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Le condizioni di Carlo Calenda, Lega e Forza Italia contro Giorgia Meloni a Palazzo Chigi e le altre notizie della giornata

Calenda Bonino ANSA

Il racconto della giornata di lunedì 25 luglio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Le trattative per la formazione degli schieramenti e delle alleanze in vista delle elezioni del 25 settembre sono state le protagoniste della giornata politica: Calenda ha posto le proprie condizioni al Partito Democratico, mentre Forza Italia continua a perdere pezzi. A destra, invece, il tema è la leadership di Giorgia Meloni, con Berlusconi e Salvini che non vogliono che vada a Palazzo Chigi in caso di vittoria. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Calenda pone le condizioni. Politiche di centrodestra, no a Conte, no ad alleanze con la sinistra

Le trattative per la formazione degli schieramenti e delle alleanze in vista delle elezioni del 25 settembre sono state le protagoniste della giornata politica.
Occhi puntati sul centrosinistra dove il PD lavora al campo ristretto che guarda al centro. Carlo Calenda ed Emma Bonino hanno presentato il loro patto repubblicano. Il leader di Azione ha dettato le sue condizioni per un’alleanza con i democratici.:

(di Luigi Ambrosio)

Carlo Calenda pone le sue condizioni al Partito Democratico e il tema vero sono le alleanze e ancor più il profilo della coalizione. In conferenza stampa con Emma Bonino il leader di Azione ha parlato di termovalorizzatori, di nucleare, di rigassificatori, di politiche economiche che devono ricalcare quelle del governo Draghi.

Sapendo benissimo che questo significa, a oggi, il rifiuto della componente a sinistra dell’alleanza che il PD sta cercando di costruire e infatti il No di Verdi e Sinistra Italiana è arrivato nel giro di pochi minuti, come era inevitabile.

E ovviamente il no ai 5 Stelle è nelle premesse del discorso di Calenda. [LEGGI L’ARTICOLO SUL SITO]

Carlo Calenda ha aperto a Letta, ma le sue condizioni sono molto difficili da accettare per Sinistra Italiana e i Verdi. Abbiamo intervistato il segretario dei Verdi Angelo Bonelli:


 

Forza Italia continua a perdere pezzi

Chi invece vuole un’alleanza con Carlo Calenda sono i fuoriusciti da Forza Italia. Maria Stella Gelmini ha detto al leader di Azione: vediamoci. Continua l’emorragia dal partito di Silvio Berlusconi.

(di Michele Migone)

L’ultima è Giusy Versace. Lascia Forza Italia perché mortificata dalla scelta di affondare il governo Draghi. Se ne va lo stesso giorno in cui sbatte la porta anche Annalisa Baroni, altra deputata. E, in Lombardia, invece si è dimesso da assessore alla Casa della Giunta Regionale Alessandro Mattinzoli. È molto vicino a Maria Stella Gelmini, uno dei due ministri che nei giorni scorsi hanno lasciato il partito di Silvio Berlusconi. Dimissioni che fanno capire quanto sia profonda la frattura causata dalla decisione del Cavaliere di togliere la fiducia a Mario Draghi. A tutte queste defezioni si devono aggiungere quelle di Elio Vito – che se ne è andato in tempi non sospetti – Giuliano Ferrara – che ha annunciato che voterà PD – Francesca Pascale – la quale ha annunciato che se ne andrà all’estero se vincono i sovranisti. Non è una valanga, ma poco ci manca. Il terremoto politico c’è tutto: bisogna vedere se però equivarrà anche a un terremoto elettorale. Per ora, i sondaggi non lo dicono. Berlusconi non guida più la coalizione di destra da tempo. Va al traino: prima di Salvini, poi della Meloni. Però è sempre lì, che cerca di fare il regista, portare a casa ciò che in quel momento gli interessa. Sta al gioco per convenienza. Per diventare Presidente del Senato, come gli avrebbe promesso Salvini. Rientrare in pompa magna da quel Palazzo (Madama) da cui era stato cacciato a causa delle legge Severino. Chi non lo segue, chi lo lascia, è considerato un traditore, uno morto politicamente. Squadrismo verbale su Brunetta, attacchi alla Gelmini. È la concezione della politica del Caimano: chi è nel partito è considerato di sua proprietà, ha scritto Elio Vito. Cosa sua.

