Approfondimenti

Ventotene: molta retorica, pochi fatti concreti

La scelta di tenere il vertice a Ventotene, dove nacquero i principi fondativi dell’Europa, è stata giusta, ma per ora la retorica ha prevalso sulle scelte comuni per rilanciare un’ Europa che rischia l’implosione. Di questo rischio Renzi, Merkel e Hollande ne sono consapevoli. Consapevoli di essere l’ultima trincea per evitare il sopravvento dei nazionalismi e delle destre reazionarie , con la fine dell’Unione.

I tre leader europei hanno quindi una terreno, degli interessi comuni per prendere in mano i destini di questa Europa. Avranno la capacità , la lungimiranza di farlo?

Altiero Spinelli, principale autore del Manifesto di Ventotene, sosteneva che la grande sfida era tra chi difendeva i nazionalismi, i reazionari, e chi invece voleva superarli, i progressisti.

Una visione oggi più che mai attuale, strategica. Quello che è accaduto in questi anni nel mondo ci dimostra che chi vuole tornare alle sovranità degli Stati nazionali, a rinunciare agli Stati Uniti d’Europa, è condannato a essere irrilevante a livello internazionale.

Una sfida questa che per essere affrontata necessita che Germania, Francia e Italia, le tre più importanti economie europee, parlino con un voce unica, abbiano i coraggio delle scelte.

Questo per ora, non è avvenuto. Ieri Renzi , Merkel, Hollane, sono intervenuti  in ordine sparso. Sono parsi più attenti ai loro problemi elettorali interni che a un forte rilancio del progetto europeo.

TRE LEADER DI FRONTE ALL’INCOGNITA DEL FUTURO

I tre leader hanno formalmente promesso una nuova stagione per l’Europa, ma ognuno l’ha poi declinata sugli interessi nazionali , senza una visione comune, aggregante che sappia parlare a tutti gli europei, ai 20 milioni di disoccupati, ai giovani, spesso senza occupazione, che si stanno allontanando delusi dalla politica, dalle Istituzioni.

Merkel, guardando alle prossime elezioni in Germania, ha puntato sulla questione della sicurezza dei confini interni ed esterni, ha difeso il contestato accordo con la Turchia sui migranti, voluto fortemente dalla Cancelliera tedesca. Ha auspicato una maggiore collaborazione tra i servizi segreti contro il terrorismo. Temi mirati a non perdere voti di quella parte dell’elettorato tedesco  che si sta indirizzando verso formazioni anti-euro come Alternative für Deutschland (Alternativa per la Germania).

Matteo Renzi, da tempo ha rilanciato la necessità di un cambi di passo dell’Europa a partire dall‘austerità, lo ha fatto ancora ieri chiedendo più attenzione per i giovani, il lavoro, la cultura, i migranti. Sostiene la necessità di un ministro delle Finanze europeo. Ma sino a oggi il Presidente del Consiglio italiano non ha ottenuto risultati rilevanti e ora dovrà dimostrare di saper tradurre le sue ambizioni per un Europa diversa in fatti concreti.

Ma, allo stesso tempo anche Renzi  deve fare i conti con l’opinione pubblica italiana, il prossimo referendum, e un economia stagnante. E sarà proprio sull’economia che Renzi si giocherà il suo futuro politico. Ha bisogno quindi di ottenere dalla Germania il via libera a più flessibilità, piu deficit per ridurre le tasse. Su questo ieri Merkel ha elogiato le riforme italiane, ha speso sorrisi, ma non appare, per ora, molto disponibile a concessioni sostanziali.

I PROBLEMI DI RENZI, HOLLANDE E MERKEL

Francois Hollande ha cercato, anche con passione, di rilanciare nel suo intervento l’importanza dell’Europa unita, con l’obiettivo interno di contrastare l’avanzata del Front Nazional di Marine Le Pen. Ma la popolarità di Hollande, da tempo, è in caduta libera e l’economia francese perde colpi, il malumore cresce,come hanno dimostrato le recenti manifestazioni contro la contestata “ Loi travail”, la nuova  Legge sul lavoro. Un contesto di grandi incognite per il Presidente francese nelle prossime elezioni.

Oggi Merkel, Hollande, Renzi sono tre leader  legati dalla consapevolezza di avere una responsabilità storica, contribuire a impedire che l’Unione europea affondi.

Ma nello stesso tempo sono tre leader che hanno in comune anche il dover fare i conti con elezioni, quelle elettorali per Germania e Francia nel 2017, il Referendum  costituzionale in Italia, a novembre 2016.

Per questo nel vertice di Ventotene hanno teso più che altro a mandare messaggi al proprio elettorato interno.

Ora nel medio termine la sfida sarà trovare un punto di equilibrio tra i loro interessi nazionali-elettorali e iniziare a costruire le premesse per una svolta nell’Unione. Una sfida ardua e complicata e dagli esiti molti incerti.

Tutto questo in uno scenario in cui l’Europa ha perso una parte importante, la Gran Bretagna e l’euroscettismo cresce. Forse , anche se era auspicabile, non ci si poteva aspettare dall’incontro di Ventotene una riflessione critica su cosa è stata l’Europa in questi anni, su come si sia voluto punire un popolo, quello greco, in nome del dogma dell’austerità, o come si è è affrontato e si sta affrontando il dramma dei migranti e delle diseguaglianze.

Ma almeno qualche segnale vero di riflessione in questa direzione era necessario. Non c’è stato , almeno nelle dichiarazioni ufficiali. Vedremo ora nel prossimo vertice europeo di Bratislava, il 16 settembre, se si farà qualche passo in avanti per impedire un’ulteriore regressione, o addirittura  la disgregazione del progetto europeo.

