Approfondimenti

Il silenzio di Meloni, le bare a Lampedusa, un pallone aerostatico in Montana e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di venerdì 3 febbraio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Meloni si nasconde dietro a un appello alla responsabilità personale per evitare di prendere le distanze da quel che il Pd ha definito “linciaggio verbale” da parte di Donzelli e Delmastro. Forse sentendosi intoccabile e protetto dalla Presidente del Consiglio, Delmastro rincara la dose e accusa i quattro deputati che andarono in visita al carcere di Sassari per incontrare Alfredo Cospito di essersi inchinati ai mafiosi. Nel carcere di Opera ogg Cospito ha firmato per non consentire l’alimentazione forzata: è in sciopero della fame dallo scorso ottobre per protestare contro il 41 bis. La deputata Ilaria Cucchi l’ha incontrato: “L’ho trovato in condizioni terribili, credo non si fermerà davanti a niente”. Otto vittime accertate, due persone disperse, 42 si sono salvate. Nel Mediterraneo poche ore fa c’è stata l’ennesima strage, di fronte a cui i partiti italiani continuano a parlare di difesa dei confini, misure contro le ong e sbarchi da limitare. Concluso il vertice di Kiev, non c’è nessuna accelerazione per l’ingresso dell’Unione europea dell’Ucraina.

Meloni rinvia a domani e non risponde al Pd

Nel giorno in cui Alfredo Cospito ha fatto un altro passo nella sua lotta politica Giorgia Meloni ha lanciato un appello ai partiti chiedendo unità, parlando di “attacchi anarchici con l’obiettivo di eliminare il 41 bis” e dicendo che a quello scopo punta anche la mafia. La presidente del Consiglio ha usato la parola “responsabilità” facendo capire di voler abbassare i toni, ma dal suo partito continuano ad arrivare parole violente contro il Pd.

(di Anna Bredice)

Da Berlino Giorgia Meloni rinvia a domani la risposta su quello che il Pd in maniera unitaria definisce linciaggio verbale da parte di Donzelli e Delmastro e visto il silenzio della Presidente del Consiglio deducono che lei acconsenta e condivida tutto. Meloni quindi per ora non risponde, questa è la realtà dei fatti, rinvia ancora e in sostanza utilizza una presunta minaccia anarchica per mettere a tacere l’opposizione che invece si sente attaccata nelle sue funzioni e ora ne chiede conto in vari modi, da una querela e richiesta di risarcimento danni, al giurì d’onore per valutare l’offesa ai quattro deputati e poi la continua richiesta, non accolta, di dimissioni di Donzelli e Delmastro. Una richiesta di farsi da parte che non viene neanche presa in considerazione, perché forse sentendosi intoccabile e protetto dalla Presidente del Consiglio, Delmastro rincara la dose e accusa i quattro deputati che andarono in visita al carcere di Sassari di essersi inchinati ai mafiosi. Un attacco così forte da unire tutto il partito, diviso in quattro quanti sono i candidati, a due settimane dalle primarie, ma insieme per respingere l’aggressione della destra. Conte dei Cinque stelle per il momento si è limitato a stigmatizzare il silenzio di Giorgia Meloni, la quale oltre a non dare una risposta, ha usato ancora una volta il tratto vittimistico, “anch’io nel passato sono stata molto attaccata”. Si tratta ora di un’altra cosa, però, l’uso di documenti riservati per accusare l’opposizione, nel pieno delle sue funzioni istituzionali, di contiguità con la mafia. La scelta del rinvio è anche quella del ministro della Giustizia Nordio, che il 15 febbraio, tra oltre dieci giorni, andrà in Parlamento a spiegare se quelle carte erano segrete oppure no. Ma Magi dei radicali, deputato di Più Europa, forse ci arriverà molto prima, oggi ha chiesto al Dap copia di quella documentazione, “così capiremo, ha detto, quale è il livello di segretezza e accessibilità”.

Ai nostri microfoni la politologa Nadia Urbinati parla del livello degli attacchi della forza più potente della maggioranza, Fratelli d’Italia, contro il Partito democratico

La senatrice Ilaria Cucchi ha incontrato Cospito

Oggi Cospito ha messo per iscritto il suo no all’alimentazione forzata in caso dovesse perdere coscienza. Il detenuto in sciopero della fame da ottobre ha anche rifiutato una visita psichiatrica. Dal governo Salvini ha parlato di “ricovero o accompagnamento coatto”, ma per un trattamento sanitario obbligatorio servirebbe una certificazione medica di incapacità di intendere e volere, che comunque – almeno a livello temporale – arriverebbe dopo il documento firmato oggi da Cospito. La senatrice Ilaria Cucchi oggi lo ha incontrato in carcere

A Milano nel pomeriggio alcune centinaia di persone hanno manifestato in solidarietà a Cospito e contro il 41 bis. Domani ci sarà un’altra protesta a Milano, dalle 14.30 fuori dal carcere di Opera, e un corteo a Roma dalle 15 a partire da piazza Vittorio.

