Approfondimenti

La pioggia di emendamenti tra giustizia e Ddl Zan, l’Italia si mobilita contro i licenziamenti e le altre notizie della giornata

G8 Genova Radio Popolare

Il racconto della giornata di martedì 20 luglio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Genova 2001, le immagini di quel ragazzo sull’asfalto di piazza Alimonda ci riportano all’incubo di 20 anni fa: l’assassinio di Carlo Giuliani, rimasto impunito, era solo l’inizio. Radio Popolare c’era e c’è anche oggi a 20 anni di distanza. Il percorso del DDL rischia di arenarsi al Senato con centinaia di emendamenti, quasi tutti arrivati dall’area leghista, e i giochi politici sono ufficialmente ripartiti. Anche sulla riforma della giustizia è pioggia di emendamenti: quasi 3mila richieste di modifica, oltre 1.800 delle quali solo dal Movimento 5 Stelle. Intanto in tutta Italia si susseguono proteste e mobilitazioni contro l’ondata dei licenziamenti partita dopo lo sblocco deciso dal governo. Infine l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia e nel Mondo.

2001-2021: Radio Popolare torna a Genova

(di Lorenza Ghidini)

Genova 2001, le immagini di quel ragazzo sull’asfalto di piazza Alimonda ci riportano all’incubo di 20 anni fa: l’assassinio di Carlo Giuliani, rimasto impunito, era solo l’inizio.
Quel 20 luglio uno dei cortei più grandi previsti in città, quello dei disobbedienti, fu attaccato a freddo, 20 mila manifestanti scapparono nelle vie e nelle piazze tutt’attorno, come schegge impazzite. Il carabiniere Mario Placanica sparò sapendo che avrebbe potuto uccidere, di morti del resto ne erano stati messi in conto ben più d’uno.
Il giorno dopo una fiumana di persone decise che bisognava esserci, nonostante la paura. Nessuno si immaginava la macelleria per le strade, poi l’assalto alla scuola Diaz, e ancora giorni e giorni alla ricerca di figli, amici, parenti dispersi e rinchiusi nella caserma di Bolzaneto, torturati cantando Faccetta Nera. “Tutto questo ha un nome”, disse allora il nostro direttore Piero Scaramucci in un editoriale: “stato di polizia”. Se la strage di piazza Fontana fu la perdita dell’innocenza per una generazione, Genova lo fu per quella successiva. [CONTINUA A LEGGERE SUL SITO]

Perché siamo tornati oggi in piazza Alimonda?

(di Massimo Alberti)

Quando si fa la classica domanda: “Perchè sei in piazza oggi?”, la risposta è sempre un po’ la stessa.
“Dove altro potrei essere?”. Piazza Alimonda 2021 nel ricordo di Carlo unisce diverse generazioni di attivisti in un intreccio tra personale, politico e collettivo. Generazioni che cantano insieme quello che è diventato ormai l’inno di Genova “Clandestino”, quando Manu Chao a sorpresa sale sul palco dove più tardi Giuliano Giuliani lancerà una durissima invettiva contro la magistratura accusata di infangare ancora oggi la memoria del figlio, dopo non aver cercato la verità, prima di far sciogliere la piazza nel minuto di silenzio tra abbracci e lacrime, ma anche urla di rabbia. Piange Manuela che il 21 luglio partì da Torino per Genova con suo figlio di 16 anni e che oggi di anni ne ha 36 e sono ancora qui, insieme, cresciuti nel movimento No Tav. Urla Andrea che di anni ne ha 17 è di Genova, oggi fa attivismo nei movimenti studenteschi e a cui Carlo lo hanno sempre raccontato come un ragazzo che sarebbe potuto essere lui. Marco invece abbraccia gli amici con cui è arrivato da Firenze. Lui a Genova era al corteo dei migranti del 19 luglio poi non c’è più tornato fino ad oggi. Se lo spirito di Genova è stato far riconoscere in un’unica comunità storie e visioni diverse, in piazza oggi quello spirito sopravvive. “Ma non può venir fuori solo alle commemorazioni” dice Michela 26 anni, un lavoro precario a Genova e attivista tra i movimenti Antifa e ambientalisti. “La nostra sfida è trasforamare questo spirito in azione politica perchè col tempo Genova non resti solo un ricordo sbiadito”.

