Approfondimenti

Le proteste fuori controllo dei No Green Pass, la risoluzione per proteggere l’aeroporto di Kabul e le altre notizie della giornata

proteste green pass ANSA

Il racconto della giornata di lunedì 30 agosto 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Le proteste dei No Green Pass si stanno inasprendo e stanno prendendo pieghe criminali, con attacchi e aggressioni a giornalisti e infettivologi, mentre cresce la preoccupazione dei sindacati per la sicurezza dei controllori che dovranno monitorare i Green Pass e l’applicazione delle normative anti-COVID a bordo di treni e mezzi pubblici. Oggi al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Francia e Gran Bretagna proporranno una risoluzione per proteggere l’aeroporto e fare uscire i civili. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

Le proteste fuori controllo dei No Green Pass

Due giornalisti aggrediti e vari medici perseguitati con bombardamento di insulti via telefono e via mail. Stamattina in un presidio davanti al Ministero dell’Istruzione è stato aggredito Francesco Giovannetti di Repubblica, il responsabile è stato fermato. Sabato alla manifestazione No Green Pass di Roma la giornalista di Rainews Antonella Alba è stata presa di mira da uno dei presenti che voleva strapparle di mano il cellulare. Poi ci sono gli scienziati, l’infettivologo di Genova Matteo Bassetti ha denunciato di essere stato seguito e insultato da un no-vax, ha detto che di intimidazioni e minacce ne riceve da dicembre, quando è iniziata la campagna vaccinale. E non è il solo: in queste ore varie azioni di mail e phone bombing sono state lanciate contro medici e giornalisti sulla chat Telegram Basta Dittatura

(di Elisabetta Barbadoro)

“Inondateli” è l’imperativo che compare in queste ore sui post del canale Telegram da cui sono iniziate le proteste contro il Green Pass che vanno avanti tutti i sabati da un mese. In un post di ieri era scritto “scrivete nei commenti gli indirizzi e i numeri di telefono di ministri, capi di partito e virologi”. Nei commenti sono comparsi, tra gli altri i cellulari di Bassetti e di Pregliasco, che ha confermato di star ricevendo telefonate e messaggi di insulti che sono stati denunciati alla polizia.
Nel mirino di mail e phone bombing anche giornalisti, redazioni – come quella del Fatto Quotidiano – Regione Campania.
Intanto anche le modalità di protesta si inaspriscono: mercoledì è stato annunciato il blocco delle stazioni ferroviarie in 54 città, nel giorno in cui il Green Pass diventa obbligatorio per i mezzi a lunga percorrenza. Il giorno successivo i presidi fuori dalle sedi delle Regioni, il 3 settembre manifestazione davanti alle sedi di giornali ed emittenti radio – tv, sabato 4 le proteste di piazza e poi il 6 settembre lo sciopero generale con presidio davanti al Parlamento.
Tornando al bombardamento di insulti, tra chi è stato preso di mira c’è l’infettivologo siciliano Antonio Cascio, che in un’intervista aveva provocatoriamente sostenuto che i non vaccinati dovrebbero pagarsi il ricovero. Nel pomeriggio il suo indirizzo di casa e numero di cellulare sono comparsi in un post di Basta Dittatura e in poche ore ha ricevuto più di 20 fastidiose telefonate. Ce lo ha raccontato lui stesso:


 

Green Pass e trasporti. Quali tutele per chi dovrà controllare e monitorare?

I sindacati sono preoccupati per la sicurezza dei controllori che dovranno monitorare i Green Pass e l’applicazione delle normative anti-COVID a bordo di treni e mezzi pubblici. Ne hanno parlato oggi con il Ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini, nell’incontro in videoconferenza in cui il ministro ha illustrato le linee guida già concordate con le Regioni e le Province Autonome, approvate dal CTS. Salvatore Pellecchia, segretario generale Fit Cisl, ci spiega che cosa è emerso nell’incontro:

Inoltre, ministro e sindacati deciso di aggiornarsi il 20 settembre per monitorare la situazione del trasporto pubblico locale dopo la riapertura delle scuole.

Milano, l’incendio al palazzo di via Antonini: poteva andare molto peggio…

(di Claudio Jampaglia)

Lo scheletro della torre del Moro in via Antonini fuma ancora, dopo una notte intera, i pompieri continuano a innaffiare l’interno del grattacielo di 18 piani che ieri pomeriggio ha preso fuoco come una torcia. “Non abbiamo visto un incendio così dall’incidente aereo di Linate”, ci dice il pompiere più anziano in servizio. Per fortuna qui non ci sono state vittime. Un miracolo dice qualcuno.
Sicuramente un lavoro di squadra, i vicini che bussano alle porte quando qualcosa, domenica pomeriggio, va a fuoco al 15esimo piano e il fumo comincia a diffondersi e sembra un pompiere arrivato prontamente a consigliare a tutti di scappare. Per fortuna lo hanno fatto subito, perché in 20 minuti i pannelli di rivestimento e decoro del palazzo hanno cominciato a diffondere le fiamme a tutta la facciata, fondendosi e poi staccandosi. [CONTINUA A LEGGERE]

