In via Stradella negli studi di Radio Pop c’era una girandola in legno che conteneva i nastri della pubblicità, bisognava “frullare” la giostra per trovare i nastri segnati sulla radio guida per poi trasmetterli nell’ora segnata, ognuno aveva il suo sistema .
Quando entravo nello studio e c’eri tu le luci erano basse, i volumi attenuati, il tuo profumo pungente e i tuoi scialli… mi sembrava di entrare nella stanza di una amica, capelli nerissimi e lunghi, carnagione color dell’oliva, un profilo mediterraneo deciso e io che, preso dalla frenesia dell’imminente diretta, accendevo la luce e frullavo la giostra svuotando la borsa dai cd proprio sui tuoi appunti e tu che tranquillamente mi guardavi, sorridendo, sistemandoti lo scialle e dandomi una carezza leggera mi dicevi: “Calma Scuffia, calma…”. Cara Mary non ti dimenticherò mai.
RENATO SCUFFIETTI
Mari, che dolore… quando sono arrivata a Radio Popolare volevo diventare come te. La tua empatia valeva piu di mille scuole di giornalismo
LORENZA GHIDINI
Era il 1993.
Insieme ad amici Sordi e figli di Sordi abbiamo fondato un’associazione che ha fatto la storia nel nostro mondo, Orgoglio Sordo.
Chiamo Mari, era una mia compagna di liceo e glielo racconto.
Lavorava a Radio Popolare e dice Facciamo un microfono aperto.
Eravamo in quattro: Mari, Rosella, Claudia, l’interprete di Lingua dei Segni Italiana, e io.
Un microfono aperto in Lingua dei Segni, alla radio.
C’erano dei buchi, ma si sentivano i respiri e i piccoli suoni che emettevamo mentre segnavamo.
E’ stato potente e quando siamo uscite eravamo felici.
Mari, grazie. Avevi una voce bellissima e un cuore enorme.
ANTONIA MORONI
Mattina, molto mattina.
La finestra dello studio di piazza S.Stefano.
Che fuori albeggiava già un po’.
Io sarò stato lì per fare l’apertura, tu per il giornale radio. Tu eri ragazzina, io di più.
Io mettevo i primi dischi, tu avevi già raccontato La Pantera, nella rubrica giovani, con Nicola e con James.
E quel giorno forse non si sarà svegliato il rassegnista. E sei entrata nello studio. E hai detto “la facciamo noi due”. E hai diviso i giornali. E tu sapevi già come fare. E io no.
E mi ricordo che ho letto impettito la prima pagina del Sole 24 ore come avrebbe fatto Everardo Dalla Noce. E appena andati in pubblicità mi hai guardato e mi hai detto “Ma lo hai capito quello che hai letto?”. E ti ho risposto che si. E invece no, non c’avevo capito una mazza. Ma poi ho messo un pezzo degli Style Council. E tu sei uscita dicendo “Questo è bellissimo”
Quindi domattina, come ogni mattina, quando sarò davanti al microfono e intorno avrò tutti i giornali, prima di ogni altra cosa ti metterò quel pezzo lì. E poi starò attentissimo – te lo prometto – a capire almeno l’80% di quello che leggo.
Ciao Mari.
Tutte le parole pronunciate stanno ancora lì da qualche parte. È la radio che suona e suona ancora. E dentro, tra una frase e una canzone, resta qualcosa di tuo.
GIANMARCO BACHI
E poi c’è anche questa foto tra quelle che ci siamo scambiate negli ultimi due anni, da quando nel dolore grande e diverso di entrambe, ci siamo ritrovate. A Giulia avevo detto che dovevano cercare paesaggi e colori bellissimi da fotografare perché dovevo mandarle ad una amica molto cara che aveva bisogno di riempire gli occhi di luce e colori. Come quelli che cercavi tra stoffe antiche per i tuoi orecchini e gioielli. Sei stata una bravissima artista, una giornalista che metteva anche un po’ di anima in ogni pezzo che scrivevi e una mamma meravigliosa per le tue figlie. Quanti ricordi in via Stradella…
Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.
La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.
Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare.
Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini.
Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.
Presto Presto - Interviste e Analisi di lunedì 01/12/2025
Giornata mondiale per la lotta all’AIDS, Roberta Villa, giornalista scientifica, racconta la preoccupazione della comunità scientifica internazionale per il ritiro degli USA dalle politiche di eradicazione dell'infezione: i farmaci ci sono, manca la politica. Paolo Meli, Responsabile delle Case Alloggio di Bergamo Casa Raphael e Casa San Michele, è stato Presidente del CICA nazionale, ci racconta come 6 nuove diagnosi su 10 in Italia siano tardive, e ci racconta cosa sia il fast-treck per la prevenzione della diffusione dell'infezione da HIV. Da Kiev, Sabato Angieri, analizza le aspettative ucraine per un accordo di pace. A Milano stasera all'Arci Bellezza si discute di Spazi sociali e cultura, ce lo racconta Carlo Testini responsabile disuguaglianze, diritti sociali e libertà – ARCI Nazionale
Viviamo un’epoca in cui la forza e la sopraffazione prevalgono su giustizia e solidarietà. Per questo occuparsi di diritti umani è ancora più importante. La Fondazione Diritti Umani lo fa utilizzando più linguaggi: qui con Rights Now, ogni lunedì alle 8. A cura di Danilo De Biasio.
Per suggerimenti: direzione@fondazionedirittiumani.org
Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 01-12-2025
A ritmo di Reggae
Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese.
Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.
In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate.
Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti.
Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori.
Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo, Fabio Barbieri e Lino Brunetti, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.
“La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…”
Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere.
Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.
In questa puntata, oltre ai racconti di ascoltatrici e ascoltatori sul weekend passato e sui buoni propositi per la settimana in arrivo, abbiamo parlato:
di come avrebbe passato la domenica Roberto Maggioni, se non fosse stato di turno al Giornale Radio;
di cosa cucinare se in frigo rimangono solo cipolle, ponciro e latte di soia;
di dodgeball – di cui il 29 e io 30 novembre si è disputata a Ravenna la Coppa Italia – insieme a Matteo Mongardi, giocatore dei Ravenna Diablos, squadra campione d’Italia in carica;
della Giornata mondiale del suolo (5 dicembre) con Paolo Pileri, professore ordinario di Pianificazione territoriale e ambientale al Politecnico di Milano.
Sudedoss - 30-11-2025
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