Approfondimenti

La Filosofia al servizio del lavoro – dal 22 al 27 novembre

La settimana dal 22 al 27 novembre

Nato quando l’uomo, secondo la vulgata, camminava sulla Luna, il Magister Vic, il cui nome nessun conosce, diffonde sapere e saggezza senza alcun ritegno, accogliendo la sfida di trovare dei concetti filosofici o delle correnti di pensiero che si colleghino alle storie raccontate dai nostri Pionieri.

Se avete dubbi esistenziali, vuoti culturali, psicodrammi filosofici, potete scrivergli qui.

 

Lunedì 23 novembre. Crazy Cat Cafè.

Cosa ci insegna l’essere gatto? Un piacere mai estremo, stabile, intoccabile e continuo? Oppure la sua pigrizia è un monito al genere umano, sempre cosí indaffarato e “occupatus” per dirla con Seneca. Un gatto poi è anche una scelta di forma che precede il contenuto, arte per l’arte. Da Epicuro all’Ellenismo, l’idea del vivere nascosti con pochi bisogni, forse i gatti lanciano all’uomo un messaggio di pacatezza, che non si rifiuta mai. Come nel lavoro, ogni tanto fermarsi per fare il punto della situazione non può che giovare alla qualità delle proposte e dei risultati.

 

Martedì 24 novembre. Archeologia e sommelier

Solo chi ha superato i propri limiti e ha superato la misura può dare lezioni su cosa la misura e sull’importanza di essere misurati. Il vino favorì la speculazione filosofica? L’astrazione linguistica del greco fu incentivata dalla conoscenza dei misteri resa possibile solo dal vino? I filosofi stessi ne erano consumatori o spingevano gli uomini a servirsene perché raggiungessero la profondità speculativa dei sapienti? Nel lavoro può essere utile vedere oltre o fidarsi di qualcosa che si è intuito in condizioni leggermente alterate?

 

Mercoledì 25 novembre. Il giovane pastore

Presa di possesso, divisione, sfruttamento terreno, pascolo, legge: una sola parola greca, νόμος, riassume tutte queste idee, in una relazione concettuale davvero virtuosa. Nel lavoro bisogna saper essere ottime guide per gli altri, secondo criteri mai imposti ma condivisi, come le leggi scritte.

 

Giovedì 26 novembre. Prof in carcere

Socrate muore in carcere nel 399 a.C., e vive l’ultimo giorno in compagnia dei suoi allievi che, da un lato, sono stupiti nel constatare l’assoluta serenità del filosofo di fronte alla morte e dall’altro sono tristi per la sicura dipartita della loro guida di sempre. Come mai Socrate è così sereno in quel carcere? Cosa gli fa vivere il passaggio verso la morte con questa imperturbabilità? La risposta è sorprendente e ce la fornisce il filosofo stesso: solo con la morte l’anima si libera dal corpo, che è stato una tomba e una custodia, e può aspirare a perseguire la propria purezza. Nel lavoro è fondamentale liberare le proprie energie senza costrizioni e lasciare che la mente spazi senza limiti, l’aspetto creativo non può essere sottovalutato.

 

Venerdì 27 novembre. Storie dall’headhunter: l’economista falegname

Non tutti gli uomini, secondo Platone, hanno l’indole di governare e la selezione deve essere durissima, fondata sulle attitudini naturali. Non è quindi detto che chi ha un padre esperto di politica debba proseguirne l’attività se non ne ha le capacità, come è anche vero che un nobile, nel caso in cui se ne scopra la natura di artigiano, deve accettare di dedicarsi alla falegnameria, alle calzature, al forno per il pane. Nel IV sec. a.C. queste osservazioni erano rivoluzionarie, come buona parte del contenuto del più celebre dei dialoghi platonici “La Repubblica”. Nel lavoro è naturale che ciascuno segua quel che sa davvero fare, senza condizionamenti, sbagliando, scoprendo progressivamente quello che rende più felici.

  • Autore articolo
    Gianpiero Kesten
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    Sono oltre 130 le persone uccise a Rio de Janeiro, in Brasile, nell’operazione di polizia più violenta nella storia recente del paese. Molti dei cadaveri vengono recuperati in queste ore nelle foreste che si trovano dietro le favelas in cui è avvenuto il blitz della polizia. Ieri oltre 2.500 agenti hanno preso d’assalto le favelas dei complessi di Alemao e Penha trasformando Rio de Janeiro in una vera e propria zona di guerra. Obiettivo i narcotrafficanti del “Comando Vermelho”, uno dei più potenti del paese. Secondo diverse testimonianze alcuni corpi presentano segni di colpi d’arma da fuoco alla nuca.  Claudio Castro, governatore di destra dello Stato di Rio, ha rivendicato la bontà dell’operazione affermando che sospetti criminali sono stati “neutralizzati”. Il nostro collaboratore dal Brasile Luigi Spera.

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    L'Orizzonte è l’appuntamento serale con la redazione di Radio Popolare. Dalle 18 alle 19 i fatti dall’Italia e dal mondo, mentre accadono. Una cronaca in movimento, tra studio, corrispondenze e territorio. Senza copioni e in presa diretta. Un orizzonte che cambia, come le notizie e chi le racconta. Conducono Luigi Ambrosio e Mattia Guastafierro.

    L’Orizzonte - 29-10-2025

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    "Ha cambiato faccia alla musica napoletana": Daniele Sepe racconta James Senese

    James Senese, sassofonista e anima dei Napoli Centrale, è morto oggi all'età di 80 anni: con la sua musica ha portato la cultura musicale napoletana a incontrarsi e incrociarsi con il soul, il jazz e il funk, aprendo la strada a molti altri musicisti che sono stati ispirati dal suo lavoro. Tra questi, anche il sassofonista e compositore Daniele Sepe, che ai nostri microfoni ha raccontato il lavoro di Senese. L'intervista di Niccolò Vecchia.

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Amazon: la corsa all'intelligenza artificiale licenzia

    14mila licenziamenti annunciati da Amazon per i colletti bianchi nelle sedi amministrative e gestionali e altrettanti in previsione a breve. Le piattaforme spremono da sempre il lavoro con la tecnologia. Ma secondo Dario Guarascio, docente di politica economica alla Università la Sapienza di Roma, nella corsa agli investimenti di intelligenza artificiale, dimostrano la loro fondamentale natura antidemocratica: “Quando una impresa acquisisce un potere economico come quello di Amazon è ovviamente un vettore diretto di diseguaglianze”. L'intervista di Cinzia Poli e Claudio Jampaglia.

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    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

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    Duperdu, una vita di teatro e di Niguarda

    Marta Marangoni e Fabio Wolf, in arte Duperdu, hanno dedicato la vita al teatro e alla musica, a partire dalla loro casa e dal loro laboratorio artistico nel cuore del quartiere milanese di Niguarda. Oltre a una lunga e felice collaborazione con il Teatro della Cooperativa di Renato Sarti, i Duperdu hanno stabilito legami con molte realtà di Niguarda, creando progetti di spettacolo che coinvolgono decine di cittadine e cittadini. I Duperdu ne hanno parlato a Cult, intervistati da Ira Rubini in occasione della tappa del tour “Falla con noi” di Radio Popolare nei quartieri di Milano.

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