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Elezioni a New York, il rush finale di Mamdani con Sanders e Ocasio Cortez

Mamdani

A New York tra una settimana si vota per eleggere il sindaco e ieri sera c’è stato un evento con il favorito Zohran Mamdani, i rappresentanti più noti del socialismo democratico americano – Bernie Sanders e Alexandria Ocasio Cortez – e la rappresentante più autorevole della leadership democratica, la governatrice dello Stato Kathy Hochul, che si è schierata con Mamdani dopo molte esitazioni. 

Un messaggio per Donald Trump. Una condanna per una presidenza criminale, nutrita di autoritarismo e pregiudizio. È stata Alexandria Ocasio Cortez, ieri sera, a dire con chiarezza cio che molti, tra la folla dei sostenitori di Mamdani, pensavano. L’elezione per sindaco di New York, il prossimo 4 novembre, è diventata qualcosa di molto più di una semplice elezione locale. Anzi, difficilmente c’è stata elezione locale più importante di questa, negli Stati Uniti. Ieri è stata una domenica di riaffermazione gioiosa e aspra dei propri ideali, per i quasi 17 mila democratici e progressisti che si sono riuniti a Forest Hill, a Queens, per l’evento elettorale del candidato a sindaco della città, Zohran Mamdani. Insieme a lui, i rappresentanti più noti del socialismo democratico americano, Bernie Sanders e Ocasio Cortez. Insieme a lui sindacalisti, clero e la leadership del partito democratico, impersonata dalla governatrice dello Stato, Kathy Hochul, che alla fine, dopo molte resistenze, ha preso posizione per Mamdani. Un discorso dopo l’altro, si è definita ieri sera la piattaforma con cui i democratici di Mamdani vanno alle elezioni. Blocco degli affitti, trasporti gratuiti, assistenza sanitaria universale per i più piccoli. Sarebbe però sbagliato scambiare la passione che si è respirata ieri Forest Hill, con la riaffermazione sicura di una politica. Tra i sostenitori di Mamdani era anzi evidente la preoccupazione per il futuro. Vincere con un programma dalle venature socialiste, nella città centro della finanza e di un arrembante capitalismo, è sicuramente importante. Ma il futuro non è così assicurato, come dimostrano le decisioni di questa amministrazione in tema di diritti, ambiente, immigrazione. Quello che molti tra i sostenitori di Mamdani esprimevano, ieri sera, era appunto la preoccupazione per la piega che sta prendendo l’America, sotto Donald Trump. È lo spettacolo di un ormai chiaro sgretolarsi della democrazia, che si avvertiva tra i progressisti di Forrest Hill. C’è stato un prima e ci sarà un dopo Trump, ha detto ancora Ocasio Cortez, per infondere ottimismo. Il problema è che molti, nel mondo progressista, non sono pronti a scommettere sull’immagine proprio della democrazia americana, dopo Trump e dopo la rivoluzione conservatrice di questi decenni.

  • Autore articolo
    Roberto Festa
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    1980, crocevia dello stragismo in Italia: dalla stazione di Bologna agli omicidi Bachelet, Costa, Galli, Amato e Tobagi. E poi l'assassinio di Piersanti Mattarella e la strage di Ustica. Gli interessi dei poteri criminali (da cosa nostra all’eversione nera a pezzi “infedeli” dei servizi segreti, i poteri occulti), a volte convergenti o soltanto paralleli. Dell’omicidio Mattarella restano ancora i segni di quella pista nera il giudice Falcone riconobbe e seguì nella seconda metà degli anni ‘80. Pubblica ha ospitato la giornalista e saggista Stefania Limiti e l’ex direttore dell’istituto “Ferruccio Parri” Emilia-Romagna Luca Alessandrini.

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    Hamas prova a rilanciare il proprio ruolo politico, l'Autorità nazionale palestinese cerca di ritrovare la propria leadership con un cambio al vertice: il futuro politico della Palestina nell'analisi di Renzo Guolo, sociologo all’università di Padova esperto di religioni, attento analista del mondo arabo e islamico. Dalla Cisgiordania Francesco Franchi (della comunità agricola Mondeggi Bene Comune) ci racconta la raccolta delle olive accerchiati dai coloni e la solidarietà con agricoltori e pastori palestinesi non solo di contadini italiani ma anche francesi e di altre realtà. 20 anni fa la morte di Zyed e Bouna, due ragazzi di Clichy Sous Bois, periferia di Parigi, fulminati in una cabina elettrica mentre erano inseguiti dalla polizia aveva infiammato la rivolta delle banlieu francesi, il racconto e le differenze con l'attualità di Francesco Giorgini. Da New York Marina Catucci all'evento con Sanders, Ocasio e i sostenitori del candidato democratico di sinistra Zohran Mamdani.

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    - La “gita” della famiglia di Vera Vigevani Jarach ad Auschwitz e di sua figlia desaparecida alla caserma dei torturatori: anche per rispetto loro la ministra Roccella dovrebbe tacere. Il 27 ottobre la ricordiamo al Memoriale della Shoah - Bombe, arresti, monopoli: allarme per la libertà d’informazione in tutto il continente. Ne parliamo con la Segretaria generale dell’Assemblea del Consiglio d’Europa Despina Chatzivassiliou. E ne parleremo insieme a Amnesty International il prossimo 29 ottobre alle 18 alla Casa dei Diritti di Milano. A cura di Danilo De Biasio. Per suggerimenti: direzione@fondazionedirittiumani.org

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