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Idrissa Soumaoro canta con nostalgia per parlare del Mali di oggi

Idrissa Soumaoro

Fa un certo effetto ricevere una novità dell’etichetta Mieruba, l’album Diré di Idrissa Soumaoro, in uscita in questi giorni. La Mieruba è stata creata nel 2008 con la mission di valorizzare artisti che sono stati importanti negli anni d’oro della musica del Mali dopo l’indipendenza del paese nel 1960 e che non sempre beneficiano dei riconoscimenti che meriterebbero: per tirare fuori dal dimenticatoio nomi gloriosi che hanno fatto la storia della musica maliana moderna la Mieruba ha anche dato vita ad una collana, The Lost Maestros, che è arrivata a otto titoli, disponibili in digitale.

Ricevere un album come Diré di Idrissa Soumaoro, che è stato pubblicato anche come disco fisico, in vinile e cd, fa effetto perché se si va a visitare il sito della Mieruba, l’apparenza è quella della normalità: la Mieruba ha sede nel Mieruba Art Center, un centro culturale aperto da diversi anni, che offre corsi su strumenti musicali tradizionali, ospita residenze di musicisti maliani, promuove incontri tra musicisti maliani e stranieri, presenta mostre temporanee e possiede una collezione di opere d’arte, fra cui fotografie di Adama Kouyaté, uno dei grandi fotografi maliani dell’epoca dell’indipendenza, mancato a 92 anni nel 2020: alcuni bei ritratti di Kouyaté sono adesso sulle copertine degli album di The Lost Maestros.

Ma il Mieruba Art Center si trova a Ségou, oggi capoluogo della omonima regione del Mali e un tempo capitale dell’impero bambara: sulle rive del Niger – il Mieruba Art Center è a qualche centinaio di metri dal fiume – a oltre trecento chilometri a nord-est della capitale Bamako, Ségou si trova purtroppo in un’area oggi altamente insicura, minacciata dalle attività dei gruppi jahadisti. L’attacco terroristico che una settimana fa ha preso di mira un battello passeggeri in servizio di linea sul Niger facendo numerose vittime è avvenuto diverse centinaia di chilometri più a nord-est, ma certo Ségou non è in una situazione pacifica.

Cantante, chitarrista, suonatore di kamalen n’goni – arpa tradizionale – Idrissa Soumaoro, classe 1949, è un veterano della musica maliana: alla fine degli anni sessanta Soumaoro scrisse la canzone Ancien Combattant, che più tardi fu portata al successo dal cantante congolese Zao; negli anni settanta è stato nelle file di una storica formazione della musica maliana, Les Ambassadeurs du Motel, dove era accanto a Salif Keita e a Kante Manfila e dove ha stretto amicizia con Amadou Bakayoko, poi diventato famoso assieme alla moglie come Amadou et Mariam: Amadou è alla chitarra in uno dei brani dell’album.

Ma Soumaoro si è dedicato all’attività musicale parallelamente ad una carriera di insegnante, culminata nel ruolo di ispettore generale della musica per il ministero dell’educazione, che ha mantenuto per quindici anni fino alla pensione. Nel 1971 Soumaoro ebbe l’incarico di insegnare musica a Diré, nella regione di Tombouctou, e Diré gli è poi rimasta sempre cuore, e le ha intitolato questo album. Diré si trova in quel nord del Mali che è oggi tormentato dal conflitto e dalla presenza jihadista: con la sua voce calda e coinvolgente, Soumaoro canta con nostalgia della Diré di cinquant’anni fa, ed è un modo per parlare del Mali di oggi.

  • Autore articolo
    Marcello Lorrai
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