare. (Luigi Spera) 4) Hong Kong, l’editore pro democrazia Jimmy Lai condannato per sedizione e collusione rischia l’ergastolo. È la pietra tombale sulla speranza di essere una democrazia dell’ex colonia britannica. (Ilaria Maria Sala - Lettera22) 5) Stati Uniti. Sanità, costo della vita e crisi abitativa possono aspettare, la priorità di Trump è costruire il suo personale arco di trionfo. (Roberto Festa) 6) La crisi senza fine del Louvre. Dopo il furto del secolo, i lavoratori del museo più famoso del mondo vanno in sciopero. “Siamo l’ultimo baluardo prima del collasso”. (Francesco Giorgini) 7) Serie Tv. L’affaire Warner Bros e l’accentramento dell’industria dei media e dell’intrattenimento. (Alice Cucchetti)

    Esteri - 15-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di lunedì 15/12 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 15-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 15/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 15-12-2025

  • PlayStop

    "Sempre più vicini" è il disco della svolta dei Casino Royale: Alioscia racconta l'album

    È uscita venerdì 5 dicembre 2025 la ristampa celebrativa di "Sempre più vicini", che venne pubblicato 30 anni fa, nel 1995: un disco fondamentale per la carriera dei Casino Royale e un album che ha influenzato in modo importante la musica alternativa italiana di quegli anni, grazie a un suono frutto dell'incontro della band milanese con il produttore inglese Ben Young. Alioscia Bisceglia, voce e leader dei Casino Royale, è passato dai nostri studi per raccontare questa ristampa e soprattutto quel disco, che diede un'impronta decisiva alla storia della band. L'intervista è a cura di Niccolò Vecchia.

    Clip - 15-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 15/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 15-12-2025

  • PlayStop

    Zerocalcare: un fumetto per lottare contro il fascismo

    “Nel nido dei serpenti” è l’ultimo fumetto di Zerocalcare, che lo ha presentato recentemente al CSA Baraonda di Segrate nell’ambito della Campagna Free All Antifas - Associazione Dax. Il volume, nato dalla collaborazione fra BAO e Momo Edizioni, raccoglie le storie di Zerocalcare sul processo ungherese a Ilaria Salis e altri, con una storia inedita sulla vicenda giudiziaria di Maja T. Una riflessione sul ritorno di ideologie a torto ritenute sconfitte. Andrea Cegna ha intervistato Zerocalcare per Cult.

    Clip - 15-12-2025

  • PlayStop

    Volume di lunedì 15/12/2025

    I Primal Scream assurdamente accusati di antisemitismo per delle immagini proiettate sul palco, "Blizzard" di Dove Ellis come nuovo disco della settimana, Roy Menarini che ricorda il regista Rob Reiner appena scomparso e l'intervista di Niccolò Vecchia ai Casino Royale per i 30 anni di "Sempre più vicini".

    Volume - 15-12-2025

Adesso in diretta