Approfondimenti

L’impegno di padre Antonio Loffredo per il rione Sanità. L’intervista a Onde Road

rione Sanità

Padre Antonio Loffredo, parroco della basilica di Santa Maria della Sanità, è stato ospite di Claudio Agostoni ad Onde Road per raccontare il proprio impegno nel rione Sanità a Napoli, dove ha creato una serie di cooperative ed ha coinvolto centinaia di giovani del quartiere in importanti attività finalizzate anche alla rivalutazione del patrimonio storico-artistico alla Sanità.

Tu hai dichiarato che al rione Sanità per vivere si fa la guerra con la vita, ma che finalmente in molti nel quartiere stanno rinunciando al disfattismo. Ci puoi spiegare meglio questo concetto?

In quartieri come il mio, che hanno subìto da secoli una trasformazione a causa dell’intervento architettonico – due secoli fa fu fatto un ponte che tagliò fuori il quartiere dalla città – è questo il senso della guerra con la vita: siamo un ghetto. In questo momento, però, è come se il ghetto avesse compreso la direzione nella quale insistere. E quella direzione ce l’ha sotto i piedi: sono i tesori storico-artistici e questo tratto di grande umanità che nel ghetto si è conservato paradossalmente meglio che nel resto della città. Ecco perché ci è sembrato opportuno, con i giovani, stimolare questa parte del territorio che poteva soltanto crescere. C’è un altro concetto che volevo sottolineare, quello della inevitabilità. In posti in cui per secoli si vive una sofferenza diventa quasi inevitabile che la vita continui così. Noi abbiamo opposto all’inevitabile l’imprevedibile. Abbiamo dato quella forza che è possibile cambiare dei paradigmi. Questa negatività che aleggiava nel cuore del quartiere, quella di subire sempre l’inevitabile – chiamalo camorra o povertà – è stata rotta dalla novità che è possibile qualcosa di nuovo e di imprevedibile.

Una delle attività più attive è quella dell’orchestra Sanitansamble. Che ruolo può avere la musica per cambiare il mood di un quartiere come il rione Sanità?

La musica è qualcosa di potente, soprattutto in quartieri come il nostro e soprattutto al sud, dove non siamo abituati a usare molto le parole. Non siamo molto abituati ai ragionamenti, siamo più abituati alle emozioni. Per noi è più importante vivere la via della folgorazione, del bello. E la musica, tra tutte le cose belle che l’uomo riesce a produrre, è certamente lo strumento principe che entra nella pelle e nella pancia delle persone. Ecco perché, tra tutti i laboratori, quello di avere alla Sanità due orchestre sinfoniche, ciascuna di 45 elementi, e perderne pochi durante il cammino è segno che funziona.

Papa Francesco ha suggerito di promuovere una comunità che non abbia come modello una sfera, ma un poliedro che riflette la confluenza di tutte le parzialità che in esso mantengono la loro originalità. Sei d’accordo con questo ragionamento?

Sono d’accordissimo e uso sempre questo splendido esempio di Papa Francesco. Noi siamo per questo tipo di unità che non va a frullare tutti. Questa modalità d’immagine geometrica di Papa Francesco è stata potente: dobbiamo stare insieme mantenendo ognuno la propria bellezza, la propria originalità e la propria unicità.

Ha già avuto modo di leggere la nuova enciclica di Papa Francesco?

Certo. Fa venire le vertigini per come ci porta avanti. Finalmente ha detto una parola chiara sulla guerra, sulla pena di morte e noi cristiani sappiamo da che parte dobbiamo stare con questa meravigliosa lettera del Papa. Ha una forza davvero indicibile e in certi momenti non soltanto ci porta molto in alto, ma come sempre fa Papa Francesco dà anche delle strade percorribili.

Sotto ai vostri piedi al rione Sanità avete un tesoro. Tra le tante iniziative organizzate nel rione ce ne sono molte, come la visita alle catacombe, che hanno generato anche dei posti di lavoro.