Il ricatto sul Ddl Zan passa per centinaia di emendamenti

(di Claudia Zanella)

In questo momento è ancora in corso la discussione, con decine di senatori che si sono iscritti a parlare. E nel pomeriggio la capigruppo, convocata per capire come procedere con l’iter, ha stabilito che la discussione riprenderà dopo il passaggio in aula dei decreti in scadenza nei prossimi giorni.
Oggi era anche il termine ultimo per presentare gli emendamenti e ne sono arrivati un migliaio. Presto però per il loro arrivo in Aula. Anche se si sa che nel mirino delle proposte di modifica dei vari gruppi, come ci si aspettava, ci sono gli articoli 1,4,7: quindi le parti del ddl che fanno riferimento all’identità di genere, alla libertà d’espressione e alla possibilità di introdurre attività nelle scuole per la giornata contro l’omotransfobia.
La maggior parte degli emendamenti sono stati presentati dalla Lega: quasi 700. La sorpresa, però, è che ne sono arrivati quattro anche da Italia Viva.
Ripartono così i giochi politici. Renzi insiste per una mediazione, così come Salvini che promette di ritirare gli emendamenti se il Pd si apre al dialogo. Una richiesta irricevibile per i senatori del Pd, dopo mesi di ostruzionismo del Carroccio e la proposta di tutti questi emendamenti.
Se qualcuna di queste proposte di modifica dovesse passare, il ddl dovrebbe tornare alla Camera, ricominciando l’iter e rischiando di fatto di non diventare legge in tempo per la fine della legislatura.
Il voto in Senato probabilmente sarà segreto e questo potrebbe riservare delle sorprese. Il rischio è che ai sostenitori della legge possa venire meno l’appoggio di Italia Viva e dei senatori scettici del Partito Democratico e dei 5Stelle.

Pioggia di emendamenti anche sulla riforma della giustizia

Pioggia di emendamenti sulla riforma della giustizia. Quasi 3mila richieste di modifica. Il Movimento 5 Stelle ne ha presentati oltre 1.800. Circa la metà degli emendamenti riguardano il solo articolo della riforma penale riguardante la prescrizione. La ministra Cartabia però avvisa: “Le forze politiche spingono in direzioni diametralmente opposte, ma questa riforma deve essere fatta perché lo status quo non può rimanere tale”. Ma, con tutte le proposte di modifica, l’iter rischia di non essere rapido quanto il presidente del Consiglio avrebbe voluto.
Domani il plenum del Consiglio superiore della magistratura darà il suo parere sulla riforma del processo civile, mentre la prossima settimana sul penale e sulla prescrizione e in particolare sulla norma sull’improcedibilità.
Quest’ultima è stata oggi aspramente criticata dal procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, e dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, davanti alla Commissione Giustizia della Camera. Con la Riforma della prescrizione della ministra Cartabia, ha detto Gratteri, “il 50% dei processi finiranno sotto la scure dell’improcedibilità”. Tra quelli a rischio di improcedibilità, secondo il procuratore, anche i 7 maxi processi contro la ‘ndrangheta che si stanno svolgendo a Catanzaro. Federico Cafiero De Raho ha aggiunto che la riforma della prescrizione “mina la sicurezza del Paese”.

Mobilitazioni in tutta Italia contro i licenziamenti

giornata di mobilitazione per il lavoro in diverse zone d’Italia. Negli stabilimenti ex Ilva sciopero di 24 ore per chiedere certezze sulle prospettive del gruppo. La Fiom parla di adesione altissima, intorno all’80% a Taranto e sopra il 90 nell’acciaieria genovese di Cornigliano. A Napoli i dipendenti Whirlpool hanno occupato per qualche minuto i binari dell’alta velocità alla stazione centrale per protestare contro la decisione della multinazionale di abbandonare il loro stabilimento. In Brianza mobilitazione dei metalmeccanici a sostegno degli operai della Gianetti ruote: anche su di loro pende una minaccia di chiusura della fabbrica, dopo lo sblocco dei licenziamenti scattato a inizio luglio a livello nazionale. Le voci dei manifestanti per la vertenza Gianetti raccolte dall’inviato Luca Parena:


 

COVID-19, la situazione nel Mondo

(di Martina Stefanoni)

