Approfondimenti

La vigilia della giornata decisiva per le sorti del governo, il trentesimo anniversario della strage di via D’Amelio e le altre notizie della giornata

30 anni strage via d'amelio

Il racconto della giornata di martedì 19 luglio 2022 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Alla vigilia della giornata decisiva per le sorti del Governo, il presidente del Consiglio non ha lasciato trapelare nulla delle sue intenzioni. Secondo la procura di Piacenza lavoratori e multinazionali come Leroy Merlin, Fedex Tnt, Gls sarebbero stati ostaggio di due organizzazioni a delinquere presenti all’interno dei sindacati di base Usb e Si Cobas. Per la prima volta nella storia, in Gran Bretagna la temperatura è salita oltre i 40 gradi. A Teheran, il presidente turco Erdogan ha incontrato Vladimir Putin per discutere un accordo sull’esportazione del grano ucraino. 30 anni fa, il 19 luglio del 1992, veniva ucciso a Palermo il giudice Paolo Borsellino. l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Le ultime ore per trattare prima della decisione di Draghi

(di Lorenza Ghidini)

Alla vigilia della giornata decisiva per le sorti del governo, il presidente del Consiglio non ha lasciato trapelare nulla delle sue intenzioni. Le conosceremo domani a metà pomeriggio, quando il Senato avrà finito la discussione sulle sue comunicazioni del mattino e lui farà la sua replica. Un margine per restare a Chigi probabilmente c’è, se è vero che stamattina Draghi ha visto prima il segretario del PD Letta e subito dopo il Presidente Mattarella. La cosa ha irritato non poco il centrodestra di Governo, Lega e Forza Italia, che in un vertice questo pomeriggio ha chiesto di poter incontrare allo stesso modo il Presidente del Consiglio, accusato di parlare solo con una parte della sua maggioranza.

Mentre i 5 Stelle si contorcono nei conteggi di chi voterà cosa, la Lega ha anche fatto sapere di ritenerli ormai inaffidabili e di non voler più stare al Governo con loro.

Come può Draghi restare a capo del Governo? Forse se i partiti siglassero un patto di fine legislatura, un programma in pochi punti, chi ci sta ci sta, e si prosegue senza fare scherzi. Un messaggio in questo senso il premier lo aveva già mandato anche alla Lega, era a Salvini che si riferiva qualche giorno fa dicendo “c’è anche chi promette fuoco e fiamme per settembre”. Peccato che fonti dal vertice del centrodestra abbiano fatto uscire una serie di punti per loro irrinunciabili, ma difficilmente digeribili dal PD e da quel che resterà dei 5 Stelle.

Il quadro insomma non presenta la compattezza che Draghi richiede ai partiti per proseguire, ognuno aspetta la mossa dell’altro e tutti guardano al Presidente del Consiglio, perché alla fine sarà solo lui a decidere.

Temperature record e incendi, l’Europa nella morsa del caldo

40 gradi e 2. È la temperatura record record registrata dai termometri di Heathrow, appena fuori Londra, qualche minuto prima delle 13 di oggi. Gli esperti avvertono che l’ondata di calore potrebbe non fermarsi qui, con picchi fino ai 42 gradi. Proprio nell’isola, in stato di emergenza già da qualche giorno per le alte temperature, alcuni binari ferroviari hanno ceduto per il caldo, come ha fatto sapere il ministero delle Infrastrutture inglese. “Costruite in epoca vittoriana, non sono state realizzate per resistere a questo tipo di temperatura”, ha fatto sapere il ministro britannico.
Anche a Parigi le temperature si aggirano sui 40 gradi, sempre per l’anticiclone africano. In Francia gli incendi degli ultimi giorni hanno distrutto 19mila ettari di vegetazione nel dipartimento della Gironda, a sud-ovest e 1.400 ettari di boschi in Bretagna. Mentre, secondo le autorità, 510 persone sarebbero morte a causa del caldo in Spagna, dove nell’ultima settimana sono stati superati ben 117 record per temperatura assoluta.
In Italia, un grosso incendio è scoppiato nel pomeriggio di oggi sul Carso, alimentato dal caldo e dalla siccità. Il fronte del fuoco è lungo oltre dieci chilometri, la regione Friuli Venezia Giulia ha dispiegato tutte le forze di cui dispone per riportarlo sotto controllo. L’autostrada A4 è stata chiusa per un tratto di 30 chilometri. Il fuoco ha coinvolto anche le linee elettriche e a Trieste manca la corrente. Incendi di dimensioni minori si registrano anche in altre regioni. La tratta ferroviaria dell’alta velocità è interrotta tra chiusi e orvieto per roghi di sterpaglie. In Versilia 50 persone sono state evacuate.
Da domani diventano nove le città da bollino rosso, secondo il Ministero della Salute. Oltre a Firenze, Brescia, Bolzano, Latina e Perugia, anche Bologna, Genova, Roma, Rieti.