Sì, e ne stiamo facendo altre anche in questo periodo di pandemia, il momento migliore per seminare perchè il terreno è più fecondo.
Stiamo attivando ulteriori perle nascoste, ulteriori perle non visitabili che potremmo certamente, alla fine di questo triste momento, produrre di posti di lavoro. Ci daremo da fare per fare altri percorsi e per tirare fuori altre gemme. Il nostro quartiere ha una stratificazione che inizia dal IV secolo avanti Cristo. Andremo a spolverare cose ancora più belle delle catacombe e proprio nei prossimi giorni inizieremo un’avventura in un tempo che può sembrare di crisi, ma in questi tempi si va a preparare il futuro.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 18/12 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 18-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 18/12 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 18-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 18/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 18-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 18/12/2025 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 18-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Radiotracce di venerdì 19/12/2025

    Un’ora di divagazione musicale con Hamilton Santià. La notte di Radio Popolare è fatta per viaggiare. Traiettorie insolite. Suoni. Storie. La musica come unico raccordo capace di intrecciare più racconti.

    Radiotracce - 18-12-2025

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 18/12/2025

    "Labirinti Musicali" ideato dalla redazione musicale classica di Radio Popolare, in ogni episodio esplora storie, aneddoti e curiosità legate alla musica attraverso racconti che intrecciano parole e ascolti. Non è una lezione, ma una confidenza che guida l’ascoltatore attraverso percorsi musicali inaspettati, simili a un labirinto. Il programma offre angolazioni nuove su dischi, libri e personaggi, cercando di sorprendere e coinvolgere, proprio come un labirinto acustico da esplorare.

    Labirinti Musicali - 18-12-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 18/12/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 18-12-2025

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 18/12/2025

    Ogni giovedì alle 21.30, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 18-12-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 18/12/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 18-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 18/12/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 18-12-2025

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 18/12/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 18-12-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte di giovedì 18/12 18:34

    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 18-12-2025

  • PlayStop

    Xabier Iriondo e i Santamante: "Un disco nato dai limiti imposti dal Covid"

    I Santamante sono una nuova band, un quartetto nato dal dialogo artistico e personale tra il chitarrista Xabier Iriondo e il batterista e percussionista Gino Sorgente, che durante il periodo dei lockdown hanno iniziato a immaginare la musica che avrebbero potuto fare, superando le limitazioni imposte da quel momento. Su questo primo impasto sonoro si sono poi aggiunti Davide Andreoni - al synth bass, all’organo e alla produzione - e Paola Micieli (in arte Dalai), alla voce e alla scrittura dei testi. Il risultato è una raccolta di canzoni tese e nervose, in equilibrio tra melodia e potenza, tra ombre e colori forti e coinvolgenti. Paola Micieli e Xabier Iriondo, ai microfoni di Radio Pop, hanno raccontato a Niccolò Vecchia la storia di questa nuova band.

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 18/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 18-12-2025

  • PlayStop

    “Rifiorirai”: Aka5ha racconta il nuovo album a Volume

    “Rifiorirai” è il titolo del nuovo album di Aka5ha, musicista bolognese che oggi è passato a Volume per raccontarci e suonarci alcuni brani. Tra elettronica, cantautorato e folk, il disco esplora tematiche di “cambiamento e ricostruzione”, spiega l’artista, “parla di prendere le energie dalle cose difficili che accadono, e trasformarle in qualcosa che abbia valore”. Tra un brano e l’altro, Aka5ha ci racconta com’è stato produrre il disco insieme a Iosonouncane, il suo nuovo approccio nell’uso della voce e il cortometraggio realizzato per dare ai brani anche una dimensione visiva. Ascolta l’intervista e il MiniLive di Aka5ha

    Clip - 18-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 18/12/2025

    La campagna Free All Antifas a Monza e l'attenzione su Gaza, che almeno qui su queste frequenze, non cala mai. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 18-12-2025

  • PlayStop

    In un libro le 15 immagini che raccontano l'Italia

    "Aprire lo sguardo" (Garzanti) è un libro in cui Alessandra Mauro ha scelto 15 immagini che compongono un “mosaico visuale” dell'Italia. In una selezione di grande forza evocativa, sfilano volti, luoghi e momenti: dall’arresto Benito Mussolini, immortalato da Adolfo Porry-Pastorel nel 1915, ai ritratti di Wanda Wulz, ai manicomi documentati da Gianni Berengo Gardin nel 1968, fino alla fotografia di moda di Ferdinando Scianna e allo studio del tessuto urbano di Gabriele Basilico. L'intervista di Tiziana Ricci a Alessandra Mauro.

    Clip - 18-12-2025

Adesso in diretta