Approfondimenti

Le elezioni americane sono state un referendum sul trumpismo

Biden - Stati Uniti Europa

Oggi a Prisma abbiamo ospitato il professor Mario Del Pero, americanista con cattedra presso la Science Po di Parigi, per far luce sullo stato attuale delle elezioni presidenziali americane. L’intervista di Lorenza Ghidini e Claudio Jampaglia.

Professore, partiamo da Joe Biden, che ha fatto il pieno di voti anche più di Obama nel 2008, il più votato della storia. È vero che c’è stata una partecipazione gigantesca a queste elezioni, ma cosa c’è sotto questo record?

Il trainer non è stato Biden ma Trump. L’elezione è stata un grande referendum su Trump e il trumpismo, un referendum che ha mobilitato milioni e milioni di elettori, possibilmente giovani nel caso democratico. I dati che abbiamo adesso sono parziali, il numero di milioni di voti andati a Biden è destinato a crescere ed è un risultato straordinario anche per la democrazia statunitense con dei tassi di partecipazione elettorale rilevanti ed è un risultato rilevante anche per Trump. Tanti di noi studiosi per anni abbiamo detto che il bacino elettorale repubblicano è strutturalmente limitato e non si poteva espandere oltre un certo limite e Trump in parte ci ha smentito, perché se è vero che Biden batte tutti i record è altrettanto vero che la mobilitazione di voti a sostegno di Trump è significativa e destinata a lasciare un condizionamento pesante sulla politica statunitense nei mesi e anni a venire.

C’è molta pressione, anche fisica, su alcuni seggi con fuori manifestanti. In Arizona addirittura anche da parte di Trump che va a vedere se veramente stanno rubando i voti, come ha detto a un certo punto il presidente. Ci spiega quale previsioni di tempi potremmo avere? Rimangono Pennsylvania, North Carolina, Georgia, Nevada, Arizona come stati da attribuire. Quale battaglia si può ipotizzare a seguito delle elezioni?

Il conteggio dei voti andrà avanti a lungo, arriverà a ridosso della scadenza del 14 dicembre quando i grandi elettori delle delegazioni statali si riuniranno per votare. La Pennsylvania potrebbe essere attribuita oggi ed è altamente probabile, per come stanno andando le operazioni di spoglio, che venga attribuita a Biden, perché il conteggio oramai si concentra su voti postali e voti che provengono in larga maggioranza da alcune contee urbane-metropolitane dove l’elettorato democratico è sovra rappresentato. Io credo che tra oggi e domani avremo un quadro chiaro del collegio elettorale e quindi dell’entità della vittoria di Biden, che appare sempre più probabile. È già partita la richiesta di riconteggio da parte dei repubblicani che è una richiesta normale, l’avrebbero fatta anche i democratici a parti invertite visti i margini molto risicati di vittoria democratica in molti Stati. Partirà la campagna legale che vuole promuovere Trump, il quale però per il momento non sembra essere sostenuto dal suo partito, anche perché a parte la presidenza l’esito del voto non è negativo per i repubblicani: vanno molto meglio del previsto al Congresso, quasi sicuramente mantengono il Senato e addirittura riducono la differenza alla Camera. Uno degli uomini forti del partito repubblicano è Mitch McConnell, senatore del Kentucky e capogruppo dei senatori, che ha già chiarito che l’esito di questo voto a lui non dispiace granché.

Invece a Trump dispiacerebbe perdere perché come mette piede fuori dalla Casa Bianca lo aspettano una bella serie di grane legali. Cosa rischia?

Una volta fuori dalla protezione garantita dall’ufficio presidenziale, è ipotizzabile che partano una serie di inchieste giudiziarie congressuali sul passato e presente imprenditoriale molto opaco di Trump e anche sui tanti conflitti di interesse che hanno caratterizzato lui e la sua famiglia in questi anni di presidenza.

Diceva che la Pennsylvania verrà scrutinata oggi, ma non potrebbero arrivare prima Arizona e Nevada, per dare certezze valide?

Potrebbero arrivare e se confermassero la vittoria di Biden lo porterebbero sulla soglia dei 270 grandi elettori. Sarebbero stati 269 pari, uno scenario ancor più da incubo, se non fosse per un distretto del Nebraska dove si vota diversamente. Il Nebraska e il Maine hanno infatti due sistemi diversi, attribuiscono due grandi elettori a chi vince lo stato e gli altri li distribuiscono su base dei collegi. 270 a 268 è una vittoria troppo risicata e troppo contestabile, anche da un punto di vista politico-simbolico, quindi è importante, per far si che la vittoria di Biden sia più larga, vincere in Georgia e soprattutto in Pennsylvania.

