Approfondimenti

Le indagini sul naufragio di Crotone, i droni ucraini abbattuti in Russia e le altre notizie della giornata

team di soccorsi a crotone - naufragio migranti

Il racconto della giornata di martedì 28 febbraio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. I dubbi sulle modalità di intervento delle autorità italiane dopo il naufragio al largo della Calabria. Dopo le primarie, il Partito Democratico rimane diviso su molti temi, tra cui l’invio di armi all’Ucraina e le riforme sul lavoro e i diritti civili. Intanto, Elly Schlein si prepara per la stesura del Manifesto che conterrà la sua linea politica. Oggi sono stati segnalati abbattimenti di droni di fabbricazione ucraina che stavano sorvolando il territorio russo. Da stamattina, quattro operai della Portovesme srl si trovano su una ciminiera in segno di protesta contro l’azienda, che vuole fermare gli impianti. L’udienza del processo a Patrick Zaki è stata rinviata al 9 maggio.

Naufragio a Crotone, perché nessuno li ha salvati?

(di Mattia Guastafierro)
Nel suo comunicato ufficiale oggi Frontex dice di aver segnalato l’imbarcazione la sera prima del naufragio alle 22,30 al Centro Nazionale di Coordinamento marittimo di Roma, l’ente che coordina sia la Guardia di Finanza che la Guardia Costiera. L’agenzia di frontiera europea dice che l’imbarcazione, con a bordo circa 200 persone, stava navigando da sola e non c’erano segni di pericolo.

Ricevuto il messaggio, subito escono le navi della Guardia di Finanza per un’operazione di law enforcemnt, cioè di contrasto dell’immigrazione clandestina. Una motovedetta da Crotone e un pattugliatore da Taranto, che però rientrano in porto perché le condizioni del mare sono troppo proibitive.

Sta qui il primo punto che lascia più di un sospetto sulle modalità di intervento delle autorità italiane. Se il mare era troppo pericoloso, perché da Roma allora non si è aperto un evento SAR, cioè di ricerca e soccorso, compito che va affidato alla guardia Costiera, che tra l’altro ha a disposizione mezzi in grado di navigare in ogni condizione? Oggi la Guardia Costiera dice di aver ricevuto da terra, solo alle 4,30 del mattino, le prime segnalazioni di una barca in pericolo. Sta qui il secondo punto che non torna. Perché la segnalazione non è avvenuta prima di questo orario, durante il rientro in porto delle navi della Guardia di Finanza?

Ammesso che tutte le procedure siano state seguite alla perfezione, restano poi altri interrogativi. Ai mercantili in navigazione nell’area è stato chiesto o no di dirigersi verso il barcone per cercare col proprio scafo di mitigare l’onda marina? E mentre la barca si avvicinava alla spiaggia di Steccato di Cutro, perché nessuno è intervenuto, sapendo che poteva benissimo arenarsi sulla secca che si trova a circa un centinaio di metri dalla spiaggia? Proprio come poi è accaduto.

Il primo giorno da segretaria di Elly Schlein

(di Anna Bredice)
Poco prima delle 17.00 Elly Schlein è entrata in aula alla Camera dei deputati per votare nel suo primo giorno da segretaria del Partito democratico, l’ha accolta un applauso dei suoi colleghi ed è andata prima a sedersi nel suo solito scranno, vicino a Marianna Madia, poi a differenza del passato, non ha aspettato che la raggiungessero per stringerle le mani e farle in complimenti, è andata lei a salutare uno per uno i deputati del Pd presenti. Si sono avvicinati anche gli altri, compresi alcuni parlamentari di destra per farle i complimenti. Il tempo di votare e poi in Transatlantico una foto di gruppo e colloqui con alcuni deputati vicini a lei, tra cui Orlando e Provenzano. La giornata di Schlein si è alternata tra il Nazareno e gli uffici della Camera dei deputati, fino a quando si trasferirà del tutto nella sede del Pd, dove ieri è rimasta per parecchie ore, così come stamattina. Da dentro raccontano che ha voluto conoscere tutto il personale del partito, nel quale si insedierà ufficialmente a partire dal 12 marzo, con l’Assemblea nazionale. Ma di lavoro ne ha tanto da fare, a cominciare dalla scrittura del Manifesto che conterrà la sua linea politica, quello che in qualche modo ha annunciato ieri in una breve dichiarazione, un partito unito ma con una chiarezza di obiettivi che è il motivo per cui l’hanno votata alle primarie, al momento quindi non ci sono arretramenti sui temi più importanti dal Lavoro, all’Ambiente ai Diritti, che per Elly Schlein si intendono diritti civili e sociali insieme. Alessandro Zan sarà una delle persone che la affiancheranno su questi temi, a cominciare dalla ripresentazione della Legge Zan, senza enormi speranze che la Destra in Parlamento possa approvarla, ma Zan racconta che sarà molto importante la battaglia che si farà soprattutto fuori dalle aule del Parlamento su questi argomenti.

