La cerimonia di apertura allo stadio Maracanà è sempre più vicina e noi continuiamo a ripercorrere la storia olimpica degli azzurri, nell’attesa e nella speranza che a Rio arrivi il 200esimo oro del nostro medagliere.
Non conquistò il metallo più prezioso, ma “solo” l’argento la nazionale azzurra di basket a Atene nel 2004. Ma quella medaglia luccica come poche altre, perché fu il premio all’avventura indimenticabile di un gruppo che seppe andare oltre i propri limiti.
L’Italia si arrese in finale all’Argentina di Manu Ginobili dopo aver superato la fortissima Lituania in semifinale.
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L’Italia fece meglio del Dream (o Nightmare) Team americano, battuto nel torneo preolimpico e solo terzo. Era la squadra, seppur in età giovanile, di Lebron James, Wade e Anthony, di Tim Duncan e Iverson. L’Italia invece aveva Carlo Recalcati in panchina, in campo Pozzecco, Basile, Marconato, Galanda.
E Matteo Soragna.
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“Fu un’esperienza indimenticabile: non solo in campo, ma fuori. Ricordo tutto di quei giorni al villaggio olimpico” racconta l’ex giocatore di Biella e Treviso. Che non cela un po’ di rammarico per come è andata, per l’incapacità del movimento cestistico italiano di capitalizzare quei successi. “Sarebbe servito un po’ di marketing in più”, dice.
Oggi che l’Italbasket di Gallinari e compagni è così “cool” invece servirebbero i risultati, perché, ammette, l’assenza della nostra palla a spicchi da Rio 2016 pesa come un macigno.
Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.
La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.
Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare.
Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini.
Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.
A ritmo di Reggae
Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese.
Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.
In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate.
Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti.
Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori.
Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.
“La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…”
Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere.
Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.
Sudedoss è il programma di infotainment che ogni domenica sera dalle 19.45 alle 21.30 accompagna le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare con leggerezza, ironia e uno sguardo semiserio sull’attualità. Conducono Matteo Villaci e Gaia Grassi, tra chiacchiere, musica, racconti e condivisione. Un momento per fare il punto sul weekend che sta per finire e prepararsi, insieme, alla settimana in arrivo, creando uno spazio di ascolto e partecipazione. Perché la domenica sera… ci dovete mollare.