Approfondimenti

L’emergenza è l’Europa, non i migranti

La fonte è incontestabile. Matteo Renzi ha detto sostanzialmente che, per l’Italia, non c’è una emergenza migranti. Nei primi quattro mesi di quest’anno gli arrivi sono stati praticamente inferiori a quelli del 2014 e sostanzialmente uguali a quelli del 2015.

Se le cose stanno così non si può non chiedersi perché mai oggi c’è una emergenza migranti e non c’è stata nel 2014.

Stando ad alcuni personaggi politici l’Italia è in procinto di essere invasa. Dicono che le risorse non basteranno per tutti. Che i migranti faranno saltare la nostra già precaria economia. Insomma i dati dicono che tutto ciò non è vero. Nessuno ha contestato Renzi. Né internamente e nemmeno le grandi agenzie umanitarie internazionali come l’Alto Commissariato dell’Onu per i Rifugiati.

Non è nemmeno vero il fatto che, chiusa la rotta balcanica, siriani, afghani, iracheni, pakistani si riversano tutti in Italia.

Insomma sulla questione migranti c’è una grande ambiguità, un grande opportunismo politico. Si semina paura per raccogliere voti. E purtroppo è una operazione che riesce.

Oggi l’unica differenza rispetto al 2014 (ma si potrebbe genericamente dire rispetto agli anni precedenti) è che l’Europa sta chiudendo le sue frontiere obbligando molti migranti a rimanere in un Paese dal quale sarebbero ripartiti. Sotanzialmente l’emergenza è l’Europa. O meglio, la sta creando l’Europa con una politica miope e inefficace, cioè senza tenere conto di alcuni dati di fatto:

Le migrazioni sono inarrestabili, fanno parte della storia dell’umanità. Da che mondo è mondo la gente si sposta da luoghi senza lavoro a luoghi dove c’è lavoro. Da territori poveri a territori ricchi. È sempre accaduto.

Non saranno sufficienti leggi repressive, sbarramenti militari o di altro tipo a fermare i migranti che, peraltro, sono utilissimi alla nostra Vecchia Europa, che è un continente di anziani che non possono contare su giovani lavoratori che paghino loro le pensioni.

La questione migratoria, lasciata a se stessa, sarebbe governata dalla “mano invisibile” del mercato. Nel senso che i migranti si fermano dove c’è lavoro e rifuggono i Paesi in crisi.

Infine una constatazione storica: i Paesi che si sono chiusi alle migrazioni sono scomparsi. Quelli che invece si sono aperti, quelli che hanno avuto una politica di accoglienza sono diventati grandi potenze. Vedi gli Stati Uniti o, più indietro nel tempo, l’Impero Romano.

  • Autore articolo
    Raffaele Masto
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 04/07 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 04-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 04/07 10:32

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 04-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 04/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 04-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 03/07/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 03-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Summertime di venerdì 04/07/2025

    Il fallimento di Donald Trump sulla guerra in Ucraina, con Alessandro Colombo docente relazioni internazionali alla statale di Milano. La crisi del labour inglese dopo i tagli al welfare, con Leonardo Clausi giornalista, corrispondente de Il Manifesto da Londra. Intervista di Raffaele Liguori a Chris Hedges, giornalista e scrittore, corrispondente per anni del New York Times in Medio Oriente. Nel 2002 ha vinto il Premio Pulitzer. Il suo ultimo libro si intitola “Un genocidio annunciato. Storie di sopravvivenza e resistenza nella Palestina occupata” (Fazi editore). I centri estivi: come vi state organizzando? Microfono Aperto. Quinta e ultima puntata di Racconto Lucano a cura di Sara Milanese.

    Summertime - 04-07-2025

  • PlayStop

    Caldo, scarsa igiene, sovraffollamento. La difficile vita nel carcere di San Vittore

    Sovraffollamento, celle chiuse per la presenza di cimici, caldo infernale e nemmeno un condizionatore per i detenuti. È un quadro preoccupante quello che l’Osservatorio sulle condizioni di detenzione dell’associazione Antigone ha trovato nella sua visita a San Vittore. A fronte di una capienza regolamentare di 450 posti, sono oltre 1100 detenuti, la stragrande maggioranza stranieri. Circa duecento hanno meno di 24 anni. Una situazione che purtroppo non è un’eccezione, ci ha detto Valeria Verdolini, presidente di Antigone Lombardia…

    Clip - 04-07-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di venerdì 04/07/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 04-07-2025

  • PlayStop

    PoPolaroid di giovedì 03/07/2025

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 03-07-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 03/07/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 03-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di giovedì 03/07/2025 delle 21:00

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 03-07-2025

  • PlayStop

    Jazz in un giorno d'estate di giovedì 03/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

    Jazz in un giorno d’estate - 03-07-2025

Adesso in diretta