Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Venerdì 2 ottobre 2020

Donald Trump

Il racconto della giornata di venerdì 2 ottobre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia diffusi oggi alle decisioni che dovrà prendere il governo in caso di peggioramento della situazione. Il Piemonte mette limitazioni all’aborto farmacologico; a Milano molti esponenti del centrodestra rinviati a giudizio nell’inchiesta Mensa dei poveri. Cade oggi il secondo anniversario dell’omicidio Khasshoggi. Trump positivo al coronavirus: la Casa Bianca minimizza, ma è un terremoto politico.Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

In Italia nelle ultime 24 ore si sono registrati 2.499 nuovi contagi, in lieve calo rispetto a ieri. In aumento i tamponi che fanno segnare un nuovo record 120.300. 23 le vittime. I pazienti ricoverati con sintomi sono 3.142, 45 più di ieri , di cui 294 in terapia intensiva. Nessuna regione registra zero nuovi casi. Anche oggi l’incremento maggiore si è registrato in Campania con 392 nuovi positivi, seguita dalla Lombardia 307 e dal Lazio 264.

Covid, governo: attenzione alta, ma nessuna misura drastica all’orizzonte

(di Anna Bredice)

Per la nona settimana consecutiva il numero dei contagi è in salita, in 12 regioni il valore di contagiosità Rt è superiore a uno e i ricoveri in terapia intensiva tendono a salire. Questi sono i dati forniti nel report settimanale dell’Istituto superiore di Sanità, che Palazzo Chigi accoglie con una certa attenzione, ma per il momento non c’è allarme, cosi come non è immediata la decisione di estendere a livello nazionale l’obbligo delle mascherine all’aperto sempre, e non solo dalle 18 in poi. Al momento ci sono 3266 focolai attivi, distribuiti in quasi tutte le province, per quanto riguarda l’ambito di trasmissione, è stabile quello interno alle famiglie, è in aumento quello invece negli ambienti lavorativi, diminuito invece nei luoghi ricreativi, la cosiddetta movida. Quattordici i focolai riconducibili alle scuole, anche se il dato sulle scuole si avrà complessivamente dalla prossima settimana in poi. Sono dati che fanno dire all’Istituto di Sanità di mantenere alta l’attenzione sulle regole, soprattutto il distanziamento e l’uso delle mascherine. E a proposito di mascherine al momento sono soprattutto alcune regioni del Sud ad avere esteso l’obbligo durante il giorno, da domani anche nel Lazio. Il governo vuole attendere il confronto con tutte le regioni per decidere se estenderlo in tutto il territorio nazionale. Dal governo quindi prudenza, ma con misure in proporzione alla curva del contagio. Non sono imminenti quindi lockdown nemmeno locali, oppure orari ridotti di bar e ristoranti. Settimana prossima verrà prorogato il decreto che stabilisce le limitazioni di numero di spettatori per gli eventi pubblici, a cui le regioni non potranno derogare, duecento persone per eventi al chiuso, mille all’aperto.
L’estensione dello stato di emergenza al 31 gennaio proroga anche il lavoro da casa, anche perché sarà necessario mantenere il distanziamento anche mezzi pubblici, che nelle grandi città già risentono del riavvio delle attività lavorative e scolastiche.

Aborto, la Regione Piemonte pone dei “paletti”

No all’aborto farmacologico nei consultori, contrariamente a quanto deciso dal governo. Con una circolare, la Regione Piemonte ha stabilito che l’interruzione di gravidanza potrà avvenire nel solo ambito ospedaliero, su valutazione del medico. Ad agosto il ministero della Salute aveva modificato le linee guida, consentendo l’aborto farmacologico anche nei consultori. La circolare piemontese non vieta, però, la possibilità di ricorrere alla pillola abortiva in day hospital.
A Roma la procura ha aperto un’inchiesta sul caso del cimitero del Flaminio, dove sono stati seppelliti feti abortiti coi nomi delle madri, senza che loro ne abbiano mai fatto richiesta né abbiano dato l’autorizzazione.

Milano, svariati rinvii a giudizio per l’inchiesta “Mensa dei poveri”

(di Fabio Fimiani)

Richieste di rinvio a giudizio per due dei filoni dell’inchiesta Mensa dei Poveri della Procura della Repubblica di Milano. A maggio del 2019 furono arrestate quarantatré persone per aver organizzato una serie di truffe ai danni di aziende pubbliche delle province di Varese, Novara e Milano, e per autorizzazione urbanistiche.

I pubblici ministeri hanno chiesto il rinvio a giudizio rispettivamente per 11 e 34 persone con accuse a vario titolo di finanziamento illecito, nomine e appalti pilotati, associazione per delinquere, turbativa d’asta, corruzione, truffa, e altre imputazioni.

