Approfondimenti

Il piano presidenzialista della destra, la fine dell’emergenza sanitaria, lo scudetto del Napoli e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 4 maggio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il governo Meloni prova mantenere una delle sue principali promesse elettorali: il presidenzialismo; l’OMS dichiara finita l’emergenza sanitaria mondiale legata al Covid; l’esecutivo di destra prosegue nell’azione “pigliatutto” sulle nomine negli enti pubblici; la povertà nel nostro Paese costringe l famiglie a risparmiare sul cibo; il Napoli vince lo scudetto di calcio, anche senza Maradona.

La destra lancia la scalata al presidenzialismo

(di Anna Bredice)

Mezza giornata per mettere sul tavolo l’idea di sempre, l’elezione diretta del Capo dello Stato. E’ una delle promesse della destra in campagna elettorale, che martedì Meloni e un nutrito gruppo di ministri presenteranno alle opposizioni, in un incontro dopo l’altro che si concluderà con il primo faccia a faccia tra Meloni e Schlein previsto alle 18.30. Si sa che la destra ha in mente da sempre un sistema presidenziale, vista nell’ottica dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica, come idea di un uomo forte con maggiori poteri rispetto ad ora, stravolgendo l’impianto costituzionale della Repubblica che si basa sulla centralità del Parlamento. Negli ultimi anni e anche negli ultimi mesi si è vista la maggiore popolarità di Mattarella, in molti frangenti, anche difficili, ma si è sempre posto come difensore dei principi costituzionali, di una democrazia che è nata dalla lotta al nazifascismo, e come garante del sistema politico. Un sistema che Mattarella sa bene che verrebbe stravolto, anche perché Berlusconi si lasciò sfuggire tempo fa che se verrà introdotto il presidenzialismo Mattarella dovrebbe dimettersi. Giorgia Meloni butta in campo un tema forte, talmente grande che potrebbe servire anche ad oscurare le difficoltà attuali, i problemi in Europa, le frizioni nella maggioranza. Parlerà di questo, ma sa anche che per trovare un punto comune e dividere l’opposizione potrebbe fermarsi anche all’elezione diretta del premier, il premierato che piace al Terzo polo. Il tema riforme tiene dentro anche la legge di Calderoli sull’autonomia, sgradita alle regioni del Sud, anche quelle di destra. Dopo sei mesi di governo la destra butta in campo la riforma delle Istituzioni, il tempo è dalla sua parte, ha davanti tutta la legislatura e una ampia maggioranza.

Il Pd al momento è contrario all’elezione diretta per la presidenza del consiglio e per quella della repubblica, ma non a dare più poteri a chi guida il governo. Lunedì Elly Schlein dovrebbe riunire la segreteria su questi temi. Il capo 5 stelle Conte martedì è atteso a Brescia per le indagini della magistratura sul covid e probabilmente non andrà da Meloni. I più disposti a trattare sembrano Renzi e Calenda, in un’area centrista di cui fa parte anche Più Europa. Sentiamo il suo segretario Riccardo Magi.

Dall’Alleanza verdi sinistra Nicola Fratoianni dice no al presidenzialismo e spiega di non credere che la destra voglia usare il tema per non parlare d’altro.

 

L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 è ufficialmente finita

(di Luca Parena)

“Milleduecentoventuno giorni fa, l’Organizzazione mondiale della sanità veniva a conoscenza di casi di polmonite di causa sconosciuta. A più di tre anni e mezzo di distanza, “con grande speranza dichiaro concluso il Covid-19 come emergenza sanitaria globale”

Sono le parole con cui il direttore generale dell’Oms, Tedros Gebreyesus, ha annunciato oggi la fine dello stato di allerta per la pandemia. Un annuncio che chiude, almeno dal punto di vista simbolico, un’emergenza dichiarata per la prima volta il 30 gennaio 2020.

Dai primi casi di Wuhan, segnalati in ritardo dalla Cina, all’accertamento del primo paziente positivo in Italia, in Lombardia, a Codogno, e poi in decine e decine di Paesi nel mondo.

