Approfondimenti

Elly Schlein accusa: una vergogna le reazioni dei sovranisti nostrani al tentato golpe Usa

Elly Schlein

Elly Schlein, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, è intervenuta questa mattina a Fino Alle Otto all’indomani dell’assalto al Campidoglio USA da parte dei sostenitori di Trump e in una delle giornate più tese per il futuro del governo di Giuseppe Conte con un Recovery Plan ancora da chiudere e un piano vaccini che non decolla come dovrebbe.

L’intervista di Barbara Sorrentini.

Sappiamo che anche tu ieri sera hai seguito quello che stava accadendo a Washington, negli Stati Uniti.

Quello che è accaduto non ha precedenti nella storia americana. È di una gravità inaudita e peraltro ci sono stati anche quattro morti. La protesta voluta da Trump è diventata una irruzione armata vera e propria nel Congresso, con tanto di scontri a fuoco. Questo si ottiene con anni di polarizzazione e di bugie. Non stupisce che sia stato proprio un deputato repubblicano ieri a parlare di tentato golpe. È una ferita profonda per la democrazia, non solo americana, perché questo è un fatto che rimarrà. Deve esserci un confine, anche nelle divisioni e io ho il timore che questo possa essere un precedente simbolico molto pericoloso anche per altri nazionalisti e altri contesti di altri Paesi. Mi dispiace anche che i leader nazionalisti di casa nostra abbiano perso un’ulteriore occasione per schierarsi nettamente a favore dei principi basilari di convivenza democratica. Ho letto qualche tweet. Uno si è limitato a condannare genericamente la violenza e l’altra a dire che l’aveva fatto anche Trump, anche se con nessuna convinzione. Il video di Trump un video in cui sostanzialmente si ribadivano le stesse bugie che abbiamo capito avere aizzato questa protesta senza precedenti. È importante, però, che con la vittoria dei due seggi al Senato della Georgia, che è stato forse uno dei fattori scatenanti, i democratici abbiano ottenuto il controllo del Senato. Questo potrà garantire una maggiore agibilità politica al governo di Biden e di Kamala Harris. Questa è una buona notizia. C’è una polemica in corso sull’intervento delle forze dell’ordine. Bisogna fare chiarezza. Siamo di fronte all’assurdo in cui il capo delle forze armate fosse proprio la persona che ha voluto questa protesta. Questo ci deve insegnare con chiarezza quanto sia doppia, se non tripla, la responsabilità di chi fa politica e, a maggior ragione, di chi governa nell’utilizzare parole e nel diffondere un messaggio di non accettazione dell’altro.

Hai un pensiero sulla crisi di governo e le ultime offerte di Conte?

A me sembra un dibattito molto lontano da quello che in questo momento è nella testa delle persone. Abbiamo ancora un’incertezza sulla pandemia, una campagna vaccinale che sta prendendo il via, ragazze e ragazzi che purtroppo non sanno ancora quando torneranno a scuola e un piano da 200 miliardi da consegnare tra pochissimo a Bruxelles. Che il Recovery Plan possa migliorare non è in dubbio, ma mi pare che Renzi stia riuscendo nel fare esattamente ciò che andava evitato, cioè trasformarlo in una discussione tutta politica e partitica, una merce di trattativa di maggioranza anziché una sfida, come deve essere, per l’intero Paese in cui coinvolgere i territori e tutte le parti sociali, come peraltro noi chiediamo dall’inizio della discussione. Che questo governo non sia perfetto né infallibile lo sappiamo, ma è folle pensare di destabilizzare la situazione in un momento come questo e nessuna delle questioni sollevate mi pare non essere risolvibile nelle sedi opportune e in un franco e anche molto acceso confronto di maggioranza. Se il tema è quello di un rimpasto mi sembra molto distante da quello che in questo momento c’è da fare in fretta per il Paese. Se il tema è quello di andare al voto, a me sembra veramente che una crisi al buio sia irresponsabile e assurda in una fase come questa.

Hai citato i vaccini e il rientro a scuola. Su quali tempistiche state lavorando in Emilia-Romagna?

Sui vaccini siamo entrati a pieno regime all’inizio di questa settimana. Ieri sera siamo arrivati a 31.958 dosi, mi pare il 53% delle dosi che sono arrivate. Ad oggi, in questi primi giorni, ne stiamo facendo circa 8mila al giorno, un buon numero. Qualche ritardo nell’arrivo delle dosi c’è stato, ma aspettiamo qualche giorno per fare i bilanci. È un grande sforzo organizzativo e di responsabilità collettiva. Sappiamo che non è finita e che le persone devono continuare ad osservare le misure di sicurezza per evitare i contagi per non vanificare i grandi sforzi che abbiamo fatto fino a qui. Ora naturalmente ci stiamo concentrando sul personale sanitario, su quello dei servizi socio assistenziali e socio sanitari e sugli ospiti delle residenze per anziani e sugli anziani over 80 secondo le priorità che ha stabilito il governo. Naturalmente non dobbiamo dimenticare, quando saremo finalmente in grado di aprire anche la campagna vaccinale per la popolazione, le fasce più fragili. I criteri per valutare questa campagna sono la rapidità, l’efficienza e anche l’equità. Non dobbiamo lasciare indietro nessuno. Serve anche una campagna di informazione capillare perché sappiamo che anche il dibattito sui vaccini è un dibattito estremamente polarizzato che va accompagnato con uno sforzo di verità e di informazione corretta, capillare e trasparente per convincere le persone dell’importanza di vaccinarsi. In queste prime settimane puntiamo a vaccinare 50mila persone ogni settimana, poi naturalmente puntiamo ad aumentare il ritmo quando partirà la vaccinazione della popolazione.

