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“Berlusconi nuota in una piscina senz’acqua”

Il pasticcio della candidatura di Bertolaso a Roma, le bordate sempre più pesanti di Salvini e forse anche la vendita del suo Milan: Silvio Berlusconi non è mai stato così in difficoltà. Il viale del tramonto, imboccato ormai da qualche tempo, sembra precipitare in un inesorabile declino.

Abbiamo chiesto un commento, un’impressione personale su Berlusconi a un suo vecchio amico e sodale: Gaetano Pecorella, per molti anni suo avvocato e parlamentare di Forza Italia prima e Pdl poi. Dal 2012 però Pecorella è schierato con Scelta Civica.

“Ormai a Forza Italia e a Berlusconi mancano due requisiti fondamentali per continuare a fare politica: da un lato la grande credibilità personale che lo ha sorretto per quasi vent’anni, dall’altro lo spazio politico”, dice il professor Pecorella. “Ormai Renzi, come la vecchia Dc, copre l’area dei moderati, oltre a quella a lui più direttamente riferibile, quindi stiamo tornando al sistema politico di una volta con una grande area centrista e due ali estreme. Quindi il problema di Berlusconi, al di là degli errori come la candidatura di Bertolaso a Roma, è che non c’è più acqua nella piscina in cui nuotava: lo spazio che lui ha coperto per vent’anni non è più a sua disposizione. La scelta migliore che possa fare, e che doveva fare molto tempo fa, è lasciare spazio alla nuova realtà politica”.

Salvini evoca interessi economici che sarebbero la vera ragione delle ultime mosse di Berlusconi, è verosimile?

“Interessi in gioco ce ne sono sempre stati – osserva Pecorella – anche quando era presidente del Consiglio: li aveva allora e li ha anche oggi, poi non so se siano o meno i diritti televisivi. Ma la realtà politica va ben al di là di tutto questo, e comunque non credo che Renzi abbia bisogno dei voti di Berlusconi”.

Perché il fondatore di Forza Italia non è più credibile?

“Ci sono stati i processi, la vicenda delle ‘Olgettine’, ma soprattutto una serie di grossi errori strategici: fare un patto con Renzi e poi romperlo, appoggiare delle leggi in parlamento e poi successivamente votare contro, candidare Bertolaso poi esprimere dubbi e poi di nuovo confermarlo come il miglior candidato possibile. Non si sa mai dove va andrà a parare”, conclude l’ex avvocato di Berlusconi.

La sua impressione a livello personale, da vecchio amico, qual è?

“Berlusconi non cede mai, è nel suo carattere, non ammetterà mai di essere stato sconfitto o di doversi ritirare. Certamente questo fa un po’ tristezza: un uomo dovrebbe sapere quando è il momento di mettersi da parte. Chi ha avuto potere nella vita deve sapere che se continua a utilizzarlo anche quando non lo ha più rischia di diventare la macchietta di se stesso. Devo dire che mi dispiace”.

Ascolta l’intervista a Gaetano Pecorella di Lorenza Ghidini e Gianmarco Bachi

Gaetano Pecorella

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    “FRANGI. Nobu at Elba Redux”, la monumentale installazione di Giovanni Frangi installata nella Sala Stirling in Palazzo Citterio a Brera, è un ambiente che avvolge il visitatore con grandi tele dipinte che danno l’impressione di trovarsi immersi in un panorama silvano alla luce della luna. Nell’ambiente anche sculture in gommapiuma bruciata che assomigliano a tronchi trascinati dalla corrente. L’opera fece la sua prima apparizione vent’anni fa alla Scuderia Grande di villa Panza a Varese e ora a Palazzo Citterio viene proposta in un nuovo allestimento a cura di Francesco Librizzi: un grande sipario luminoso in metallo nasconde o protegge l’opera rendendo così più sorprendente il primo sguardo, come una scoperta. Di fianco poi si incontra una galleria di foto che mostrano sensazioni e momenti che hanno accompagnato la nascita del lavoro. In mostra abbiamo incontrato l’artista Giovanni Frangi e poi Francesco Librizzi che ha curato l’allestimento. Ascolta il servizio con le interviste di Tiziana Ricci.

