
“Giorno e notte cerco di seguire quello che sta succedendo in tante parti del mondo […] Cercare a tutti i costi di evitare l’uso delle armi e cercare attraverso gli strumenti diplomatici il dialogo. […] Ci sono tanti innocenti che stanno morendo e bisogna promuovere la pace sempre”. Leone XIV uno di noi: dà voce a ciò che in tanti stiamo facendo da troppo tempo: guardare impotenti bombe, droni, morti, macerie, bambini inscheletriti, feriti operati senza anestesia; ascoltare attoniti capi di Stati e Governi che s’infervorano per il 5% in armi; vedere increduli l’ONU che non conta più nulla sostituito dai contractors di Netanyahu e Trump che a folle senz’acqua e cibo danno un po’ di farina e mitragliate; assistere basiti all’ecolalia di politici preoccupati di tenere alti i toni d’una campagna elettorale permanente e conquistare la supremazia nei propri schieramenti.
Papa Prevost uno di noi che confessa a voce alta quanto «il cuore della Chiesa è straziato per le grida che si levano dai luoghi di guerra» e implora che «non dobbiamo abituarci alla guerra! Anzi bisogna respingere come una tentazione il fascino degli armamenti potenti e sofisticati»; Leone XIV che sa definire «barbarie di gran lunga superiore ai tempi passati» l’«uso di armi scientifiche di ogni genere [prodotte anche in Italia ndr]» da cui possono venire solo «atrocità».
Una boccata d’ossigeno ascoltare il Papa dall’inquieta interiorità, l’opposto di quei cristiani che nella sua America e in Europa usano un Dio prêt-à-porter, tifano bullismo istituzionale, prepotenze, sopraffazioni; sentir l’invito: «mettiamoci insieme a cercare soluzioni». Leone XIV in scia col Francesco di «disarmare le parole per disarmare le menti» dice «impiegherò ogni sforzo perché la pace si diffonda».
Affinché il sogno sia realtà ci vuole il lavoro di ciascuno: insistere nel “no guerra”, parlarne con amici e non, documentarsi, scrivere poesie, disegnare. Crederci! Anche la Chiesa italiana osi; s’affretti a indire iniziative straordinarie che risveglino il Paese al senso della pace. Se qualche vecchio o nuovo clericale dirà che è antimeloniana che sarà mai? Gesù rovesciò i banchi di cambiavalute e mercanti nel Tempio. È per la pace!