Foto dalla pagina Facebook di Joe Biden

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 17/12 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 17-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 17/12 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 17-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 17/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 17-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 17/12/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 17-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Doppio Click di mercoledì 17/12/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni mercoledì approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 17-12-2025

  • PlayStop

    Il giusto clima di mercoledì 17/12/2025

    Ambiente, energia, clima, uso razionale delle risorse, mobilità sostenibile, transizione energetica. Il giusto clima è la trasmissione di Radio Popolare che racconta le sfide locali e globali per contrastare il cambiamento climatico e ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Il giusto clima è realizzato in collaborazione con è nostra, la cooperativa che produce e vende energia elettrica rinnovabile, sostenibile, etica. In onda tutti i mercoledì, dalle 20.30 alle 21.30. In studio, Elena Mordiglia e Marianna Usuelli, in redazione Lorenzo Tecleme e Gianluca Ruggieri.

    Il giusto clima - 17-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di mercoledì 17/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 17-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di mercoledì 17/12/2025

    1) Dove non distruggono le bombe, distrugge la pioggia. A Gaza più di 100 edifici sono crollati per il temporale, mentre un altro neonato è morto di freddo. (Francesco Sacchi - Emergency) 2) Armi sostenibili. Gli investimenti “verdi” europei che alimentano l’industria della guerra. Tra le aziende finanziate anche Elbit Systems, primo produttore di armi israeliano. (Alice Franchi) 3) Dalla deforestazione ai bio fuels. Gli effetti concreti delle decisioni in materia ambientale sulle foreste tropicali. (Daniele Cicuzza - Univ. Bornei) 4) Germania, la crescita di Afd spacca il paese. Ma la paura per l’estremismo di destra cresce tra i tedeschi senza un passato migratorio. (Alessandro Ricci) 5) “Vance un cospirazionista, Musk un drogato, Trump un uomo con la personalità da alcolizzato”. L’incredibile intervista della chief of staff del presidente Usa Susie Wiles. (Roberto Festa) 6) Progetti Sostenibili. A Barcellona il fiume Besos è tornato ad essere un fiume. E la città tutto intorno è rifiorita. (Fabio Fimiani)

    Esteri - 17-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di mercoledì 17/12 18:35

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 17-12-2025

  • PlayStop

    Alessandro Grazian: il ritorno del cantautore e il nuovo album "senza titolo"

    È da poco uscito, a dieci anni dal precedente, il nuovo album di Grazian, apprezzato musicista e cantautore padovano. “Nella mia testa è un album senza titolo” racconta il musicista ai microfoni di Volume, “ma nel mondo di oggi dove tutto deve essere linkato e taggato ho dovuto scrivere qualcosa per cui alla fine si intitola Grazian”. L’album, che mette insieme le idee raccolte in questi dieci anni, esplora storie di amore imperfette, solitudine e diversità attraverso il leitmotiv di un ragazzo e una ragazza che si incontrano e si separano con la città di Milano sullo sfondo. Il cantautore ci ha raccontato anche come le esperienze nella musica per il cinema abbiano influenzato la scrittura dei testi e degli arrangiamenti del nuovo disco: "Negli ultimi anni mi sono appassionato molto alla sceneggiatura e al linguaggio del cinema e sicuramente quella visione si è trasferita anche nelle canzoni". L'intervista di Elisa Graci e Dario Grande e il MiniLive.

    Clip - 17-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 17/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 17-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di mercoledì 17/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 17-12-2025

  • PlayStop

    Volume di mercoledì 17/12/2025

    Il ricordo di Andrea Paroda del leggendario musicista country Joe Ely appena scomparso, Alice Cucchetti in studio per un best of delle serie tv più belle del 2025, il mini live di Grazian che suona e racconta il nuovo album, il brano di Natale del giorno e il quiz sul cinema dedicato a Rob Reiner.

    Volume - 17-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di mercoledì 17/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 17-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 17/12/2025

    Considera l'armadillo di mercoledì 17 dicembre 2025 con Marco Granata, biologo, dottorando di @Università di Torino e di @ermlin project abbiamo approfondito la conoscenza dell' ermellino, mascotte delle olimpiadi invernali. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 17-12-2025

Adesso in diretta