I contagi stanno risalendo un po’ ovunque nel mondo. In particolare, in Francia nelle ultime 24 sono stati registrati 18mila nuovi casi. Un’impennata che il Ministro della Salute Oliver Vern ha definito “impressionante” e ha aggiunto: “Non abbiamo mai visto una cosa del genere, né con il ceppo storico del virus, né con la variante inglese, né con quella sudafricana né brasiliana“. Andando più lontano da noi e dall’Europa, una forte crescita di infezioni si è registrata anche in Iran, con più di 27mila casi e 250 morti in un giorno. Un aumento dovuto anche ad una lenta campagna vaccinale, che sta scatenando proteste in tutto il paese. Dall’India, invece, dove per la prima volta è stata identificata questa variante Delta che sta preoccupando tutto il mondo, arrivano delle notizie che permettono di avere una visione più realistica dell’impatto che il COVID-19 ha avuto sul paese: secondo uno studio, infatti, il numero dei morti causati dalla pandemia sarebbe di 10 volte superiore ai numeri comunicati ufficialmente.
In Giappone, invece, la pandemia tiene ancora in scacco le Olimpiadi. A tre giorni dalla cerimonia di apertura, infatti, il capo della commissione organizzativa di Tokyo 2020 ha detto che la cancellazione dei giochi all’ultimo minuto è un’opzione che verrà presa seriamente in considerazione se i contagi continuassero a salire, dopo che diversi atleti sono risultati positivi.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia e nel mondo

Oggi in Italia sono stati accertati 3.558 casi di coronavirus ed è risultato positivo l’1,6% delle persone che hanno fatto il tampone, in calo rispetto al 2,3 di ieri. 10 i morti comunicati. In leggero aumento sia i pazienti in terapia intensiva sia quelli ricoverati negli altri reparti COVID. Nella città di Roma oggi sono stati registrati 557 contagi e si è fatto il confronto coi 164 dello scorso 11 luglio, giorno della finale degli Europei: l’assessore regionale alla sanità ha collegato l’aumento delle infezioni ai festeggiamenti per la vittoria dell’Italia. In questo contesto tra domani e giovedì è atteso il Consiglio dei Ministri che approverà le nuove regole sul Green Pass e sui parametri in base a cui si decide il colore dei diversi territori.
Oggi le regioni si sono confrontate tra loro e si sono accordate su delle richieste da fare al governo: per esempio rendere necessaria la certificazione per le persone vaccinate, guarite o risultate negative a un tampone per i locali al chiuso solo fuori dalle zone bianche, e non far scattare l’uscita da queste zone se le terapie intensive sono occupate per meno del 15% e i reparti ordinari covid per meno del 20.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    GR lunedì 06/05 8:00

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 06-05-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 05/05/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 05-05-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 06/05/2024 delle 7:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 06-05-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Rights now di lunedì 06/05/2024

    Cancellare i diritti con il consenso popolare: la tripla crisi epocale - guerra, clima, pandemia - lo rende possibile. Rights now, la trasmissione su Radio Popolare a cura della Fondazione Diritti Umani vuole contrastare questo pericolo, facendo conoscere l’importanza dei diritti e delle lotte per affermarli. Ovunque succeda. Con le testimonianze di chi concretizza i diritti umani e dando parola alle nuove generazioni che ci credono. A cura di Danilo De Biasio e Elisa Gianni

    Rights now – Il settimanale della Fondazione Diritti Umani - 06-05-2024

  • PlayStop

    Non vedo l'ora di lunedì 06/05/2024

    Non Vedo l'Ora, ma nonostante questo iniziamo con calma! Poi appena riprendiamo conoscenza, dopo un caffè, due chiacchiere e della buona musica, vi racconto le cose per cui NON VEDO L'ORA di stare ogni giorno con voi!!

