
Il primo ministro israeliano Netanyahu non nasconde più le sue ambizioni di conquista e parla di nuovo apertamente, in un’intervista televisiva, di Grande Israele, provocando reazioni oltraggiate in mezzo mondo arabo. Il suo ministro delle finanze di estrema destra Smotrich rincara la dose organizzando oggi una conferenza stampa a Maaleh Adumim, vicino a Gerusalemme, per annunciare lo scongelamento di un vecchio piano di colonizzazione della Cisgiordania e la costruzione, a partire da mercoledì prossimo, di 3400 nuove case. Un piano che, parole sue “metterà una pietra tombale sull’idea di stato di Palestina”. Una chiara risposta ai paesi che prevedono di riconoscerlo nei prossimi mesi.
Il piano, detto E1, di fatto dividerebbe in due la Cisgiordania e isolerebbe completamente Gerusalemme Est.
Alon Cohen-Lifshitz fa parte dell’ONG israeliana di architetti e urbanisti Bimkom, che si batte contro il piano da quando è stato presentato per la prima volta, nel 2005:
Secondo Smotrich il piano E1, che è stato condannato fermamente da vari paesi e dalla commissione europea, che lo ha definito illegale, ha avuto l’ok sia di Netanyahu che di Trump. La casa Bianca non ha confermato ma ha detto che “”Una Cisgiordania stabile mantiene Israele sicuro”.
Sentiamo il commento di Eric Salerno:
In reazione all’annuncio israeliano e per sostenere Gaza, Hamas ha lanciato un appello alla popolazione della Cisgiordania e ha indetto per domani una giornata della collera. Il gruppo palestinese invoca un’escalation delle proteste e di “ogni forma di resistenza” nei territori occupati.