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    Un anno di Trump (dopo i primi quattro dal 2016). Il 6 novembre 2024 il tycoon veniva rieletto alla Casa Bianca con una maggioranza risicata, poco più di 2 milioni di voti su 156 milioni di schede votate. In un anno Trump ha trasformato il declino di una superpotenza - gli Stati Uniti degli ultimi anni - in una forza aggressiva contro paesi e principi che erano stati amici dal dopoguerra ad oggi. Trump e il tramonto della relazione privilegiata americana con l’Europa; Trump e il tramonto delle garanzie democratiche dello stato di diritto. Nel primo anniversario del ritorno di Trump alla Casa Bianca è arrivata l’elezione del sindaco di New York Zohran Mamdani. Ecco un passaggio del suo discorso della vittoria: «la saggezza convenzionale direbbe che sono ben lontano dall’essere il candidato perfetto. Sono giovane, nonostante i miei sforzi per invecchiare. Sono musulmano. Sono un socialista democratico. E, cosa ancora più grave, mi rifiuto di chiedere scusa per tutto questo». Pubblica ha ospitato Ida Dominijanni, giornalista e saggista, fa parte del direttivo del Centro per la Riforma dello Stato. Ha insegnato filosofia politica e teoria femminista all’università di Roma Tre ed è stata ricercatrice alla Cornell University (NY).

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    Alla Cop l'assemblea dei popoli chiede giustizia climatica

    A Belèm in Brasile lunedì si apre la Cop30 per il clima per cercare di tenere insieme la lotta al riscaldamento globale sotto i colpi del negazionismo di Trump e delle guerre; insieme alla Cop nella città amazzonica si riuniscono migliaia di rappresentanti di movimenti e organizzazioni sociali per elaborare proposte sulla crisi climatica, a partire da quelle relative all'Amazzonia e ai popoli che la abitano. Si chiama Cupola dos Povos ovvero "cupola dei Popoli", e non è la prima volta che si riunisce anzi, è una tradizione. Come ci racconta una delle leader del movimento indigeno brasiliano Sila Mesquita Apurina intervistata da Sara Milanese.

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    Gaza, l’Onu chiede cibo e tende per l’inverno, ma Israele continua a demolire edifici con raid aerei

    Gaza, l’Onu chiede cibo e tende per l’inverno, ma Israele continua a demolire edifici con raid aerei “A Gaza mancano cibo e rifugi, bisogna aprire il valico di Rafah”: è l’ennesimo appello che l’Onu rivolge a Israele. A quasi un mese dall’entrata in vigore del cessate il fuoco, nella Striscia entra ancora solo una minima parte degli aiuti previsti; le agenzie umanitarie denunciano che Israele impedisce l’ingresso anche a tende, coperte e rifugi. I palestinesi della Striscia, in gran parte sfollati, non sono in condizione di affrontare la stagione fredda che si avvicina. L’esercito però, in violazione del cessate il fuoco, continua l’opera di demolizione degli edifici: dall’alba sono in corso raid aerei sui quartieri orientali di Gaza City. A livello diplomatico intanto gli Stati Uniti, intanto, portano avanti il loro piano per Gaza presso il consiglio di sicurezza dell’Onu: nelle scorse ore la risoluzione che autorizza la Forza internazionale di stabilizzazione è stata presentata anche ai paesi arabi coinvolti nel processo di mediazione tra Hamas e Israele. Da Deir al Balah, la testimonianza di Nicolò Parrino, responsabile logistica di Emergency a Gaza, intervistato da Chawki Senouci.

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    Monica Frassoni, presidente della Alleanza europea del risparmio energetico, commenta l’accordo raggiunto a Bruxelles per gli obiettivi climatici 2040 (90% riduzione delle emissioni ma con 5% di "sconto" ovvero di crediti di carbonio che si possono spendere in progetti di riforestazione in giro per il mondo). Sara Milanese presenta l'incontro dei presidenti a Belém in Brasile come prologo della Cop30 per il clima che inizia lunedì nella citta amazzonica e ci fa ascoltare Sila Mesquita Apurina una delle leader dell'Alleanza delle comunità indigene che organizza la "cupola dei Popoli, l'incontro che da 30 anni porta avanti le istanze dal basso delle società civili, indigene e non. Caterina Pozzi, presidente del CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti) ci racconta della contro-conferenza su droghe e dipendenze mentre apre domani quella del governo che rivendicherà l'approccio punitivo e proibizionista. Infine, Alessandro Diegoli rilancia al staffetta 50e50 non solo in Lombardia ma in tutto il mondo.

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