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Destra a pezzi al Pirellone. La maggioranza si spacca in aula e le divisioni diventano palesi

È stato un voto imprevedibile. La maggioranza di destra in consiglio regionale si è spaccata sulla mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni nei confronti della sottosegretaria Federica Picchi di Fratelli d’Italia, che un mese fa aveva diffuso sui suoi canali social la teoria antiscientifica propagandata dal segretario alla salute Statunitense Robert Francis Kennedy Junior sulla correlazione tra il vaccino per l’epatite B e l’autismo. In pochi alla vigilia avrebbero scommesso su un finale del genere. Invece, il voto segreto ha reso palesi le divisioni nella destra al Pirellone, ormai non più sottotraccia ma più che evidenti. 44 sì, 23 no, il risultato della votazione. Che, numeri alla mano, vuol dire che molti consiglieri di maggioranza hanno votato per sfiduciare Federica Picchi, anche all’interno di Fratelli d’Italia. Al netto del merito della questione (difendere una sottosegretaria no vax mentre si magnifica la grande campagna vaccinale di regione Lombardia era davvero difficile) è l’aspetto politico, con le inevitabili ricadute, il succo della vicenda. A palazzo Lombardia si apre una questione politica. I partiti della maggioranza hanno aperto lo scontro interno, dopo settimane, se non mesi, di tensioni sempre più evidenti. Forza Italia da tempo vorrebbe maggiore rappresentanza in giunta, e non nasconde le differenze con i partiti alleati appena può. Fratelli d’Italia punta ad arrivare a elezioni anticipate, per mettere finalmente le mani su una regione del nord. Ma all’interno dei meloniani le frizioni tra le varie correnti sono sempre più frequenti, basti guardare all’avvicendamento in giunta, pochi giorni fa, tra Barbara Mazzali e Debora Massari, che sa tanto di resa dei conti tra larussiani, seguaci di Daniela Santanché e fedelissimi delle sorelle Meloni. Infine la Lega, che dopo l’accordo tra Meloni e Salvini sul Veneto, che sottende la cessione della Lombardia a un candidato di Fratelli d’Italia, tra suoi esponenti lombardi, ha un tasso di irritazione altissimo nei confronti dei meloniani. Ora, ci sarà da capire come nella destra lombarda rimetteranno insieme i cocci.

  • Autore articolo
    Alessandro Braga
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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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