Tra questi il plenipotenziario e faccendiere di Forza Italia del varesotto Nino Caianello, considerato dagli inquirenti l’organizzatore, l’ex eurodeputata di Forza Italia Lara Comi, il deputato novarese azzurro Diego Sozzani, il titolare dei supermercati Tigros Paolo Orrigoni, già candidato sindaco a Varese per il centrodestra, il primo cittadino di Gallarate Andrea Cassani, l’ex presidente della Accam di Busto Arsizio Laura Bordonaro, il consigliere della Prealpi Servizi Marcello Pedroni e alcuni imprenditori.

Gli undici avevano chiesto il patteggiamento a novembre del 2019, ma è stato respinto.

Davanti al giudice per l’udienza preliminare di Milano è in corso un’altra richiesta di rinvio a giudizio per una settantina di imputati per un altro filone dell’inchiesta Mensa dei Poveri.

Nino Caianello in passato era già stato condannato per reati contro la pubblica amministrazione.

Secondo anniversario dell’omicidio Khashoggi

Due anni dall’omicidio di Jamal Khashoggi. Il 2 ottobre del 2018 il giornalista dissidente saudita entrava nel consolato del suo paese a Instanbul, senza più uscirne. Il suo corpo fatto a pezzi da alcuni sicari sauditi. Khashoggi scriveva sul Washington Post. Non aveva risparmiato critiche a Riad e al principe Moahmmed Bin Salman. Negli scorsi mesi ci sono stati processi in Arabia Saudita e in Turchia, criticati da molti osservatori internazionali. Oggi di fronte al nuovo consolato saudita a Instanbul ci sono stati sit-in per denunciare la “giustizia negata”. A protestare c’era anche Amnesty International.
Riccardo Noury, è il portavoce italiano dell’organizzazione:


Trump positivo al coronavirus: l’amministrazione USA cerca di minimizzare

(di Roberto Festa)

Donald Trump è energico, di buon umore, e presenta sintomi lievi di Covid-19. Questa è la comunicazione arrivata poco fa dalla Casa Bianca, che aggiunge che il presidente è nel pieno delle sue facoltà e continuerà a lavorare anche durante la quarantena. L’amministrazione cerca quindi di rassicurare, di trasmettere un quadro il più possibile ottimistico. Ma, spiegano i medici, è la settimana prossima quella che davvero conta. Trump è un uomo di 74 anni, con problemi di moderata obesità ed è quindi un soggetto a rischio. L’annuncio della positività di Trump getta gli Stati Uniti in uno stato di crisi difficilmente sperimentato nel passato. Il clima politico pre elezioni era già acceso, esasperato. L’economia fatica a riprendersi, con la disoccupazione al 7,9 per cento. La crisi sanitaria resta fuori controllo in diversi Stati. Superate le 207 mila vittime. Su questo quadro già difficile si staglia la malattia di Trump, che moltiplica caos e incertezza. Mai la salute di un presidente, dall’attentato a Ronald Reagan del 1981, è stata così a rischio. Joe Biden, che con la moglie Jill ha fatto poco fa il tampone ed è risultato negativo, ha annunciato che continuerà con I comizi previsti. Ma è chiaro che tutta la campagna elettorale risulta sconvolta. Il coronavirus, che per mesi Trump ha cercato di minimizzare, di cancellare dal dibattito pubblico, rientra clamorosamente in gioco, diventa il tema che condizionerà pesantemente l’esito di queste elezioni, il destino del presidente, il futuro degli Stati Uniti.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

 

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 13/11 12:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 13-11-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 13/11 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 13-11-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 13/11/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 13-11-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 13/11/2025 delle 07:15

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 13-11-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Musica leggerissima di giovedì 13/11/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 13-11-2025

  • PlayStop

    "La fotografia è luce" diceva Mimmo Jodice: Roberta Valtorta ricorda il grande maestro

    Domenico Jodice detto Mimmo, classe 1934 nato a Napoli nel Rione Sanità, aveva 91 anni. Lascia un grande archivio che dovrebbe trovare posto a Capodimonte. Cominciò a esporre le sue foto nella famosa galleria di Lucio Amelio negli anni ‘60 collaborando con artisti come Andy Warhol, Sol LeWitt, Joseph Beuys, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis e tanti altri. Negli anni successivi le sue fotografie furono esposte in moltissime gallerie e musei di tutto il mondo. Nel 2006 l’Università Federico II gli conferì la Laurea Honoris Causa in Architettura. Una grande retrospettiva del suo lavoro fu ospitata al Madre, il Museo d’Arte contemporanea di Napoli. Ricordiamo l’uomo e il grande fotografo con un’importante conoscitrice del suo lavoro e autrice di ben tre libri e numerose pubblicazioni: Roberta Valtorta. L’intervista di Tiziana Ricci.