Da allora un numero incalcolabile di persone nel mondo si sono infettate, milioni sono morte. Impossibile sapere quante: i dati ufficiali dell’Onu hanno parlano di 7 milioni di vittime, ma è già noto che sono molte di più, almeno 20 milioni.

I vaccini, sviluppati a tempo di record dalla comunità scientifica con i finanziamenti pubblici, sono stati decisivi per arrivare a questa conclusione. La pandemia del Covid è stata molto di più che un’emergenza sanitaria, è stata, nei fatti è ancora, un’enorme prova globale per l’economia, per la società, a livelli magari ancora più profondi di quanto abbiamo compreso finora. Chiudere lo stato di emergenza “non significa che il pericolo sia passato” ha detto il capo dell’Oms. Solo la scorsa settimana, il Covid ha ancora provocato nel mondo una morte ogni tre minuti. 

La fine dell’emergenza sanitaria lascia aperte ancora numerose questioni irrisolte amplificate dalla pandemia di Covid.

Nicoletta Dentico è responsabile del programma di salute globale per la Society for International Development.  

 

Il governo continua la scorpacciata di nomine

(di Massimo Alberti)

Le mani del governo su Rai ed enti pubblici. Archiviato l’ad della tv di stato Fuertes, sgradito alla destra, il governo non si è fermato.

La scelta dei vertici degli enti pubblici da parte di chi governa è un diritto, altro sono i criteri, troppo spesso legati a clientela politica. In alcuni enti però la nomina è legata alla fine del mandato, tra questi l’istituto nazionale di previdenza, l’Inps, e l’Inail, che si occupa di sicurezza sul lavoro. Ma il governo in questi due casi non ha atteso la scadenza. Ed è intervenuto subito, in particolare per defenestrare un proprio nemico giurato: il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, considerato padrino del reddito di Cittadinanza che ha aiutato milioni di persone. Con lui il governo elimina non solo un simbolo della stagione grillina, ma anche un tecnico di provata competenza,. La cui ultima intervista in cui sollevala la questione di giovani lavoratori stranieri per tenere in equilibrio i conti Inps, non era stata digerita dal governo della sostituzione etnica. Il cavillo usato dal consiglio dei ministri è stato di cambiare la struttura dei vertici di Inail e Inps, il che consente di dare i nuovi incarichi senza appunto attendere la fine dei mandati. Per Tridico c’era anche un contenzioso sul termine: il 22 maggio 2023 secondo lo stato, il 2024 con tutto il cda secondo il presidente. Per tagliare la testa al toro, il governo non si è limitato al cambio dei vertici, ma ha commissariato i due enti, assumendone di fatto il controllo politico Non è un caso che, oltre all’Inps per i già citati motivi, sia coinvolta anche Inail, il cui presidente Bettoni, quota lega, scadeva ad ottobre. Ci avevano già provato infatti, sempre in tema di sicurezza, con l’ispettorato nazionale del lavoro. Atti gravi e pericolosi secondo la CGIL.

In Italia i poveri risparmiano tagliando sul cibo

Le famiglie italiane a reddito più basso stanno tagliando il cibo. I dati istat sul commercio diffusi oggi indicano che con gli stessi soldi si compra molto meno.  A marzo si stima una variazione nulla per le vendite al dettaglio in valore mentre quelle in volume sono in calo dello 0,3% rispetto al mese precedente. Una tendenza in corso ormai da diversi mesi e un calo più marcato proprio per gli alimentari: su base annua l’aumento di spesa è del +7,7% in valore con un calo del 4,9% in volume. Ma salgono i ricavi dei supermercati: + 7,8%, anche più dell’inflazione dello stesso periodo.

Domani mattina intanto a Bologna la prima delle 3 manifestazioni interregionali con cui a maggio, nelle intenzioni dei sindacati confederali, si dovrebbe aprire  un lungo periodo di iniziative contro le scelte economiche del governo. 

33 anni dopo Maradona il Napoli rivince lo scudetto

(di Omar Caniello)

Un’impresa sportiva perché non succedeva da 33 anni, perché nell’ultimo ventennio lo scudetto si è alternato solo tra Milano e Torino e soprattutto perché nessuno onestamente quest’estate  l’avrebbe mai detto. 