Salvini e Berlusconi non vogliono Giorgia Meloni a Palazzo Chigi

A destra il tema è la leadership di Giorgia Meloni. Berlusconi e Salvini non vogliono che vada a Palazzo Chigi in caso di vittoria. Poco fa il leader leghista ha detto che chi avrà un voto in più indicherà il capo del futuro governo. La stampa internazionale è molto attenta a questo passaggio politico italiano. Il New York Times ha pubblicato un articolo molto preoccupato sulla possibilità che un partito post fascista possa vincere le prossime elezioni. Fratelli d’italia ha replicato con durezza. Sentiamo Roberto Festa;


 

Cosa dicono i sondaggi a due mesi dalle elezioni?

A due mesi esatti dalle elezioni i sondaggi danno in crescita Fratelli d’Italia e il PD, mentre sono stabili Lega e Forza Italia. Perdono consensi i 5 stelle che vanno sotto il 10%.
Secondo una rilevazione di Youtrend per SkyTG24, per il 40% la responsabilità della crisi che ha portato alla caduta del governo draghi è stata di Giuseppe Conte.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Cult - 03-07-2025

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    È morta Patrizia Arnaboldi. Femminista, militante comunista, è stata tra le fondatrici di Radio Popolare

    È morta Patrizia Arnaboldi. Aveva 78 anni. Storica militante comunista, protagonista del femminismo a Milano e del movimento studentesco, negli anni Ottanta è stata deputata per Democrazia Proletaria. Legata a Rifondazione Comunista, negli ultimi anni ha partecipato a molte battaglie a difesa della città. Una delle ultime, quella legata agli alberi di piazzale Baiamonti. Patrizia Arnaboldi, 50 anni fa, è stata anche una delle firmatarie, davanti al notaio, dell’atto di nascita di Radio Popolare. Ecco il ricordo di Matteo Prencipe, segretario lombardo di Rifondazione Comunista, e di Basilio Rizzo, storico consigliere comunale milanese.

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    Fa troppo caldo: scioperano i lavoratori della Emmegi, che costruisce condizionatori a Cassano d’Adda

    Troppo caldo, lavoratori in sciopero. 36 gradi nel capannone dove si producono componenti per i condizionatori. Il paradosso è che, in quella ditta, si producono scambiatori di calore, componente fondamentale per gli impianti di climatizzazione. Che però, nei capannoni della Emmegi di Cassano d’Adda, non ci sono. La conseguenza, temperature roventi, che superano i 36 gradi, e condizioni di lavoro inaccettabili. Per questo lavoratori e lavoratrici stanno scioperando, per ottenere almeno un po’ di refrigerio, che però al momento viene negato dalla proprietà, che anzi ha incaricato un consulente per farsi dire che “la temperatura è acettabile”. Maurizio Iafreni è Rsu Fiom alla Emmegi e responsabile della sicurezza: (foto Fiom Cgil)

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    Summertime di giovedì 03/07/2025

    Gaza, ipotesi di tregua tra le bombe d’Israele, con Paola Caridi, giornalista, saggista, esperta di Palestina. La trattativa sui dazi e la debolezza dell’Europa, con Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano, editorialista del Sole 24 Ore. Il caso del libro di storia che non piace a Fratelli d’Italia, con uno degli autori del libro, lo storico Carlo Greppi. Milano sempre più cara, chiudono anche i negozi per gli affitti troppo alti: il microfono aperto. Mao Valpiana del Movimento Noviolento ricorda Alex Langer a 30 anni dal suicidio. La quarta puntata di “Racconto Lucano” con Sara Milanese.

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