    Clip - 13-11-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di giovedì 13/11/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 13-11-2025

  • PlayStop

    Cult di giovedì 13/11/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 13-11-2025

  • PlayStop

    Material for an Exhibition. Opere sopravvissute al bombardamento di Gaza nel 2023

    A Brescia è in corso l’ottava edizione del Festival della Pace. Uno degli eventi di maggior interesse è la mostra al Museo Santa Giulia che ha l’obiettivo di mettere in luce il ruolo dell’arte come pratica capace di tessere relazioni di solidarietà. In mostra opere di Emily Jacir, artista palestinese Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2007. Le sue opere sono testimonianza dell’ingiustizia e oppressione subite dal suo popolo. In mostra anche le opere salvate dal bombardamento avvenuto nel 2023 di Eltiqa (in lingua araba: “incontro”) un centro per l’arte contemporanea a Gaza. Abbiamo incontrato in mostra due degli artisti che hanno fondato Eltiqa: Mohammed Al-Hawajri e Dina Mattar, poi anche Emily Jacir davanti alle sue installazioni. Le interviste di Tiziana Ricci.

    Clip - 13-11-2025

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 13/11/2025

    Carlo Rovelli, fisico teorico, è stato ospite oggi a Pubblica. Dieci anni fa, pochi giorni dopo le stragi di Parigi e del Batclan nelle quali furono uccise 130 persone, lanciò una «proposta per la Mesopotamia». Rovelli la illustrò a Radio Popolare: «l’Occidente - sosteneva - può continuare a bombardare (l’Isis, ndr), ma i bombardamenti, come ripetono i vertici militari, non portano a nulla. Nessuno ha voglia di invadere di nuovo la Mesopotamia, per riaprire il problema. Penso sia necessario parlare con lo Stato islamico. L’alternativa è la guerra senza fine». Dieci anni dopo, e in altri contesti, il senso della proposta di Rovelli resta intatto. Ne abbiamo parlato oggi con lui nel corso della trasmissione, insieme al suo ultimo libro «Sull'uguaglianza di tutte le cose. Lezioni americane». Nel testo (pubblicato da Adelphi, 2025) sono raccolte sei lezioni che Rovelli ha tenuto a Princeton (Stati Uniti) un anno fa, chiamato come fisico a raccontare ai filosofi il mondo dei fenomeni quantistici. Che cosa è accaduto negli ultimi dieci anni nella conocenza del mondo? «Ci siamo accorti sempre di più che le grandi teorie del XX secolo, scientifiche e fisica, funzionano incredibilmente bene», racconta Rovelli. «Lo sforzo ora è cercare di capire cosa implicano queste grandi teorie per la nostra comprensione del mondo. Il contenuto del mio libro è questo: che cosa ci dice sul mondo la grande rivoluzione culturale del XX secolo, quella dei quanti e della relatività». Buona lettura.

    Pubblica - 13-11-2025

  • PlayStop

    A come Africa di giovedì 13/11/2025

    Col sociologo e scrittore Luciano Ardesi facciamo il punto sul #SaharaOccidentale, a 50 anni dalla #MarciaVerde del #Marocco; poi parliamo di #Cop30 e #clima con Lydia Wanja KIngeru, giovane attivista ambientalista del #Kenya in partenza per Belém. A cura di Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 13-11-2025

  • PlayStop

    MARZIO BREDA - IL NEMICO DI MUSSOLINI

    MARZIO BREDA - IL NEMICO DI MUSSOLINI - presentato da Michele Migone

    Note dell’autore - 13-11-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 13/11/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi al microfono. Condotta da Massimo Bacchetta, in redazione Luisa Nannipieri.

    Tutto scorre - 13-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 13/11/2025

    Il nome di Trump nelle mail di Epstein riscoppia il caso che rischia di accompagnare la presidenza tra rivelazioni, segreti e bugie e che al centro ha l'amico condannato per abusi sessuali e morto in un particolare suicidio in carcere; gli sviluppi nel racconto di Roberto Festa. Alfredo Somoza analizza l'escalation nei Caraibi dell'amministrazione USA contro il Venezuela, con l'arrivo della portaerei Ford, nuovi attacchi a presunte imbarcazioni di narcos e il fronte diplomatico che condanna l'attivismo di Trump. Francesco Giorgini da Parigi ci racconta le celebrazioni 10 anni dopo l'attacco terroristico più sanguinoso di Francia: il 13 novembre 2015 il Bataclan, l'attacco allo Stade de France e le sparatorie davanti a due bistrot che causarono 130 morti. Mentre si discuteva sulla tassa ai i super ricchi proposta dalla Cgil in pochi hanno notato che Francesco Giavazzi docente bocconiano storico, editorialista del Corsera, nonché consulente di governi da D’Alema a Draghi, proponeva il ritorno di una indicizzazione dei salari all'inflazione, una specie di ritorno della scala mobile, perché l'economia con questo livelli di retribuzioni non ce la fa più, lo commenta Andrea Di Stefano direttore di The Washing News e nostro editorialista.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 13-11-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 13/11/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 13-11-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 13/11/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 13-11-2025

Adesso in diretta