Approfondimenti

Le rivendicazioni sui siti dell’Isis

La prima rivendicazione su internet è arrivata ieri pomeriggio con un lancio dell’agenzia stampa del sedicente Califfato, Amaq. Il testo è asciutto, scritto in forma giornalistica distaccata che racconta i fatti, senza commenti. Poche righe che dicono: “I combattenti dello Stato Islamico hanno compiuto una serie di attentati con cinture esplosive e bombe. Gli obiettivi erano un aeroporto e una stazione centrale dei treni nel centro della città di Bruxelles, capitale del Belgio, uno dei Paesi che partecipano all’alleanza internazionale contro lo Stato Islamico.

I combattenti dello Stato Islamico hanno sparato con armi da fuoco all’interno dell’aeroporto di Zaventem, prima che alcuni di loro innescano le cinture esplosive. Nello stesso tempo, un combattente ha innescato la cintura esplosiva all’intenro della fermata del metro Maelbeek. Gli attacchi hanno causato la morte ed il ferimento di almeno 230 persone”.

 

 

 

Una pagina del sito Isdarat
Una pagina del sito Isdarat

Poi è comparso un comunicato su un sito di Daesh Isdarat (Pubblicazioni). Il file immagine riporta lo stemma stilizzato dello Stato Islamico in caratteri Kufi e contenente una sura del Corano.

Linguaggio farneticante e minacce a tutti i Paesi occidentali (definiti crociati) che hanno partecipato alla coalizione internazionale. “Il vostro futuro sarà nero e più amaro”

In serata è stato caricato in Internet il numero 23 di An-Nabba (una rivista settimanale) con la notizia in copertina e con un editoriale:

“Gli attacchi dei crociati hanno raffrozato il Califfato. Nell’ultimo mese è aumentato il numero dei combattenti che hanno compiuto operazioni suicide. Sono oltre 200 e la fila dei futuri martiri è lunghissima. Ogni giorno si arruolano a migliaia, da ogni parte del pianeta”.

la rivista settimanale di Daesh Annaba
la rivista settimanale di Daesh Annaba
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    Farid Adly
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    È morta Patrizia Arnaboldi. Aveva 78 anni. Storica militante comunista, protagonista del femminismo a Milano e del movimento studentesco, negli anni Ottanta è stata deputata per Democrazia Proletaria. Legata a Rifondazione Comunista, negli ultimi anni ha partecipato a molte battaglie a difesa della città. Una delle ultime, quella legata agli alberi di piazzale Baiamonti. Patrizia Arnaboldi, 50 anni fa, è stata anche una delle firmatarie, davanti al notaio, dell’atto di nascita di Radio Popolare. Ecco il ricordo di Matteo Prencipe, segretario lombardo di Rifondazione Comunista, e di Basilio Rizzo, storico consigliere comunale milanese.

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    Fa troppo caldo: scioperano i lavoratori della Emmegi, che costruisce condizionatori a Cassano d’Adda

    Troppo caldo, lavoratori in sciopero. 36 gradi nel capannone dove si producono componenti per i condizionatori. Il paradosso è che, in quella ditta, si producono scambiatori di calore, componente fondamentale per gli impianti di climatizzazione. Che però, nei capannoni della Emmegi di Cassano d’Adda, non ci sono. La conseguenza, temperature roventi, che superano i 36 gradi, e condizioni di lavoro inaccettabili. Per questo lavoratori e lavoratrici stanno scioperando, per ottenere almeno un po’ di refrigerio, che però al momento viene negato dalla proprietà, che anzi ha incaricato un consulente per farsi dire che “la temperatura è acettabile”. Maurizio Iafreni è Rsu Fiom alla Emmegi e responsabile della sicurezza: (foto Fiom Cgil)

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