    Non vedo l’ora - 06-05-2024

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 05/05/2024

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 05-05-2024

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 05/05/2024

    Prospettive musicali dà risalto a una serie di espressioni musicali che trovano generalmente poco spazio nelle programmazioni radiofoniche mainstream. Non pensando al genere come concetto limitativo, Prospettive musicali vuole suggerire percorsi di ascolto eterogenei. Prospettive musicali potrà accostare musiche medioevali e avanguardie elettroniche, free jazz e musiche per ambiente, danze etniche e partiture contemporanee, improvvisazione e composizione, avant rock e canzone, silenzio e rumore, invitando il proprio pubblico a condividere esperienze di ascolto coraggiose e «di confine». Alessandro Achilli collabora con Radio Popolare dal 17 marzo 1991 con i cicli Sciabadà (1991), Est (1992), Le vacanze di monsieur Hulot (1991, con Giovanni Venosta, e 1992), L’Orchestra (1996), Concerti da Babele (2001, 2002, 2003), Township Beat, musiche dal Sudafrica (2010) e corrispondenze dai festival Mimi (Provenza), Ring Ring (Belgrado), London Jazz Festival; ha inoltre curato la regia e l’adattamento di un ciclo condotto da Robert Wyatt, interviste in diretta a Shelley Hirsch, Arto Lindsay, Peter Blegvad e Robert Wyatt, e puntate monografiche di Cantaloop, In genere, Zona disco, Replicanti, Yuppi do, Il giardino degli dei, 5 giri, Jazz Anthology, Happy Together e Notturnover estate. Clicca qui per notizie sulle sue attività con Musica Jazz, Musiche, Radio3 Rai e come fotografo non professionista e traduttore. Fabio Barbieri collabora con Radio Popolare dal 1997. È stato ideatore e conduttore di Tropici e meridiani e ha realizzato collegamenti e interviste per Notturnover,Candid, Sidecar, Zoe, Alaska e per il gr in network. Ha collaborato con la redazione musicale del quotidiano Il Manifesto. Suoi articoli e recensioni sono apparsi su Rockerilla, Lost Trails e nel volume Bassa fedeltà (Bollati Boringhieri). Nella stagione 2003-2004 ha curato per Patchanka una serie di corrispondenze settimanali da Londra, intitolata London Calling. Da quell’esperienza è nato un blog: http://www.fabiocalling.blogspot.co.uk/ Gigi Longo collabora con Radio Popolare dal 1987. Ha condotto Jazz Anthology, Music Mag, Onda su onda e Cibo per psiconauti. In veste di inviato, ha recensito decine di concerti jazz, rock e world music per Notturnover. Ha realizzato trasmissioni speciali su Charles Mingus, Gil Evans, Duke Ellington e Miles Davis. È stato collaboratore dell’Associazione Jazz Capolinea, del mensile Il Buscadero e dela rivista Alp Grandi Montagne.

    Prospettive Musicali - 05-05-2024

  • PlayStop

    News della notte di domenica 05/05/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 05-05-2024

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 05/05/2024

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 05-05-2024

  • PlayStop

    Agitanti di domenica 05/05/2024

    Un programma per gente che muove mente, corpo e spirito. Un programma di sport – sport paralimpico – per imparare a conoscere le vite, i sogni, le discipline degli atleti che stanno cercando di qualificarsi per Parigi 2024. Per arrivare preparati alle prossime Paralimpiadi, al via il 28 agosto: sapendo cosa cercare, dove guardare, come godere della grandissima competizione che le discipline che gli sport per persone con disabilità riservano. Un magazine che prende il suo nome dagli Agitos (dal latno “agito”, metto in movimento), le tre anime – verde, rossa e blu, come i colori più diffusi nelle bandiere del mondo – che compongono lo stendardo dei giochi paralimpici e che rappresentano appunto mente, corpo e spirito. Magari – chissà – ascoltandolo scoprirai che esistono discipline a cui non avevi pensato. In cui puoi metterti in gioco con il corpo che hai, esattamente per come è fatto: metterti alla prova, sudare, divertirti, competere, tenerti in forma e spostare il tuo limite un po’ più in là. “You can’t be what you can’t see”, diceva Marian Wright Edelman, la prima donna afroamericana ammessa all’albo degli avvocati del Mississippi nel 1965. Non puoi essere ciò che non puoi vedere: ci vogliono modelli in cui ci si riconosce per come si è, altrimenti è difficile persino sognare di poter diventare qualcosa. Un discorso che vale per tutti quelli che in qualche misura vengono etichettati come “diversi”. Ogni domenica alle 21 per mezz’ora su Radio Popolare. Conduce Giulia Riva, giornalista e nuotatrice paralimpica. Un programma di corpi, teste e voci “diversamente” agili.