A Lampedusa ci sono dodici bare ammassate una sopra l’altra

(di Andrea Monti)

Le vittime accertate sono cinque uomini e tre donne, una di loro era incinta. Secondo le notizie circolate finora la tragedia sarebbe legata al freddo, alla fame, alla sete patite durante il viaggio. Il condizionale è d’obbligo, perché in situazioni come questa le informazioni iniziali sono spesso confuse, legate a testimonianze di persone sopravvissute a un’esperienza terribile e che parlano lingue diverse. In questo caso, per esempio, in un primo momento sembrava che le persone disperse fossero un neonato getCospitato in acqua dalla madre per disperazione, dopo che era morto, e un uomo che si era lanciato per recuperare il corpo. Alcune ore dopo si è saputo che invece la donna sarebbe svenuta lasciando cadere il bambino senza volerlo, e che anche l’uomo finito in mare ci sarebbe caduto dopo aver perso i sensi. Il sindaco di Lampedusa ha parlato di “tragedia immane”. Il parroco dell’isola ha detto: “Nella camera mortuaria, dopo l’arrivo delle ultime 8 la scorsa notte, ci sono 12 bare, ammassate una sopra l’altra. A vederle sembra proprio che nessuno delle istituzioni si interessi e faccia niente”. E la politica nazionale? La presidente del consiglio Meloni oggi è stata in Svezia e Germania, e in vista di un prossimo vertice europeo ha parlato di “difesa dei confini”. Salvini ha detto che il recente decreto contro le ong non cambierà di una virgola e che la richiesta del consiglio d’Europa di modificarlo o ritirarlo gli interessa “meno di zero”. Dall’opposizione il candidato alla segreteria Pd Bonaccini ha parlato di “sbarchi decuplicati” rispetto allo scorso anno, accusando il governo di non mantenere le promesse. Trovare traccia di dichiarazioni politiche che parlino di quello che è successo in mare, che esprimano cordoglio, che chiedano interventi per fermare le stragi è quasi impossibile. Non è un caso che a fare eccezione sia Pietro Bartolo: “Altre morti nell’indifferenza dell’Europa”, ha detto l’ex medico di Lampedusa, oggi eurodeputato.

Com’è andato il vertice a Kiev

Si è concluso il vertice dei leader dell’Unione europea a Kiev. L’Unione europea ha ribadito la sua solidarietà all’ucraina, e confermato il nuovo pacchetto di aiuti e di sanzioni contro la Russia, ma nonostante le speranze ucraine sembra per il momento che l’ingresso del Paese nell’Unione europea non sia vicino. Per il momento, infatti, non è stata fissata nessuna timeline per la sua adesione. Ursula Von der Leyen ha parlato di “importanti progressi” fatti da parte dell’Ucraina, ma tra i paesi membri rimangono alcuni dubbi: “La commissione non ci ha fornito nessuna analisi sui progressi”, ha detto all’Ansa una fonte diplomatica.

Il pallone aerostatico cinese avvistato in Montana è un caso diplomatico

(di Martina Stefanoni)

Nella città di Billing, in Montana, questa mattina, diverse persone hanno fotografato un cerchio bianco in mezzo al cielo. Troppo piccolo per essere la luna, in tanti si sono convinti fosse un ufo, finché non ne ha parlato il Pentagono stesso. Per gli Stati Uniti è un pallone spia cinese, che ha sorvolato uno dei tre campi di missili nucleari americani, la Malmstrom Air Force Base di Billings, nel Montana. Per Pechino, invece, sarebbe solo uno strumento di raccolta dati sul clima che, colpito dai venti di ponente, avrebbe deviato dalla rotta pianificata. Quello che è certo è che il pallone aerostatico cinese avvistato questa mattina nei cieli statunitensi ha fatto scoppiare un caso diplomatico tra i due paesi proprio alla vigilia di una visita storica come quella del segretario di stato Antony Blinken in Cina, ora rimandata. «Ci rammarichiamo per l’accaduto e continueremo a comunicare con la parte americana per gestire questa situazione imprevista», ha detto il ministero degli esteri cinese, ma sul giornale del partito comunista cinese, the Global Times, un editoriale definisce il clamore statunitense per il pallone in linea con una volontà statunitense di esacerbare le tensioni tra usa e cina. Un funzionario della Difesa statunitense ha detto al New York Times che non sarebbe la prima volta che la Cina invia dei palloni spia sopra il territorio statunitense, e secondo alcuni esperti militari il lancio di “palloni spia” potrebbe diventare una pratica sempre più diffusa: i palloni costano molto meno dei satelliti spia sono difficili da individuare con le apparecchiature radar e possono rimanere in quota anche diversi giorni dopo essere stati forati.
Il presidente americano Joe Biden ha deciso di non abbatterlo, dato che lo schianto dei detriti potrebbe causare danni o feriti.

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    Redazione
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