La società Napoli, che nell’ultimo decennio aveva sfiorato l’impresa almeno due volte, decide di vendere i suoi giocatori migliori, i più rappresentativi:  il capitano Insigne , il vice Koulibaly , Mertens detto Ciro per il suo legame profondo con la città.  Si  alzano così i primi mugugni, i dubbi, addirittura le contestazioni difronte a quei volti nuovi, semi sconosciuti che li hanno sostituiti. Kvara, un georgiano dal nome impronunciabile, tutto dribbling e fantasia, Kim ,un coreano arrivato dalla Turchia,  potente e umile  e il nuovo capitano Giovanni il mite, il generoso , che solo pochi anni fa  faceva fatica a trovare una squadra. Poi c’è lui Luciano da Certaldo l’eterno secondo, il burbero che litiga con i campioni, che fa giocare bene le squadre ma non riesce ad arrivare mai fino in fondo perché prima o poi crolla. 

Ma questa volta no, la squadra inizia bene, vince, diverte, lo scetticismo  si trasforma prima in curiosità, poi in moderata speranza e quando il campionato si ferma per la lunga pausa mondiale, ci pensa lui , ancora una volta il D10s, Diego,  il dio del calcio a cui un’intera città da oltre 30 anni si aggrappa nei momenti più bui. “Perché è come l’87 è come quella prima volta”  si mormora tra i tifosi , tra i vicoli della città, l’Argentina di Maradona vinse i mondiali e poi il Napoli lo scudetto.

E così la squadra, trascinata dai gol di  Osimhen, l’uomo mascherato ,  un ragazzone lungo e affamato  arrivato dalla Nigeria , vince e  vince ancora.

Settimana dopo settimana il vantaggio sulle seconda si trasforma in voragine e monta l’entusiasmo , tracima, addirittura spazzando via la scaramanzia, con la città che settimane prima comincia a vestirsi a festa. 

29 aprile 1990 – 4 maggio 2023  a “lunga nuttat  è  passata”  l’impresa è compiuta ,  la festa è appena iniziata. 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 15/09 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 15-09-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 15/09 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 15-09-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 15/09/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 15-09-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 15/09/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 15-09-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Esteri di lunedì 15/09/2025

    1) Israele prepara l’invasione di Gaza City. Centinaia di carri armati ammassati alle porte della città. Centinaia di migliaia di persone in fuga. In esteri la testimonianza dalla striscia: “questa volta è diverso, sentono che non torneranno più”. (Esperanza Santos, MSF) 2) Washigton conferma il suo sostegno a Tel Aviv, mentre i paesi arabi riuniti in Qatar condannano a parole, ma continuano a mancare azioni concrete. (Emanuele Valenti) 3)Spagna, il premier Sanchez chiede che Israele venga espulsa dalle gare sportive internazionali dopo che i manifestanti pro Palestina sono riusciti a bloccare la Vuelta. (Giulio Maria Piantadosi) 4) Elezioni in Siria rinviate a data da destinarsi. Il paese continua a fare i conti con instabilità regionali e divisioni interne. (Valeria Schroter, Francesco Petronella - ISPI) 5) Dopo 5 anni, Stati Uniti e Cina trovano un accordo su TikTok. La divisione americana della piattaforma sarà statunitense. (Marco Schiaffino) 6) Serie Tv. Agli Emmy Awards Adolescence domina, ma sono Gaza e la Politica a rubare la scena. (Alice Cucchetti)

    Esteri - 15-09-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di lunedì 15/09 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 15-09-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 15/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 15-09-2025

  • PlayStop

    Non si può vivere senza farsi spezzare il cuore: Jehnny Beth racconta il suo nuovo album

    “Siamo ancora molto primordiali con le nostre emozioni, e l’amore è spesso connesso alla violenza”, racconta Jehnny Beth ai microfoni di Radio Popolare. È questo il tema centrale di You Heartbreaker You, il nuovo disco dell’ex cantante dei Savages: canzoni d’amore tese tra grida e sussurri, parole che si rompono, suoni noise e industrial. “Viviamo tempi bui” ma se vogliamo cambiare le cose, dobbiamo “imparare a respirare con una costola rotta”. L'intervista di Dario Grande.

