Approfondimenti

Chi c’è dietro all’attacco informatico alla Regione Lazio

Attacco hacker

Nella notte di sabato 31 luglio un attacco informatico ha paralizzato il sistema sanitario della Regione Lazio. Ai microfoni di Radio Popolare Roberto Maggioni intervista Corrado Giustozi, docente, divulgatore scientifico ed esperto di sicurezza informatica. L’intervista integrale può essere riascoltata nel podcast della puntata di Prisma di martedì 3 agosto 2021

Che idea si è fatto di questo attacco hacker alla Regione Lazio?

Non chiamiamolo attacco hacker, perché la gente potrebbe pensare a dei ragazzini con la felpa in stile Hollywood. Questo attacco è un atto della criminalità organizzata. La stessa che spaccia droga e vende armi. Hanno imparato a fare anche questo tipo di reati. Questo è un rapimento a scopo di riscatto. Non viene rapita una persona o qualcosa di fisico, ma viene negata la disponibilità di accesso ai sistemi. È un atto criminale. In questo caso un atto sfacciato, clamoroso, ma perfettamente ingegnerizzato dal punto di vista criminale. Colpisce la vittima più debole, che ha tanto da perdere: la sanità. Sono anni che fenomeni del genere accadono nei confronti di strutture sanitarie.

Già cinque o sei anni fa ci sono stati casi di attacchi a ospedali negli Stati uniti, poi nel Regno Unito, l’anno scorso è successo in Germania e è anche da noi, anche se in misura più ridotta. Gli attacchi interessano la sanità perché è indifesa e ha tanto da perdere. Ovviamente è un atto odioso, ma è nella logica criminale. In questo caso è un attacco estremamente sfacciato, perché colpisce una struttura pubblica importante con ricadute gigantesche. Si può considerare un attacco allo stato. Non è un attacco terroristico o ideologico. È pura criminalità.

Come nasce un attacco di questo tipo?

Con grande pianificazione come nascerebbe un attacco a un caveau di una banca. Purtroppo non è difficile capire com’è fatta la struttura informatica di un ente pubblico, perché sono presenti forniture soggette ad appalti pubblici che descrivono perfettamente le infrastrutture.

Sono stati molto bravi loro o sono i nostri sistemi informatici che fanno acqua?

I nostri sistemi informatici non fanno acqua.  Purtroppo qualunque sistema, informatico o no, può essere attaccato da un criminale con tempo, risorse, conoscenza a disposizione.
Quello che è successo non è stata la disattenzione di un impiegato, ma un attacco mirato condotto direttamente. C’è stata un intrusione in un computer da cui si è ottenuto l’accesso ai sistemi che sono stati infettati con un malware. È stato un attacco pianificato condotto da qualcuno che conosceva la struttura informatica della regione.

Serve qualcuno che lavori all’interno della struttura o si può fare tutto dall’esterno?

Non necessariamente. In questo caso tutto è stato fatto dall’esterno. Chiaramente le indagini sono in corso, alcuni aspetti devono essere ancora chiariti, ma per quello che sappiamo questo è stato un attacco esterno. Se ci fosse stata qualche informazione interna avrebbe aiutato, ma probabilmente non ce n’è stato bisogno.

Che ipotesi si fanno sugli autori dell’attacco? Chi è stato?

È troppo presto per poterlo dire. Servono indagini molto accurate. Come sapete sono all’opera la polizia postale e il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.

Quando leggiamo: “Questo è un attacco arrivato dalla Russia o dalla Germania” possiamo fidarci?

Sono affermazioni assolutamente prive di fondamento. È impossibile dirlo adesso. Il fatto che un attacco sia arrivato, ammesso che sia vero, da server che si trovano in Germania non vuol dire che sia stato effettuato da li. È facilissimo smistare le comunicazioni. Io posso stare a Roma e, tramite un server in Germania, attaccare la Regione Lazio. È troppo presto per attribuire l’attacco a qualcuno. Sono affermazioni qualunquiste. Queste informazioni si possono ottenere solo dopo indagini molto lunghe e molto complesse che non c’è stato tempo di condurre.

Questa settimana potrebbe vedere la luce l’Agenzia sulla cyber sicurezza italiana. Che cosa sarà? A cosa servirà?

