Approfondimenti

L’arte della gioia, la serie arriva ora al cinema e prossimamente su Sky

l'arte della gioia

Nata a Catania il 10 maggio del 1924, 100 anni fa esatti, in pieno fascismo, la scrittrice Goliarda Sapienza è figlia della sindacalista Maria Giudice – prima dirigente donna della camera del lavoro di Torino – e del socialista Giuseppe Sapienza. È liberissima e anticonvenzionale fin dall’infanzia: i genitori la tengono lontana dalla scuola, per evitare la propaganda del regime, e ad appena 16 anni, insieme alla madre, si trasferisce a Roma per diventare attrice e studiare alla prestigiosa Accademia d’arte drammatica, con Silvio d’Amico. Durante la guerra partecipa alla Resistenza, dopo la Liberazione partecipa al movimento neorealista, insieme a Citto Maselli con cui intesse una relazione quasi ventennale, intensa e travagliata. La vita di Goliarda Sapienza è intessuta di aneddoti incredibili e incontri stupefacenti, e segnata da tentativi di suicidio, trattamenti manicomiali con l’elettroshock e permanenze in carcere (per aver rubato dei gioielli a un’amica sconta una pena a Rebibbia); ma a lungo è stata anche sul punto di essere dimenticata, troppo avanti sui tempi per essere mai integrata tra gli intellettuali del proprio tempo, nonostante fosse una presenza fondamentale. E il suo romanzo capolavoro, L’arte della gioia, ha corso il rischio di non vedere mai la luce: Sapienza comincia a scriverlo nel 1967 ma lo conclude solo dopo nove anni, nel 1976. Comunque, nessuno vuole pubblicarglielo, e viene rifiutato da ogni editore: per qualcuno è troppo scandaloso, per qualcun altro troppo sperimentale. Solo della prima parte vengono realizzate copie quando l’autrice è ancora in vita, nel 1994. Sapienza muore per un infarto nel 1996 e il marito, Angelo Pellegrino, riesce a far pubblicare, autofinanziandolo, L’arte della gioia nel 1998 da Stampa Alternativa in una tiratura limitatissima di circa un migliaio di copie. Ne avremmo perso le tracce se il libro non avesse avuto, verso la metà degli anni zero, delle edizioni straniere, prima in Germania e poi soprattutto in Francia, di grandissimo successo: oltre 300 mila copie vendute Oltralpe, e un irrefrenabile passaparola, soprattutto in una generazione di lettrici che, fino ad allora, di Goliarda Sapienza non aveva mai sentito neppure il nome. Finalmente, nel 2008, L’arte della gioia viene pubblicato anche in Italia da Einaudi, portando con sé una meritata per quanto tardiva riscoperta di quella che oggi viene da molti considerata tra le più importanti scrittrici italiane del Novecento (seguiranno le riedizioni di altri suoi lavori: Lettera aperta, Il filo di mezzogiorno, L’università di Rebibbia). E, com’è ormai quasi una prassi, si inizia a parlare anche di una trasposizione di L’arte della gioia per lo schermo (in realtà, negli ultimi anni di vita di Sapienza, c’erano già stati dei contatti con la Rai per una possibile trasformazione in sceneggiato, finiti nel nulla perché il contenuto ritenuto troppo scabroso). Ora il romanzo diventa una serie tv, che però prima di debuttare su Sky (la data della messa in onda dei sei episodi non è ancora annunciata) farà un passaggio al cinema, sul grande schermo, diviso in due parti (come già accaduto in passato, solo per fare due esempi, a La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana e Esterno notte di Marco Bellocchio): la prima parte di L’arte della gioia sarà in sala dal 30 maggio, la seconda dal 13 giugno. Diretta quasi interamente (cinque puntate su sei) dall’attrice e regista Valeria Golino, è fresca anche di un passaggio fuori concorso al Festival di Cannes; nel cast ci sono nomi e volti noti, e apprezzati, come Jasmine Trinca, Valeria Bruni Tedeschi e Guido Caprino, ma i riflettori sono tutti puntati su Tecla Insolia, la giovanissima attrice e cantante (nata nel 2004: 80 anni esatti dopo Goliarda Sapienza) che interpreta la protagonista Modesta. Sì, perché la ragione di tanto clamore e scalpore, il motivo dei reiterati rifiuti di editori e dirigenti davanti al manoscritto originale, è proprio lei, una protagonista che mai s’era vista prima: una donna Modesta solo di nome, intelligentissima e scaltra, insieme innocente e manipolatrice, accesa dal desiderio, «senza morale», come diceva la scrittrice stessa. Il libro racconta la sua storia, la serie – per ora – solo la prima parte, quella della formazione di una donna libera, in tutti i sensi, decisa a prendersi tutto. Ora, appunto, anche lo schermo.

  • Autore articolo
    Alice Cucchetti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 08/12 13:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 08-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 08/12 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 08-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 08/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 08-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 05/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 05-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 12:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 08/12/2025 - ore 12:01

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 08-12-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di lunedì 08/12/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Ricordi d’archivio - 08-12-2025

  • PlayStop

    Microfono aperto di lunedì 08/12/2025

    Vita, politica, storie, dibattito, confronto, scontro. La formula: un tema, un conduttore, degli ospiti e voi. Dalla notizia del momento alla vita di tutti i giorni: si parla di tutto e c’è spazio per tutti. Basta telefonare e argomentare. Il Microfono Aperto è nato insieme a Radio Popolare e ne resta un cardine. Negli anni ha cambiato conduttori, forma, orari, durata, non la sostanza: la voce alle ascoltatrici e agli ascoltatori, la loro opinione, il loro punto di vista sulle cose.

    Microfono aperto del sabato - 08-12-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di lunedì 08/12/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 08-12-2025

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 07/12/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 07-12-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 07/12/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 07-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 07/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 07-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di domenica 07/12/2025 - ore 21:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 07-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di domenica 07/12/2025 - ore 20:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 07-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di domenica 07/12/2025 - ore 19:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 07-12-2025

Adesso in diretta