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L’addio al centro di accoglienza Baobab

A Roma è avvenuta fra musica, bolle di sapone, volti e muri pitturati di vernice colorata l’uscita dal centro di accoglienza autogestito Baobab. E’ stato un saluto lungo e sfiancante , fisicamente ed emotivamente, per i tanti volontari che hanno tenuto in piedi una struttura che da maggio ha visto passare 35 mila persone. Inventariare tutto il materiale ricevuto in donazione, assicurarsi della destinazione di ognuno dei migranti,  convincere gli ultimi recalcitranti, organizzarsi per gestire il  camper che già da domani  funzionerà da punto informativo e di collocamento dei nuovi arrivi. Il tutto fra saluti, foto di gruppo, abbracci e qualche lacrima.

Ali

Nel frattempo Abdullah, Ali, Karim, l’ingegnere del Camerun, il dissidente del Gambia, il ragazzino eritreo, diventavano degli h 5 o h 24, delle sigle da assegnare a luoghi diversi a seconda dello status , rifugiato, richiedente asilo, respinto. Mentre un laconico comunicato del comune di Roma annunciava l’avvenuta chiusura e il ritorno alla legalità e una vaga promessa di dare continuità al meccanismo di accoglienza.

Oltre alla sistemazione di tutti gli ospiti del centro, in un incontro avuto con il commissario straordinario di Roma, Tronca, i volontari hanno ottenuto la promessa di un locale da adibire a magazzino per le donazioni e di un altro locale da adibire a punto di informazione, orientamento, collocazione  in prossimità di una delle due grandi stazioni di Roma, per dare ai migranti che continueranno ad arrivare,  una risposta degna, cosa che il piccolo centro Baobab,  fuori dalle istituzioni ed in maniera spontanea e partecipata,  è riuscito  dare per mesi.

Michelina

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    Serena Tarabini
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    Aree interne, non piace il riferimento del governo al declino demografico: per Legambiente nell’Oltrepo pavese c’è un’inversione di tendenza

    Nuova strategia e organismi di gestione per i fondi per le aree interne fino al 2027. Lo ha deciso il governo, con poca convinzione nella possibilità di invertire lo spopolamento e il declino economico di ampie zone d’Italia, più al sud che nel centro nord. In tutto ci vivono oltre 13 milioni di persone. In Lombardia le aree interne sono Valcamonica e Valcamonica in provincia di Brescia, Val d’Intelvi in quella di Como, e l’Oltrepo pavese. Per supportare questi territori ci saranno strutture dalla presidenza del consiglio alle regioni, passando per gli enti territoriali comprensoriali che dovranno attivarsi per coordinare il lavoro in rete. Come nella precedente strategia rimangono centrali i servizi per chi vive in questi territori, dalla sanità alla scuola, passando per le connessioni digitali e i trasporti. L’invecchiamento della popolazione, secondo il documento del governo, appare maggiore in questi territori, i migranti possono aiutare a diminuire questa prospettiva, così come ci sono segnali di ripresa del commercio in alcuni territori. Fabio Fimiani ha sentito Patrizio Dolcini di Legambiente Oltrepo pavese, una delle aree interne della Lombardia.

    Clip - 01-07-2025

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    Jazz in un giorno d'estate di martedì 01/07/2025

    “Jazz in un giorno d’estate”: il titolo ricalca quello di un famoso film sul jazz girato al Newport Jazz Festival nel luglio del ’58. “Jazz in un giorno d’estate” propone grandi momenti e grandi protagonisti delle estati del jazz, in particolare facendo ascoltare jazz immortalato nel corso di festival che hanno fatto la storia di questa musica. Dopo avere negli anni scorsi ripercorso le prime edizioni dei pionieristici festival americani di Newport, nato nel '54, e di Monterey, nato nel '58, "Jazz in un giorno d'estate" rende omaggio al Montreux Jazz Festival, la manifestazione europea dedicata al jazz che più di ogni altra è riuscita a rivaleggiare, anche come fucina di grandi album dal vivo, con i maggiori festival d'oltre Atlantico. Decollato nel giugno del '67 nella rinomata località di villeggiatura sulle rive del lago di Ginevra, e da allora tornato ogni anno con puntualità svizzera, il Montreux Jazz Festival è arrivato nel 2017 alla sua cinquantunesima edizione.

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