Il futuro incerto del Pd

(di Luigi Ambrosio)
Molti nel Pd evocano il “Manifesto Schlein” come la svolta che farà rinascere il partito. Altri lo temono come un guaio. Il “manifesto” in realtà ancora non c’è ma ci sono i temi su cui la nuova segretaria cercherà una discontinuità radicale. E quelli sui cui non è chiaro cosa accadrà. Sull’invio di armi all’Ucraina, mentre Schlein tace, dalle minoranze che hanno votato Bonaccini si mettono le mani avanti: la linea non deve cambiare. La maggioranza che sostiene la segretaria ha toni più sfumati, insiste sul rilancio delle trattative ma non si spinge a dire “basta armi”. Poi c’è il jobs act, c’è il reddito di cittadinanza, ci sono i diritti civili. Da una parte si ribadisce in queste ore “riforme sì, con mediazioni” dall’altra si dice “deve cambiare tutto”. Insomma siamo alla campagna elettorale per le primarie.
Ovviamente queste sono solo chiacchiere, fino a questo momento. Di concretissimo invece c’è la lotta sotterranea in Parlamento per le nuove presidenze dei gruppi alla Camera e al Senato.
La maggioranza le vuole entrambe, e i nomi che circolano di più sono quelli di Di Biase alla Camera e Boccia al Senato. La minoranza ne vuole una per sé, forte della vittoria alle primarie tra gli iscritti e di quasi la metà della nuova assemblea nazionale. Il nome che circola è quello di Bonafé alla Camera.
È il partito che esisteva sabato prima del voto e che continua a esistere ancora oggi. Diviso su tutto. Unito da una preoccupazione: che alla fine Schlein dia poca retta a tutti, maggioranza e opposizione del Pd.

Un drone ucraino è stato abbattuto a cento chilometri da Mosca

Il drone militare ucraino caduto in Russia a cento chilometri da Mosca mirava a colpire un impianto di gas di Gazprom. L’ha detto il governatore della regione russa, che l’ha definito un “attacco fallito”. Kiev, per il momento non ha né commentato né rivendicato l’accaduto. Altri droni di fabbricazione ucraina sono stati abbattuti oggi nelle regioni di Belgorod e Bryansk, entrambe confinanti con l’Ucraina. Nelle stesse ore lo spazio aereo su San Pietroburgo è stato chiuso al traffico per circa un’ora senza che venissero fornite spiegazioni. Il ministero della Difesa ha poi detto che si era trattato di un’esercitazione con alcuni caccia militari che si erano alzati in volo per intercettare un obiettivo fittizio.
Oggi, però, il presidente Vladimir Putin, pur senza citare i nuovi attacchi, ha invitato i servizi di sicurezza interni a “tenere sotto controllo speciale” i confini con l’Ucraina per impedire le infiltrazioni di “gruppi di sabotatori” e ha accusato Kiev di usare “metodi terroristici”.
A Mosca abbiamo raggiunto Mara Morini, docente di Politiche dell’Europa Orientale

In Ucraina, intanto, continua la battaglia per Bakhmut, nel Donbass, che le truppe russe cercano da mesi di conquistare. “La situazione intorno alla città è estremamente tesa – ha detto Zelensky – e la Russia ha inviato le unità d’assalto meglio addestrate della Wagner per cercare di rompere le nostre difese”.

Sentiamo il nostro collaboratore in Ucraina Sabato Angieri

Portovesme, 4 lavoratori sulla ciminiera per protestare contro il fermo degli impianti

Restano sulla ciminiera i 4 operai dell’impianto Portovesme srl, nel Sulcis, da questa mattina in protesta contro l’azienda per il fermo degli impianti. L’accordo raggiunto un mese fa con il quale l’azienda aveva sospeso l’avvio della procedura di cassa integrazione, in attesa di trovare un’intesa sul prezzo dell’energia, è in scadenza. A rischio ci sono 1300 lavoratori
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha convocato con urgenza un tavolo per venerdì 3 marzo alle ore 10; parteciperanno la Regione Sardegna, l’azienda e i sindacati.
L’apertura del governo non è bastata per far scendere i lavoratori, li abbiamo raggiunti al telefono, ecco cosa ci hanno raccontato

 