    Volume - 15-09-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di lunedì 15/09/2025

    HeyMan! il primo festival per ripensare il maschile arriva a Milano, per avere un luogo fisico dove ripensare la mascolinità e cosa significa essere uomini oggi. Ce lo racconta Francesco Ferreri (@antropoche) di MicaMacho. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 15-09-2025

  • PlayStop

    Volume di lunedì 15/09/2025

    Dopo uno slalom tra le novità musicali della settimana, approfondiamo il disco della settimana Essex Honey di Blood Orange, con Niccolò Vecchia che ce lo racconta in studio. Proseguiamo con l'intervista di Dario Grande a Jehnny Beth, ex cantante dei Savages, in occasione del nuovo disco appena uscito, You Heratbreaker You. Nella seconda parte l'intervento di Marta Fantin di TicketOne, intervistata da Elisa Graci in merito alle discusse modalità di vendita dei biglietti dei Radiohead. Concludiamo con l'intervento telefonico di Nur Al Habash, una delle organizzatrici di Nessun Dorma, che ci racconta il concerto di raccolta fondi per la Palestina tenutosi ieri a Roma.

    Volume - 15-09-2025

  • PlayStop

    “L'abbiamo vista arrivare”. La tecnica dell’odio secondo chi la studia da anni

    L'uccisione negli Usa di Charlie Kirk rischia di innescare un incendio che travalica i confini americani. Da subito la destra “globale” ha lanciato in quasi in tutto l’occidente una campagna contro la sinistra – a tutte le latitudini e senza distinzioni - accusandola di essere complice se non responsabile di quella morte. È un passo in più, nel paradosso in cui siamo immersi: chi ha alimentato campagne di odio ora accusa gli altri di fomentarlo. Una confusione da cui sarebbe necessario uscire rimettendo in fila i fatti, le cause, gli effetti e il loro intreccio. L'intervista di Massimo Bacchetta a Federico Faloppa, docente di “linguaggio e discriminazione” all’Università di Reading (UK), prova a farlo. Federico Faloppa è anche referente scientifico per la “Rete per il contrasto ai discorsi e fenomeni d’odio”.

    Clip - 15-09-2025

  • PlayStop

    Le dita mozzate: un “very cold case” preistorico che indaga la sottomissione femminile

    Edizioni le Assassine pubblica e continuerà a pubblicare letteratura gialla nei suoi molteplici sottogeneri, proponendo e riscoprendo autrici del presente e del passato. L'obiettivo è quello di mettere in luce la capacità dello sguardo femminile di descrivere, decifrare e interpretare vari contesti sociali, senza mai sacrificare la suspense che è tipica di questo genere. Con gli stessi obiettivi, nasce ora la nuova collana Sisters, che apre a voci inedite in grado di creare storie appassionanti e memorabili, portando il lettore su sentieri narrativi inaspettati. Il primo titolo di Sisters è "Le dita mozzate" di Hannelore Cayre, un noir atipico in cui il nostro passato remoto diventa lo sfondo perfetto per indagare la nascita della sottomissione femminile e le sue origini, ambientato nella preistoria ispirandosi alla scoperta, avvenuta in Francia esattamente quarant'anni fa, della famosa Grotta Chauvet, con le sue pareti ricoperte di misteriose impronte di mani femminili mutilate. Ne ha parlato a Cult la traduttrice Simonetta Badioli.

    Clip - 15-09-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di lunedì 15/09/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 15-09-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 15/09/2025

    Prima puntata di Considera l'armadillo, noi e altri animali. In studio @Rosario Balestrieri, ornitologo della @Stazione Zoologica Anton Dohrn. Si è parlato di voci di uccelli estinti, di rondini, storni, bianconi e delle loro migrazioni. In studio Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 15-09-2025

Adesso in diretta