Approfondimenti

In Siria? Tutto bene

Questo articolo è apparso su GoodMorningSyria, testata online fatta da giovani giornalisti siriani che scrivono dall’interno della Siria, dal Libano o dalla Turchia. L’autore è Morees Bitar, giornalista di Hama laureato in letteratura e storia. La traduzione dall’inglese è di Michela Sechi

All’inizio di ogni settimana, i cartelli che appaiono sulla porta del Centro Culturale in piazza al-ʿAssi attirano gli sguardi dei passanti, invitandoli ad assistere a incontri letterari e reading di poesie.

La gente esprime opinioni diverse riguardo a questi eventi, alla luce delle circostanze attuali in Siria: alcuni li vedono come un segno che la vita va avanti, che c’è la volontà di spezzare – attraverso la poesia – la routine della guerra. Altri invece li criticano.

“Preferisco leggere poesia e prosa online, dove c’è più libertà di espressione, specialmente quando confronto i contenuti con ciò che sento in queste recite” spiega il giornalista Abdur-Rahman (1) a GoodMorningSyria, incapace di nascondere la sua tristezza per il pessimo stato della scena culturale a Hama.

“Le circostanze politiche in città e nel paese in generale hanno precipitato la cultura in uno stato di profonda ibernazione che non finirà finché una soluzione per la Siria non apparirà all’orizzonte. Ecco perché ci sentiamo insultati per lo spazio marginale che è concesso ai poeti, i quali vivono ancora sotto la repressione del regime siriano. La poesia dovrebbe essere un tentativo di spezzare le catene, di trovare la luce del giorno in questa grande prigione” aggiunge.

Nel luglio 2011, dopo che le truppe siriane entrarono a Hama per reprimere le proteste che erano dilagate in città, tutte le attività culturali furono sospese per oltre 2 anni. Poi ricominciarono proprio con la convocazione di letture di poesia nel Centro Culturale. Molti degli scrittori e poeti di Hama diedero il benvenuto a questa iniziativa, sperando che sarebbe stata un’occasione per riportare in vita la loro città.

La città di Hama prima della guerra
La città di Hama prima della guerra

“Fare rivivere la cultura, di questi tempi, è un messaggio che mandiamo al mondo sulla resilienza dello straordinario popolo siriano, e sul suo grande amore per la letteratura” sostiene Samer, un membro dell’Unione degli scrittori arabi di Hama.

E aggiunge: “Le letture di poesia si tengono d’accordo con la decisione politica di rianimare la cultura e fare emergere nuovi talenti che manifestino il loro amore per la patria e i suoi leader, scrivendo poesie patriottiche. Vengono spesi molti soldi per dare notizia di questi eventi: la radio-televisione di Stato siriana li diffonde sempre, per sottolineare la situazione stabile della città”.

Il Centro Culturale, dove sono organizzate queste letture di poesie, era un posto pieno di vita, dove gli studenti passavano gran parte del loro tempo. Ma poi il regime siriano ne ha trasformato una parte in caserma militare e adesso l’edificio è circondato da sacchi di sabbia, per non parlare dei blocchi di cemento che tengono lontani i veicoli.

Gli impiegati e coordinatori sono incaricati di inviare SMS con gli inviti a tutti gli intellettuali della città. “Un poeta è prima di tutto qualcuno che sa tenere la scena con la sua recitazione” spiega un lavoratore del Centro. Avverte che “non ci sono requisiti particolari: basta che il poeta abbia talento. Non deve essere necessariamente un membro dell’Unione degli Scrittori”.

“Secondo il piano delle attività compilato dal Ministero della Cultura, almeno due eventi devono essere organizzati ogni settimana: letture di poesie e conferenze letterarie. A cui dobbiamo aggiungere delle attività per i bambini”, continua Mohammad. Un poeta riceve 1200 SYP (l’equivalente di 3,5 euro al mercato nero) come compenso alla fine di ogni evento, a prescindere dalla sua esperienza.

Quando sono andato a sentire uno di questi reading, non ho avuto problemi a trovare posto: le sedie erano praticamente tutte vuote. La sala assomigliava a un oscuro cinema con le tende polverose, decorate con le insegne del partito al governo, il Baʿath. Ma l’impiegato Mohammad insisteva che le letture sono molto popolari, di solito.

