Approfondimenti

Le prossime mosse della Bce, la guerra in Ucraina, le “dimenticanze” del governo sulla strage di Brescia e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 23 marzo 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Dopo la prima frenata della Banca centrale degli Usa sull’aumento dei tassi, si attendono le prossime scelte della Banca Centrale Europea, che per ora dovrebbe continuare ad aumentare il costo del denaro, lasciando però aperta una porta ad una maggiore prudenza dopo le difficoltà del sistema bancario. Il punto sulla guerra in Ucraina e la “dimenticanza” del governo sulla strage di piazza della Loggia a Brescia. Sul tema delle migrazioni, che sarà affrontato dai leader del Condiglio europep dei 27 stasera e domani, abbiamo sentito Maurizio Ambrosini,  sociologo delle migrazioni ed analista dell’Ispi.

La Bce dovrebbe continuare ad aumentare il costo del denaro

(di Massimo Alberti)

Dopo la prima frenata della Banca centrale degli Usa sull’aumento dei tassi, si attendono le prossime scelte della Banca Centrale Europea, che per ora – secondo quanto dichiarato dalla presidente Christine Lagarde – dovrebbe continuare ad aumentare il costo del denaro, lasciando però aperta una porta ad una maggiore prudenza dopo le difficoltà del sistema bancario.
Questo nonostante la Bce abbia reso pubblici i documenti anticipati a inizio marzo dall’agenzia di stampa Reuters, che evidenziano i forti aumenti di profitti delle imprese europee a scapito dei salari, che generano l’alto tasso di inflazione.
Quando Reuters, un mese fa, aveva citato grafici e documenti in mano ai banchieri centrali europei, aveva parlato del timore che facessero arrabbiare i cittadini, perché quei grafici ben noti ai funzionari BCE dicevano una cosa molto semplice: le imprese europee stanno facendo la cresta sull’inflazione, alzando i prezzi ben al di sopra della crescita delle materie prime, aumentando profitti a scapito dei salari,mentre i cittadini pagano il conto con aumenti dei mutui e la stretta sul credito. Ora i dati son visibili a tutti e indicano chiaramente quale sia la causa dell’aumenti dei prezzi e smentendo la strategia della BCE, visto che a generare inflazione è appunto la crescita dei profitti, e non c’entrano i salari, c’entra poco la domanda. Insomma, sappiamo chi ringraziare se stiamo pagando di più il cibo ed i beni essenziali. Dall’inizio del 2022 infatti i profitti sono cresciuti molto più rapidamente dei salari in particolare in agricoltura. Segue la manifattura, ovviamente l’energia, le costruzioni, i servizi. Chi specula sull’inflazione ne è esso stesso causa, colpendo i salari, mentre la banca centrale con la aggressiva politica di aumento dei tassi non intacca i profitti, ma contribuisce a disciplinare le retribuzioni. Questo non solo toglie il velo sulle scelte puramente ideologiche della BCE, ma anche sulle imprese, i cui margini di profitto son saliti anziché calare in fase di aumento dei costi di produzione perché, mentre da una parte gonfiavano i prezzi ben più del semplice recupero di costi, usano questa scusa per bloccare rinnovi di contratti e aumenti salariali. Forse i cittadini farebbero bene ad arrabbiarsi davvero, se e quando il mese prossimo la banca centrale europea non muterà questa politica.

Il coinvolgimento della Slovacchia nella guerra in Ucraina

La guerra in Ucraina. La Slovacchia ha inviato oggi 4 aerei da combattimento a Kiev: è il primo paese ad avere risposto alla pressante richiesta di caccia da parte di Kiev. Si tratta di aerei di fabbricazione sovietica, dunque rapidamente utilizzabili dalle forze ucraine: in cambio Bratislava riceverà dagli stati uniti degli elicotteri dal combattimento, i viper, a compensazione di questo trasferimento. Dal punto di vista militare e del coinvolgimento occidentale la giornata di oggi rappresenta dunque una svolta. La stessa Slovacchia ha fatto sapere che altri aerei verranno inviati nelle prossime settimane. Altri paesi potrebbero presto seguirne l’esempio. Quali conseguenze potrà avere questo nell’attuale fase del conflitto? Francesco Strazzari, docente relazioni internazionali alla scuola superiore Sant’Anna di Pisa

Di Ucraina si è parlato oggi anche al Consiglio europeo. Il presidente ucraino Zelensky è intervenuto in videoconferenza e ha rilanciato, chiedendo all’europa di accelerare sulla fornitura di missili a lungo raggio, sui jet, su un nuovo pacchetto di sanzioni e sull’ingresso di Kiev in europa. La reazione di Mosca non si è fatta attendere: le relazioni tra Russia e Occidente sono arrivate al punto più basso di sempre, la fornitura di aerei è un altro passo verso l’escalation.