L’ennesimo rinvio del processo a Patrick Zaki

È stata aggiornata al 9 maggio la prossima udienza del processo allo studente egiziano che si è tenuta stamattina a Mansura.
Si tratta dell’ennesimo rinvio di un processo che va avanti da oltre 2 anni, c’è però una novità: oggi per la prima volta gli avvocati di Zaki hanno potuto parlare e presentare le tesi della difesa.
Il commento di Riccardo Noury, portavoce italiano di Amnesty international

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 02/05 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-05-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 02/05 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-05-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 02/05/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-05-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 02/05/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 02-05-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 02/05/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 02-05-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 02/05/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 02-05-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 02/05/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 02-05-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 02/05/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 02-05-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 02/05/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 02-05-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 02/05/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 02-05-2025

  • PlayStop

    La nave solidale colpita da droni prima della partenza per Gaza

    Il 2 marzo il governo israeliano ordinava il blocco totale dell’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Oggi, esattamente due mesi dopo, il blocco è ancora in essere e da due mesi nella Striscia non entra niente: né cibo, né acqua, né medicinali, né carburante. La situazione peggiora giorno dopo giorno, le scorte sono ormai esaurite e la fame sta dilagando. In questo contesto di blocco totale, il più lungo che Gaza abbia mai sperimentato, dove morire di fame non è più solo un modo di dire, le ong e le organizzazioni umanitarie cercano di sopperire alle colpevoli mancanze dei governi. È in quest’ottica che la nave della Freedom Flotilla Coalition, si stava preparando a partire per Gaza carica di aiuti umanitari, con l’obiettivo di rompere l’assedio. Questa notte, però, la nave è stata colpita da due droni, che hanno fatto scoppiare un incendio e ne hanno ovviamente impedito la partenza. Abbiamo raggiunto a Malta Simone Zambrin, attivista di Freedom Flotilla, che si sarebbe dovuto imbarcare oggi per andare verso Gaza.

    Clip - 02-05-2025

  • PlayStop

    Il Comitato Sì Meazza presenta un esposto alla Corte dei conti contro il nuovo stadio

    Non è arrivata nessuna proposta alternativa. Quella presentata da Inter e Milan è rimasta l’unica offerta per l’acquisto dello stadio di San Siro e delle aree vicine al “Meazza”. Il Comune di Milano lo ha comunicato, alla mezzanotte del 30 aprile, alla scadenza dell’avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni d’interesse. Un esito prevedibile, dal momento che la finestra è rimasta aperta per poche settimane. Ora proseguiranno i lavori della Conferenza dei servizi, già iniziati quando potevano arrivare anche altre proposte. Il fronte di chi si oppone ai piani dei due club e a come la giunta comunale sta gestendo la vicenda tenta ancora di interrompere il percorso avviato. Oggi il comitato Sì Meazza, dopo aver già fatto un esposto alla Procura, ha inviato alla Corte dei conti una segnalazione perché indaghi per danno erariale, chiamando in causa il Comune. Luigi Corbani del comitato Sì Meazza spiega perché ha depositato questa segnalazione.

    Clip - 02-05-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 02/05/2025

    1) Gaza senza cibo da due mesi. Il blocco israeliano agli aiuti continua indisturbato mentre la fame dilaga tra la popolazione. Nella notte colpita con droni la nave della Freedom Flotilla, che voleva portare aiuti nella striscia. (Sami Abu Omar, Simone Zambrin - Freedom Flotilla) 2) Guerra in Ucraina. Secondo le Nazioni Unite la situazione lungo il fronte è peggiorata da quando sono iniziati i negoziati per il cessate il fuoco. In esteri la testimonianza da Sumy. 3) Germania, i servizi segreti classificano Afd come partito estremista. I leader del partito rispondono: azione politica, ci difenderemo. (Alessandro Ricci) 4) L’effetto Trump sulle elezioni nel pacifico. Domani Australia e Singapore al voto. In entrambi i casi i dazi americani hanno ribaltato i sondaggi. (Lorenzo Lamperti) 5) Mondialità. La partita sul clima si gioca tra Usa e Cina. (Alfredo Somoza)

    Esteri - 02-05-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 02/05/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 02-05-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 02/05/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 02-05-2025

  • PlayStop

    "If You Asked for a Picture": il secondo disco dell'artista americana Blondshell

    "If You Asked for a Picture", uscito oggi, è il secondo disco ufficiale di Blondshell. Un lavoro in cui l'artista americana unisce al suo approccio indie rock la sua fascinazione per lo stile Motown, un album che contiene molto della sua identità, personale e musicale. Un disco di cui ha parlato oggi con Matteo Villaci in una lunga intervista a Jack.

    Clip - 02-05-2025

  • PlayStop

    Playground di venerdì 02/05/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 02-05-2025

Adesso in diretta