Le accuse della procura di Piacenza ai vertici di Usb e Si Cobas

(di Luca Parena)
Due associazioni a delinquere per interessi economici privati all’interno dei sindacati di base. La procura di Piacenza ha avanzato questa ricostruzione nel chiedere e ottenere le misure cautelari per otto dirigenti del Si Cobas e dell’Usb.
Sindacati che hanno migliaia di tesserati nei magazzini del piacentino, da anni motivano scioperi e picchetti con la lotta per tutelare i diritti di facchini e magazzinieri. Ora sono accusati di “strumentalizzare i lavoratori a scopi di lucro”, “di consolidare un potere clientelare in cui la rappresentatività sindacale costituisce un elemento ricattatorio”. Così si legge nell’ordinanza del Tribunale che riporta la ricostruzione della procuratrice Grazia Pradella. In sostanza, lavoratori e multinazionali come Leroy Merlin, Fedex Tnt, Gls sarebbero ostaggio di queste organizzazioni interne ai sindacati.
I legali degli indagati invitano però a separare questa ricostruzione, dal loro punto di vista tutta da dimostrare, dai reati contestati. Violenza privata, interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale, sabotaggio. Tutti reati ascrivibili alle modalità di protesta di Si Cobas e Usb, ai loro scioperi, ai loro picchetti. La sostanza è questa e ha a che fare con un modo di fare vertenza – dicono dai sindacati. Il resto, per loro, si basa su un semplice teorema.

L’incontro tra Erdogan e Putin per lo sblocco dei porti ucraini

È in corso a Teheran il colloquio sullo sblocco dei porti ucraini tra il presidente turco Erdogan e l’omologo russo Vladimir Putin, arrivato in Iran nel pomeriggio per partecipare ad un incontro previsto dagli accordi di Astana, che coinvolgono Russia, Iran e Turchia e che riguardano la crisi siriana. Quello di oggi è il primo faccia a faccia tra i due presidenti da quando la Russia ha lanciato l’invasione in Ucraina e potrebbe rappresentare un passaggio decisivo per arrivare ad un’intesa sul grano.
Citato dalla Tass, Putin prima di entrare a colloquio con l’omologo turco ha detto: “Non tutti i problemi sull’esportazione di grano ucraino sono stati risolti, ma ci sono progressi ed è già buono”.

Ankara intanto ha annunciato che entro la fine di questa settimana organizzerà un nuovo incontro con Mosca, Kiev e le Nazioni Unite, con l’obiettivo di siglare l’accordo per garantire un passaggio sicuro alle navi cargo ucraine.
Il raggiungimento dell’intesa non è però ancora scontato, restano ancora nodi da scogliere su come assicurare la sicurezza dei porti e delle navi durante la rotta. Mosca avrebbe dato assicurazioni sul fatto che non lancerà attacchi contro i cargo con grano, ma Kiev avrebbe chiesto ulteriori assicurazioni.

Continua intanto la battaglia per il Donbass. Mosca prosegue il suo attacco per conquistare la regione di Donetsk. Oggi missili hanno colpito entrambe le due principali città della regione, Sloviansk e Kramtorsk. Bombardamenti però in giornata hanno colpito anche il sud del paese, lontano dalla linea del fronte, sia ad Odessa che a Mykolaiv.

Il Trentennale della strage di via D’Amelio

Alle 16:58, l’ora dello scoppio dell’autobomba, via D’Amelio a Palermo si è fermata. Un minuto di silenzio per ricordare le vittime della strage nella quale il 19 luglio del 1992 furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della polizia che lo scortavano: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina. Durante il silenzio i giovani delle “Agende rosse” si sono alzati in piedi con le agende tenute in alto. Poi l’inno di Mameli. In collegamento con la diretta facebook, da casa c’era Salvatore Borsellino, fratello del giudice assassinato, che ha letto la poesia “Giudice Paolo” di Marilena Monti.

La cerimonia si è poi conclusa con il musicista Luca Franzetti che ha eseguito le sei suites per violoncello di Bach. In mattinata i messaggi del capo dello stato e della ministra della giustizia Cartabia.

“I processi in corso svelino gli oscuri tentativi di deviare le indagini”, ha detto il presidente della Repubblica Mattarella. Sono i depistaggi compiuti da apparati dello stato e che hanno segnato la storia processuale sulla strage di via d’Amelio, una strage non solo mafiosa.