L’immigrazione sul tavolo dei leader del Consiglio europeo

L’altro tema sul tavolo del Consiglio, che si conclude domani, è l’immigrazione. Nella sola giornata di oggi la guardia costiera italiana ha salvato quasi 700 persone nel canale di sicilia, mentre ieri sera un naufragio al largo della Tunisia ha provocato, si stima, almeno 35 morti. Solo sette i corpi recuperati, uno era di un neonato.
Il tema delle migrazioni sarà affrontato dai leader dei 27 stasera e domani: nella bozza della risoluzione finale si legge che i 27 si impegnano a controllare i confini esterni, trovare soluzioni con i paesi di partenza e aprire canali di ingresso legali. Giorgia Meloni si è detta soddisfatta di quello che definito un “cambio di passo”. Ma concretamente porta a casa poco. Maurizio Ambrosini, è un sociologo delle migrazioni ed analista dell’Ispi

“Si erano solo dimenticati”. Così il governo sulla strage di piazza della Loggia a Brescia

(di Alessandro Gilioli)

Non è stata una scelta politica, per carità, “si erano solo dimenticati”: così il governo ha spiegato perché non si era costituito parte civile nel processo sulla strage di piazza della Loggia a Brescia.
Si erano dimenticati: come si era dimenticata Meloni di citare le stragi del terrorismo nero quando, nel suo discorso di insediamento ha parlato degli anni di piombo.
Si dimenticano, insomma.
Del resto si sono dimenticati in fretta anche dei morti di Cutro, c’era la festa di compleanno di Salvini dove fare karaoke.
Si sono dimenticati che la fiamma tricolore nel simbolo è la fiaccola del fascismo.
Si sono dimenticati anche della mafia, come ha gridato l’altro giorno don Ciotti a Milano.
Si sono dimenticati della scuola pubblica, dando subito 70 milioni a quelle private.
Si sono dimenticati dell’ambiente.
Si sono dimenticati delle loro stesse promesse sulle pensioni.
Si sono dimenticati di Salvini con la maglietta di Putin.
E neanche a dire quanto si sono dimenticati di Andy Rocchelli e di Giulio Regeni.
E’ che si dimenticano.
Quando Meloni è andata in visita in Vaticano, congedandola papa Francesco le ha detto: “Non si dimentichi degli ultimi”.
Qualcuno aver detto anche a lui che la premier ha scarsa memoria.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 02/05 12:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-05-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 02/05 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-05-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 02/05/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-05-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 02/05/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 02-05-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    La mostra "Al Lavoro" al DumBo di Bologna

    Il sogno del posto fisso, testimoniato dagli scatti che ritraggono centinaia di persone durante un mega concorso pubblico, il precariato dei rider, ma anche le stragi sul lavoro, le donne e le lotte sindacali, le disparità e i diritti violati dei bambini, il lavoro agricolo, l’orgoglio dei lavoratori delle cooperative. È il racconto dell’Italia che lavora tra aspirazioni, difficoltà e incognite, la mostra multimediale “Al Lavoro” al DumBO di Bologna fino al 18 maggio 2025. Il servizio di Tiziana Ricci nella puntata di Cult del 2° maggio.

    Clip - 02-05-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di venerdì 02/05/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 02-05-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di venerdì 02/05/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 02-05-2025

  • PlayStop

    Cult di venerdì 02/05/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 02-05-2025

  • PlayStop

    37e2 di venerdì 02/05/2025

    Puntata speciale dedicata al lavoro. Interventi di Maurizio Loschi, Mercella Cervi, Elisa Rebecchi, Giulio Fossati, Massimo Cappellini e Gianni Saettone. Parleremo di malattie professionali, infortuni sul lavoro, turni e casi emblematici.

    37 e 2 - 02-05-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di venerdì 02/05/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 02-05-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di venerdì 02/05/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi ai microfoni di Radio Popolare. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

    Tutto scorre - 02-05-2025

  • PlayStop

    Il giorno delle locuste di venerdì 02/05/2025

    Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

    Il giorno delle locuste - 02-05-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di venerdì 02/05/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 02-05-2025

Adesso in diretta