L’Emilia-Romagna ha firmato il nuovo patto per il lavoro e per il clima.

Il patto per il lavoro e per il clima lo abbiamo firmato a metà dicembre insieme a tutte le parti istituzionali, dai comuni alle università e le province, ma anche le parti economiche, le organizzazioni d’impresa, i sindacati e, per la prima volta, anche con Legambiente e con la rete dei comuni Rifiuti Zero, cosa di cui sono particolarmente contenta perché si è arricchita la discussione. La firma del patto è un punto di partenza, non un punto di arrivo. È uno strumento fondamentale per ricostruire insieme con la consapevolezza che possiamo farcela se ciascuno nel suo diverso ruolo nella società fa la sua parte, a cominciare da noi che facciamo parte delle istituzioni e che dobbiamo allineare le nostre politiche agli obiettivi di una ricostruzione su basi diverse, puntando alla giustizia sociale e ambientale insieme, cioè al contrasto alle diseguaglianze di ogni tipo, alla coesione sociale, al lavoro di qualità, a obiettivi di investimento nella conoscenza, nella formazione e nei saperi insieme alla decarbonizzazione e al raggiungimento di obiettivi ambiziosi come il 100% di energie rinnovabili entro il 2035. È chiaro che sfide di questa portata hanno bisogno di condivisione e di concertazione ed è questo che stiamo chiedendo anche al governo di fare per questa fondamentale occasione di ricostruzione costituita dal piano Next Generation EU. Guai a farne una discussione tutta romana invece che coinvolgere Regioni, Comuni e il Paese nel suo complesso.

Che ne pensi della serie tv di Netflix su San Patrignano?

Io trovo che regista, autori e produttori abbiano fatto un ottimo lavoro di ricostruzione di una vicenda che racconta non solo le luci e le ombre di San Patrignano, ma anche un pezzo di storia del Paese e di come eravamo. Mi ha colpito perché non parte da una tesi per dimostrarla, non ha un esito scontato. Accompagna nella complessità della vicenda e dei suoi protagonisti anche attraverso dei dilemmi etici significativi senza fare sconti alle verità più scomode e anche a quelle processuali. L’ho trovato un lavoro costruito in modo equilibrato e che accompagna nella ricostruzione di una vicenda che ci lascia a farci ancora più domande.

Foto dalla pagina Facebook di Elly Schlein

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 16/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 16-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 16/12 10:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 16/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 16/12/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 16-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 16/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 16-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 16/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 16-12-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 16/12/2025

    Oggi a Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare: Maurizio Schmidt presenta "Sketches and Short PLays" di Harold Pinter al Teatro Out Off e lo spazio di formazione BAS alla Barona; al Teatro alla Scala torna "La bella addormentata" con la storica coreografia di Nuereyev; "A Place of Safety" della compagnia Kepler -452 ha vinto il Premio UBU 2025 come Miglior Spettacolo; la rubrica EXtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 16-12-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 16/12/2025

    Il tesoretto russo al servizio dell'Ucraina? Come finanziare per i prossimi due anni la difesa militare di Kiev dall'aggressione di Mosca con i soldi congelati di proprietà russa? E’ questa la difficile operazione finanziaria (e politica, ovviamente) in corso tra Bruxelles (Unione e Commissione europea) e le principali capitali della UE. Il caso Euroclear, la società belga con sede a Bruxelles, «cassaforte» degli oltre 200 miliardi di euro di asset russi. Un caso delicatissimo. I rischi connessi alla stabilità di Euroclear potrebbero portare un ad nuovo crack "Lehaman Brothers" (lo storico crack finanziario del 2008 di una delle più grandi banche americane dell’epoca)?

    Pubblica - 16-12-2025

  • PlayStop

    Chi vuole Repubblica? Il destino del gruppo Gedi e la libertà di informazione

    Il gruppo editoriale Gedi è in vendita: John Elkann se ne vuole disfare e la trattativa con l’armatore ed editore greco Theodore Kyriakou è ben avviata. Il gruppo Gedi include Repubblica e La Stampa (rispettivamente il secondo e terzo tra i più venduti quotidiani generalisti in Italia), il sito di news HuffPost e le radio Deejay, Capital e m2o. Le redazioni sono in mobilitazione, ci sono già stati degli scioperi: i timori per l’occupazione dei lavoratori e per l’autonomia e la libertà editoriale delle testate. Una questione che, peraltro, va anche oltre il destino di Gedi e si allarga al panorama dell’informazione in Italia. Nella trasmissione Tutto scorre, Luigi Ambrosio ha ospitato Zita Dazzi, giornalista di Repubblica, rappresentante del comitato di redazione.

    Clip - 16-12-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 16/12/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Fabrizio Tonello.

    A come America - 16-12-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di martedì 16/12/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 16-12-2025

  • PlayStop

    CLAUDIO GATTI - NOI, IL POPOLO

    CLAUDIO GATTI - NOI, IL POPOLO - presentato da Michele Migone

    Note dell’autore - 16-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 16/12/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 16-12-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 16/12/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 16-12-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 16/12/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 16-12-2025

Adesso in diretta