Don Ciotti, il presidente di Libera, ha fatto riferimento anche ai silenzi che circondano i fatti di 30 anni fa: “le verità – ha detto Don Ciotti – passeggiano per le vie delle nostre città. C’è chi sa, c’è chi ha visto e c’è tanta omertà”, ha concluso don Ciotti. Enrico Deaglio, giornalista e scrittore

 

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 09/11 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 09-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 09/11 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 09-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 09/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 09-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 07/11/2025 delle 19:47

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 07-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    C'è di buono di domenica 09/11/2025

    La cucina e il cibo hanno un ruolo essenziale nella nostra vita, influenzano il nostro benessere e riflettono chi siamo. Scegliere consapevolmente cosa mangiare è cruciale e dovrebbe essere affrontato con conoscenza e divertimento. Niccolò Vecchia, nel programma "C'è di buono", racconta ogni settimana di prodotti e cucina, raccogliendo storie contadine antiche e moderne, esplorando una cultura gastronomica che è allo stesso tempo popolare e raffinata.

    C’è di buono - 09-11-2025

  • PlayStop

    Le montagne di domenica 09/11/2025

    di Marco Albino Ferrari con L’AltraMontagna, regia di Claudio Agostoni. “Le montagne” è la nuova trasmissione sulle terre alte italiane. Otto puntate, ognuna dedicata a un tema di grande attualità. Il ritorno del selvatico, i nuovi montanari, i rifugi alpini, cosa lascia il ritiro dei ghiacciai… Insieme a esperti e a profondi conoscitori dei luoghi, proveremo a definire le basi per una forma accettabile di integrazione tra uomo e ambienti naturali. E ci accorgeremo che ciò che riguarda le montagne, infondo, riguarda tutti noi. Anche chi vive in città.

    Le montagne - 09-11-2025

  • PlayStop

    Onde Road di domenica 09/11/2025

    Autostrade e mulattiere. Autostoppisti e trakker. Dogane e confini in via di dissoluzione. Ponti e cimiteri. Periferie urbane e downtown trendaioli. La bruss e la steppa. Yak e orsetti lavatori. Il mal d’Africa e le pastiglie di xamamina per chi sta male sui traghetti. Calepini e guide di viaggio. Zaini e borracce. Musiche del mondo e lullabies senza tempo. Geografie fantastiche ed escursioni metafisiche. Nel blog di Onde Road tutti i dettagli delle trasmissioni.

    Onde Road - 09-11-2025

  • PlayStop

    Ricciardi, il commissario antifascista che si ispira a Camus

    Nato dalla penna di Maurizio De Giovanni e presente in buona parte della sua opera letteraria, il Commissario Ricciardi ritorna nella terza stagione della serie a lui dedicata su Rai1 e sceneggiata dallo stesso autore dei romanzi. Diretto nel 2021 da Alessandro D’Alatri, seguito poi da Gianpaolo Tescari, per la seconda e la terza stagione, Ricciardi indaga nella Napoli degli anni ‘30 in pieno regime fascista, rifiutandone le regole imposte. “Ricciardi non è un protagonista tipico, è un anti-protagonista – spiega Guanciale -. È molto empatico e come il protagonista di La Peste di Camus, si preoccupa di fare bene il suo mestiere a prescindere dalle imposizioni che gli vengono fatte”. Sempre in cerca di giustizia, in una forma di resistenza al potere dittatoriale di Mussolini, molto presente nel contesto dei casi da risolvere. I fantasmi che si aggirano nella mente del Commissario, immaginati nei libri di De Giovanni, nella serie prendono forma durante le indagini. L’intervista di Barbara Sorrentini.

    Clip - 09-11-2025

  • PlayStop

    La domenica dei libri di domenica 09/11/2025

    La domenica dei libri è la trasmissione di libri e cultura di Radio Popolare. Ogni settimana, interviste agli autori, approfondimenti, le novità del dibattito culturale, soprattutto la passione della lettura e delle idee. Condotta da Roberto Festa

    La domenica dei libri - 09-11-2025

  • PlayStop

    Va pensiero di domenica 09/11/2025

    Viaggio a bocce ferme nel tema politico della settimana.

    Va Pensiero - 09-11-2025

  • PlayStop

    Apertura musicale classica di domenica 09/11/2025

    La musica classica e le sue riverberazioni per augurare un buon risveglio a “tutte le mattine del mondo”. Novità discografiche, segnalazioni di concerti, rassegna stampa musicale e qualunque altra scusa pur di condividere con voi le musiche che ascoltiamo, abbiamo ascoltato e ascolteremo per tutta la settimana.

    Apertura musicale classica - 09-11-2025

  • PlayStop

    Radio Romance di sabato 08/11/2025

    Canzoni d'amore, di desiderio, di malinconia, di emozioni, di batticuore. Il sabato dalle 21.30 con Elisa Graci

    Radio Romance - 08-11-2025

  • PlayStop

    Snippet di sabato 08/11/2025

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 08-11-2025

  • PlayStop

    News della notte di sabato 08/11/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 08-11-2025

  • PlayStop

    Blue Lines di sabato 08/11/2025

    Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci

    Blue Lines - 08-11-2025

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 08/11/2025

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 08-11-2025

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 08/11/2025

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 08-11-2025

Adesso in diretta