    Agitanti - 05-05-2024

  • PlayStop

    Bohmenica In di domenica 05/05/2024

    Regia: Clarice Trombella Co-Conduzione: Astrid Serughetti La Ragazza delle stelle Simona Romaniello parla del cielo del mese di maggio e racconta la storia della stella Arturo, che accese le luci di Chicago. L’English tutor Samuele Brusca analizza alcune strofe di “Say you won’t let go” di James Arthur, mentre Astrid Serughetti intervista il comico Diego Piemontese in occasione della Giornata mondiale della risata. Il nostro editore Riccardo Burgazzi ci allieta con alcuni scherzi da medievali, per ridere con Liutprando da Cremona e Poggio Bracciolini; infine, lo Scienziatissimo Andrea Bellati spiega come i giovani delle grandi scimmie scherzano con gli adulti, proprio come fanno i bambini umani.

    Bohmenica In! - 05-05-2024

  • PlayStop

    L'artista della settimana di domenica 05/05/2024

    Ogni settimana Radio Popolare sceglierà un o una musicista, un gruppo, un progetto musicale, a cui dare particolare spazio nelle sue trasmissioni, musicali e non. La nostra scelta racconterà molte novità discografiche, ma non soltanto. E ogni domenica, con mezz’ora di speciale, concluderemo i sette giorni proponendo un profilo approfondito del nostro Artista della Settimana.

    L’Artista della settimana - 05-05-2024

  • PlayStop

    Bollicine di domenica 05/05/2024

    Che cos’hanno in comune gli Area e i cartoni giapponesi? Quali sono i vinili più rari al mondo? Giunta alla stagione numero 15, Bollicine ogni settimana racconta la musica attraverso le sue storie e le voci dei suoi protagonisti: in ogni puntata un filo rosso a cui sono legate una decina di canzoni, con un occhio di riguardo per la musica italiana. Come sempre, tutte le playlist si trovano sul celeberrimo Bolliblog.com. A cura di Francesco Tragni e Marco Carini

    Bollicine - 05-05-2024

  • PlayStop

    Archivio Ricordi di domenica 05/05/2024

    Era da tempo che pensavo ad un nuovo programma, e non mi accorgevo che era già lì…ma dove? Semplice, nei vari supporti magnetici e negli hard disk dei miei due pc contenenti i miei incontri musicali (che non voglio chiamare interviste) degli ultimi quarantasei anni: quindi oramai un archivio, un archivio di parole e di voci che raccontano e portano alla musica! Quindi un archivio parlato, un Archivio Ricordi, da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni, che ci ha conservato - tra le altre - la storia del melodramma: quello è l’Archivio storico Ricordi. Il mio non è ancora storico ma ci manca poco, eppoi vale la continuità: dalla conservazione su carta a quella digitale, tutto scorre… Ad ogni puntata un personaggio: spesso musicista, o in qualche modo legato alla musica, e non proprio un’intervista ma una conversazione con un’intelligenza musicale, potremmo dire. Qualche nome per le prime settimane? Bruno Canino, Claudio Abbado, Giorgio Gaslini, Franco Battiato, Maurizio Pollini, Riccardo Chilly, Sergio Endrigo, Karlheinz Stockhausen, Ennio Morricone… Un archivio sonoro che non si ferma, e che mentre racconta nel passato continua ad alimentarsi nel presente. E senza accorgerci ci troveremo su un sentiero della Storia della Musica. Buon ascolto. Claudio Ricordi settembre 2022

    Archivio Ricordi - 05-05-2024

  • PlayStop

    Mitologia Popular di domenica 05/05/2024

    Mitologia Popular esplora e racconta il folclore e la cultura popolare brasiliana: da miti e leggende come Saci Pererê, Mula sem cabeça, Cuca alla storia di piatti tipici come la feijoada o la moqueca, passando per la letteratura, il carnevale, la storia delle città più famose e la musica, ovviamente. Conduce Loretta da Costa Perrone, brasiliana nata a Santos che, pur vivendo a Milano da anni, è rimasta molto connessa con le sue origini. È autrice del podcast Lendas con il quale ha vinto gli Italian Podcast Award per il secondo anno consecutivo.

    Mitologia Popular - 05-05-2024

Adesso in diretta