Una risoluzione per proteggere l’aeroporto di Kabul e far uscire i civili dal Paese

Sono dieci i civili afgani uccisi nel raid americano per eliminare un leader jihadista che secondo l’Intelligence di Washington stava preparando un attacco all’aeroporto di Kabul.
Lo scrive il Wall Street Journal che parla di membri della stessa famiglia tra cui diversi bambini.
Questa sera al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Francia e Gran Bretagna proporranno una risoluzione per proteggere l’aeroporto e fare uscire i civili, mentre il Pentagono parla oggi di 1.200 persone fatte uscire dal Paese dall’aviazione statunitense.
Una iniziativa europea dopo la debacle del ritiro, e una iniziativa in particolare del presidente francese Macron, mentre la Russia chiede una conferenza internazionale e il Ministro dell’Interno italiano Di Maio, durante una riunione dei Ministri degli Esteri del G7, ha ribadito: coinvolgere Russia e Cina.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Gli omosessuali? Sono in peccato mortale e la chiesa non deve benedire le coppie gay. Sono parole del cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, prefetto emerito per la congregazione della dottrina della fede. Il porporato è uno dei punti di riferimento dell’ala più conservatrice in Vaticano, che osteggiò papa Francesco. Müller ha detto anche che aver fatto passare le associazioni cattoliche dalla Porta Santa di San Pietro in occasione del Giubileo è “solo propaganda”. A chi si rivolge il cardinale? Vuole provare a influenzare Papa Leone? Ne abbiamo parlato con il giornalista vaticanista e scrittore Marco Politi, autore di "La rivoluzione incompiuta, la Chiesa dopo Francesco". L'intervista di Alessandro Principe.

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    L’Orizzonte - 17-09-2025

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    A Milano arriva il Godai Fest: Rodrigo D'Erasmo, tra gli ideatori, ce l'ha raccontato

    Sabato 20 e domenica 21 settembre al Paolo Pini di Milano si terrà la prima edizione del Godai Fest, il festival multidisciplinare che unisce la musica alle arti performative e visive nato da un’idea del musicista Rodrigo D’Erasmo, del produttore Daniele Tortora e dell’artista visivo Cristiano Carotti per abbattere i recinti di genere e di partecipazione, connettere le arti, sperimentare nuovi linguaggi, ampliare le visioni. L’arte, in tutte le sue declinazioni, sarà protagonista di un viaggio attraverso i 4 elementi della cultura umana (Fuoco, Terra, Acqua, Aria) ai quali si aggiunge, secondo la filosofia orientale, il principio del Vuoto. Ad ogni elemento corrisponde un curatore: Rodrigo D'Erasmo in questa intervista di Elisa Graci e Dario Grande a Volume ci ha presentato il concetto e il programma di questo festival.

    Volume - 17-09-2025

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    Poveri ma belli di mercoledì 17/09/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Vieni con me di mercoledì 17/09/2025

    Il primo Pride della Valtellina Chiavenna. L'emozione, ha fatto salir la fame! Per merenda: pane burro e acciughe con bollicina,. Poi via si torna a Milano, al Piccolo Salone del Libro Politico al Conchetta. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    In Etiopia inaugurata la diga della discordia

    Il 9 settembre, dopo 14 anni di lavori, l’Etiopia ha inaugurato ufficialmente la Gerd, la Grand Ethiopian Renaissance Dam, il più grande progetto idroelettrico d'Africa, e tra i 20 più grandi al mondo. Da anni la diga è anche causa di tensione con i paesi a valle del Nilo: Sudan e soprattutto Egitto, che temono di vedere ridotte le proprie risorse idriche, anche in considerazione dei sempre più frequenti periodi di siccità. “Questa diga sarà certamente uno degli epicentri di tensione di questa regione nel prossimo futuro” spiega Luca Puddu, docente di storia dell’Africa all'Università di Palermo, al microfono di Sara Milanese. Ascolta l’intervista andata in onda in A come Africa.

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    Volume di mercoledì 17/09/2025

    Oggi a Volume abbiamo iniziato parlando del Festival Suoni Delle Dolomiti giunto alla sua 30a edizione, ma anche del Godai Fest, evento che si terrà nel weekend al Parco Ex Paolo Pini di Milano e che ci racconta Rodrigo D'Erasmo in qualità di direttore artistico. A seguire segnaliamo il concerto-evento pro Palestina organizzato da Brian Eno che si terrà questa sera a Londra, e concludiamo con il quiz dedicato al cinema, oggi incentrato sul film Il Diavolo Veste Prada del 2006.

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