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Fabio Pizzul: “La regione Lombardia non cerchi il conflitto con il Governo”

Attilio Fontana - Regione Lombardia - Salvini Coprifuoco

L’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera ha annunciato l’arrivo in Italia da Cuba di 65 tra medici e infermieri che andranno a rinforzare il presidio ospedaliero di Crema, uno dei più in difficoltà della Regione Lombardia e dell’intero Paese.

Ieri, invece, lo stesso Gallera aveva parlato della sospensione dell’allestimento dell’ospedale da campo di Bergamo per mancanza di infermieri e medici. Fabio Pizzul, capogruppo PD in consiglio regionale della Lombardia, ha rivelato a Radio Popolare che Gallera non ha mai chiesto al governo l’invio di medici ed infermieri, nonostante si sia lamentato pubblicamente della mancanza di personale:

Se arrivano i medici dalla Cina e da Cuba è perché l’assessore Gallera è stato messo in contatto con il governo, e in particolare con la deputata Lia Quartapelle, che gli ha aperto queste strade e questi contatti con Cuba e altri Paesi. Quanto ai medici dalla Cina mi auguro che non siano come quelli arrivati in questi giorni, che si limitano a dare consulenza, ma che possano lavorare effettivamente nelle corsie degli ospedali.
Un altro aspetto del discorso di Gallera che mi ha lasciato un po’ perplesso è stata la ricostruzione di quello che è accaduto nelle scorse ore per quanto riguarda l’ospedale da campo di Bergamo. Non mi risulta che quella ricostruzione corrisponda alla realtà.
A me risulta che Gallera, vista la mancanza di personale negli ospedali di Bergamo, fin da ieri avrebbe dovuto chiedere il personale alla Protezione Civile e all’Esercito.
Questa mattina abbiamo appreso in commissione Sanità che questa richiesta non è stata fatta e che, grazie poi all’impegno del governo e di alcuni parlamentari territoriali di Bergamo, questa richiesta è arrivata alla Protezione Civile e quell’ospedale verrà aperto nel giro di 36 ore perché ci sarà il personale garantito dalla Protezione Civile e dall’Esercito.

Ci sta dicendo che Gallera denuncia la mancanza di medici, ma non ha fatto richiesta perché arrivassero?

A noi risulta dalla commissione Sanità della Regione Lombardia che la richiesta ufficiale non è stata fatta per questi medici. L’assessore Gallera questa mattina non ha risposto, ma gli do merito del fatto che appena terminata la commissione ha fatto la richiesta e questi medici per poter aprire l’ospedale da campo di Bergamo arriveranno da Protezione civile ed Esercito.

Oltre al comportamento di Gallera c’è anche la richiesta di nuove misure restrittive avanzata dal Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Voi dite che potrebbe farlo anche lui.

Oggi mi sono permesso di ricordare, come avevo già fatto l’altro ieri in una riunione dei capigruppo e il Presidente Fontana, che è nelle facoltà dei Presidenti di Regione disporre di misure più restrittive. Lo ha fatto il Presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini nel comune di Medicina e sta pensando di farlo anche per l’area urbana di Rimini. Lo ha fatto anche il Presidente De Luca in Campania con l’isolamento di alcuni comuni. In Lombardia sto solo sentendo tante parole, si parla di tante richieste fatte al governo, ma è impossibile immaginare un decreto del Consiglio dei Ministri per ogni singola situazione e ogni singola Regione particolarmente in crisi.
Io mi auguro che nel caso in cui vengano valutate dai tecnici e dagli epidemiologi delle situazioni che necessitano di ulteriore intervento, la Regione si prenda le sue responsabilità e non tenti sempre di scaricarle su altri. C’è la possibilità di farlo, ovviamente d’intesa col governo. E mi risulta che non solo il governo non si metterebbe di traverso, ma sarebbe ben disponibile a ragionare su richieste specifiche e concrete. La Regione può farlo e non capisco perché ci sia questo continuo balletto.
Io sto apprezzando molto il lavoro che viene fatto in Regione Lombardia, l’impegno e la volontà di dare risposte, ma quando sento solo parole e non vedo delle responsabilità che si potrebbero prendere sono molto preoccupato. Qui non si tratta di capire a chi debba rimanere in mano il cerino. Si tratta di salvare vite umane e quello che stiamo vedendo nella provincia di Bergamo chiede una grande responsabilità e non la tentazione di dire che qualcun altro deve fare quello che dovrei fare io.

RIASCOLTA L’INTERVISTA A FABIO PIZZUL

Foto dalla pagina Facebook del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

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    Alzheimer: la retta delle Rsa non deve essere pagata dai familiari. La sentenza della Corte d’Appello di Milano

    La retta della Rsa per le persone affette da Alzheimer deve essere a carico dell’Azienda Sanitaria: lo ha deciso la Corte d’Appello di Milano che ha ribaltato la sentenza di primo grado del Tribunale di Milano. Sentenza che obbligava un cittadino lombardo a pagare il ricovero in una struttura sociosanitaria per la madre malata di demenza senile. Si tratta di rette insostenibili: secondo i sindacati, nonostante la Lombardia impegni 200 milioni di euro in più all’anno rispetto a quattro anni fa proprio per le RSA, queste alzano le rette e le famiglie continuano a pagare prezzi spropositati. Abbiamo sentito prima Laura Valsecchi di Medicina Democratica e successivamente Federica Trapletti, segretaria SPI CGIL che sta seguendo la vicenda.

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