  • Autore articolo
    Piero Bosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR lunedì 29/04 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 29-04-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 29/04/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-04-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 29/04/2024 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 29-04-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Quel che resta del giorno di lunedì 29/04/2024

    I fatti più importanti della giornata sottoposti al dibattito degli ascoltatori e delle ascoltatrici. A cura di Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro

    Quel che resta del giorno - 29-04-2024

  • PlayStop

    Esteri di lunedì 29/04/2024

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci Data di nascita: 6 ottobre 2003 (magazine domenicale di un’ora dalle 11.30 alle 12.30) Ogni giorno Chawki Senouci e Martina Stefanoni scelgono alcuni fatti che ritengono interessanti da segnalare agli ascoltatori e li propongono sotto forma di racconto, rubriche, reportage, piccole storie, interviste, approfondimenti e analisi. Essendo Esteri un magazine radiofonico i modi per “comunicare “ sono i titoli, un breve notiziario e i servizi lunghi. Il tutto inframezzato dai cosiddetti “intrusi” (notizie telegrafiche) e da stacchi musicali.

    Esteri - 29-04-2024

  • PlayStop

    Muoviti Muoviti di lunedì 29/04/2024

    Quando le prime luci della sera… no, non è l’incipit di un romanzo. E’ l’orario in cui va in onda “Muoviti, muoviti” la trasmissione che vi accompagna nel rientro a casa dopo una giornata di lavoro, di studio o di semplice e puro fancazzismo (voluto o subito). Il racconto dei fatti principali della giornata, le piccole notizie che assurgono a tema di interesse generale, gli argomenti più dibattuti sui social, l’andamento del primo anno scolastico in presenza post-Covid, le elezioni (amministrative e del Presidente della Repubblica ma anche quelle dei consiglieri di condominio nel caso…), il presente e il futuro dell’atletica leggera dopo i successi di Tokyo. Tutto questo e molto altro lo trovate in “Muoviti muoviti” dalle 17.30 alle 19 dal lunedì al venerdì su Radio Popolare con Davide Facchini, Luca Gattuso e Marta Zambon.

    Muoviti muoviti - 29-04-2024

  • PlayStop

    Playground di lunedì 29/04/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per un'ora al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 17.30.

    Playground - 29-04-2024

  • PlayStop

    Mash-Up di lunedì 29/04/2024

    Mash Up è un dj set di musiche e parole diverse, anzi diversissime, che si confondono fra loro all’insegna di un tema diverso.  Anzi, “si pigliano perché non si somigliano”.  Conduce, mixa, legge e ricerca il vostro dj per Matrimoni Impossibili, Piergiorgio Pardo aka Pier Nowhere Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 29-04-2024

  • PlayStop

    Jack di lunedì 29/04/2024

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 29-04-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 29/04/2024

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che ha ospitato Alice Dominese di @Animal Equality Italia per parlarci di trasporti di animali vivi, ma anche del ministro Lollobrigida e gli esseri senzienti e del Gr Animali di Bianca Nogara Notarianni e scopriamo che Alice voleva essere Pangolino

    Considera l’armadillo - 29-04-2024

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 29/04/2024

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 29-04-2024

  • PlayStop

    Cult di lunedì 29/04/2024

    Oggi a Cult: la rassegna "Alfabeto di PARCO" alla Barona, in nuovo spazio; a Reggio Emilia "Fotografia Europea" 2024; Antonio Bocola ospite del Trento Film Festival 2024; Saverio La Ruina in scena con "KR70M16 - Cutro" al Teatro Oscar DeSidera; la rubrica di classica a cura di Giuseppe Califano...

    Cult - 29-04-2024

  • PlayStop

    Pubblica di lunedì 29/04/2024

    E’ caduto nel vuoto l’appello dei quattordici scienziati in difesa della sanità pubblica. Un mese dopo la pubblicazione del documento, intitolato “Non possiamo fare a meno del servizio sanitario pubblico”, nessuno (né il governo, né le istituzioni) ha risposto al premio Nobel Giorgio Parisi, all’economista esperta di welfare Nerina Dirindin, al farmacologo Silvio Garattini e alle altre esperte/i e studiose/i di welfare e sanità. Pubblica ha ospitato oggi Nerina Dirindin e la storica dei sistemi di welfare Chiara Giorgi, docente all’università “La Sapienza” di Roma.

    Pubblica - 29-04-2024

  • PlayStop

    Tutto scorre di lunedì 29/04/2024

    Come si esprime la felicità di un popolo? Significato, utilità, ambiguità e rischi delle celebrazioni collettive. A cura di Massimo Bacchetta

    Tutto scorre - 29-04-2024

  • PlayStop

    Giorni migliori di lunedì 29/04/2024

    Alessandro Braga analizza la campagna elettorale della destra, dalla kermesse di Pescara di Meloni a Forza Nord che presenta la corrente leghista di Tosi in Forza Italia. Paolo Natale (intervistato da Alessandro Principe) ci spiega cosa dicono i sondaggi sul voto europeo. Fabrizio Tonello racconta le proteste nei campus statunitensi e il loro riflesso sul voto presidenziale. E infine Alessandro Canella, direttore di Radio Fujiko di Bologna, ci presenta il suo libro Onde Ribelli: la radio può essere uno strumento di cambiamento sociale?

    Giorni Migliori – Intro - 29-04-2024

Adesso in diretta