Non è una cosa nuova, ma l’evoluzione di un processo iniziato nel 2013, quando l’Italia si è dotata di una strategia cyber e di strutture coordinate a livello europeo per il contrasto al crimine informatico. Oggi la regia della sicurezza cibernetica nazionale è affidata al Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. Questa nuova Agenzia nasce per accentrare in un unico posto delle competenze che in questo momento sono sparse per vari enti, ministeri e istituzioni. L’Agenzia avrà compiti d’indirizzo, d’impulso e di coordinamento. Purtroppo non potrà pattugliare le reti delle pubbliche amministrazioni o degli enti, ma avrà compiti molto più strategici.

Quanto tempo ci vuole a uscire da una situazione di questo tipo? E in che modo si può fare?

Parlare in termini generali è sempre difficile, ma è ancora più difficile  parlare del caso specifico senza avere tutta una seri di informazioni di cui al momento non disponiamo. In termini generali, da un’indisponibilità di dati come questa, si può uscire in un unico modo: con i backup che, per buona pratica, si dovrebbero mantenere proprio per ripristinare le attività in caso di disastro.

Anche nelle strutture più organizzate c’è sempre qualcosa che va male o che può essere migliorato, purtroppo ce ne accorgiamo sempre in caso di emergenza. Bisogna fare tesoro di ciò che è successo per poter migliorare in futuro. Se ci sono stati dei punti deboli o non attentamente progettati sarà importante tenerne conto per ricostruire o migliorare la situazione in futuro. Non ho informazioni specifiche per sapere cosa dovrebbe fare la Regione Lazio. Solo chi conosce dall’interno il sistema può dare una risposta del genere.

FOTO| Il centro vaccinale Anti Covid “La Nuvola” che ha subito l’attacco hacker ai sistemi informatici della Regione Lazio, Roma

  • Autore articolo
    Roberto Maggioni
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 02/07 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 02/07 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 01/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 01/07/2025 delle 19:46

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 01-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Dodici Pollici del 2/7/25 - Ricky Gianco

    Il podcast di Francesco Tragni e Giuseppe Fiori registrato dal vivo a Germi e dedicato al mondo dei vinili. Oggi è di scena Ricky Gianco: cantante, chitarrista e compositore, ha iniziato la sua carriera negli anni ’60 col primo nucleo dei Dik Dik, collaborando poi coi Ribelli e coi Quelli (in seguito diventati PFM), nonché con artisti come Tenco e Jannacci. Negli anni ’70, Ricky porta avanti alcuni progetti musicali (e in seguito teatrali) con il cantautore Gianfranco Manfredi, e parallelamente fonda come discografico la Intingo e La Ultima Spiaggia. Complessivamente ha inciso oltre 20 album come solista. Sul palco si è esibito assieme al musicista Stefano Covri.

    A tempo di parola - 02-07-2025

  • PlayStop

    La politica delle donne, obiettivi raggiunti e sfide ancora aperte - 02/07/2025

    Con Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati, Marilena Grassadonia, responsabile diritti Sinistra Italiana, Valentina Barzotti, deputata del Movimento 5 Stelle. Conduce Barbara Sorrentini con Luigi Ambrosio.

    All you need is pop 2025 - 02-07-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di mercoledì 02/07/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 02-07-2025

  • PlayStop

    Music Revolution di martedì 01/07/2025

    Puntata nr 1 - 01 - Shawn Phillips: L Ballade 02 - Nick Drake: River Man 03 - Ray Lamontagne: Be Here Now 04 - Paul McCartney: The Back Seat of My Car 05 - Beach Boys: Surf’s Up 06 - Keith Moon: Don’t Worry Baby 07 - David McWilliams: The Days of Pearly Spencer 08 - Anna B Savage: Lighthouse 09 - Soulsavers: Through My Sails 10 - Souad Massi: Mirage 11 - Bill Frisell: Shutter, Dream 12 - Erich Leisdorf: Coro a Bocca Chiusa 13 - Robert Downey Jr: Smile 14 - Franco Battiato: Se Mai 15 - Tommy Peltier ft Judee Sill: Pocket-Socket 16 - Gentle Giant: Pantagruel’s Nativity 17 - Rufus Wainwright: Waiting for a Dream 18 - Verve: Lucky Man

    Music Revolution - 01-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di martedì 01/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 01-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 01-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di martedì 01/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 01-07-2025

Adesso in diretta