All’inizio dell’evento, tutti si alzano in piedi per “un minuto di silenzio per i martiri di questo paese”, espressione usata dal presentatore prima di introdurre i poeti. Dato che i black-out a Hama sono molto frequenti, i poeti hanno dovuto recitare quasi al buio per gran parte del tempo, con in mano un fazzoletto per asciugare il sudore che – dalle loro fronti – cadeva sui fogli. Si vedeva che non erano affatto a loro agio sul palco: facevano errori sia nella lettura, sia nella metrica.

Intanto Abdur-Rahman, il giornalista, mi ricordava con enfasi la storia culturale di Hama: un punto di riferimento in Siria per vari decenni. Per poi farsi serio e concludere: “Possiamo dire che Hama adesso assomiglia a una sposa rapita da una banda di sequestratori: molti di questi poeti guardano le sue catene, le sue ferite. Ascoltano le sue grida. E poi scrivono sugli zagharid (2) che riempivano l’aria prima della sua cattura.”

(1) Tutti i nomi sono pseudonimi per proteggere l’identità delle fonti

(2) Zagharid sono le tradizionali grida di festa per i matrimoni

Riproduciamo questo articolo con l’autorizzazione di GoodMorningSyria, testata online fatta da giornalisti siriani che scrivono dall’interno della Siria, dal Libano o dalla Turchia. Il sito cerca finanziatori per continuare a esistere

  • Autore articolo
    Morees Bitar
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 14/07 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 14-07-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 14/07 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 14-07-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 14/07/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 14-07-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 14/07/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-07-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gaza è sull’orlo del collasso a causa della fame acuta e della mancanza d’acqua. È l’allarme lanciato dalla Caritas

    In Israele aumentano le critiche al progetto del governo Netnayhu di costruire delle cosidette “città umanitarie” nel sud della striscia, al confine con l’Egitto, dove spostare tutti i palestinesi di Gaza. Oggi l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert li ha definiti “campi di concentramento”. Intanto proseguono incessanti i bombardamenti israelian sulla Striscia , nelle ultime 24 ore sono oltre 100 le vittime. La Caritas oggi ha lanciato un drammatico appello : “siamo vicini al collasso le vite dei palestinesi sono appese ad un filo a causa della fame acuta, della mancanza d’acqua e delle malattie, serve un intervento umanitario urgente”. Danilo Feliciangeli responsabile Caritas per il Medio Oriente.

    Clip - 14-07-2025

  • PlayStop

    Popsera di lunedì 14/07/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 14-07-2025

  • PlayStop

    Il grande flop delle case della salute. Solo il 5% è pienamente funzionante. La denuncia del Pd lombardo

    Dovevano essere i presidi con cui ricostruire la sanità sul territorio in Lombardia, ma finora le case di comunità sono state un flop. 216 sono quelle previste entro la scadenza dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza che arriverà a giugno 2026. Al momento 140 hanno aperto, ma solo otto in tutta la regione (sei in provincia di Bergamo e due nel varesotto) hanno tutti i requisiti obbligatori previsti dalla legge. In totale sono meno del 6 percento. La denuncia è del gruppo consiliare del Partito democratico lombardo che ha fatto un accesso agli atti alla direzione generale Welfare per ognuna delle case di comunità attive in Lombardia. L’assessorato ha replicato che i numeri diffusi “sono usati in modo difforme dalla realtà. Le rilevazioni mostrano percentuali elevate di attuazione per la maggior parte dei servizi obbligatori”. Per il capogruppo del Pd al Pirellone, Pierfrancesco Majorino, “Regione Lombardia è in colpevole ritardo”.

    Clip - 14-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di lunedì 14/07/2025

    Stagione XI - ep 6 - Zyriab e Paco De Lucia

    A tempo di parola - 14-07-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di lunedì 14/07/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 14-07-2025

  • PlayStop

    Almendra di lunedì 14/07/2025

    Almendra è fresca e dolce. Almendra è defaticante e corroborante. Almendra si beve tutta di un fiato. Almendra è una trasmissione estiva di Radio Popolare in cui ascoltare tanta bella musica, storie e racconti da Milano e dal mondo, e anche qualche approfondimento (senza esagerare, promesso). A luglio a cura di Luca Santoro, ad agosto di Dario Grande.

    Almendra - 14-07-2025

  • PlayStop

    Rock is dead di lunedì 14/07/2025

    Stagione XI - ep 6 - Zyriab e Paco De Lucia

    Rock is dead - 14-07-2025

  • PlayStop

    Conduzione musicale di lunedì 14/07/2025 delle 13:30

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 14-07-2025

  • PlayStop

    Domini collettivi - 14/07/2025

    Domini collettivi: territori di vita gestiti dalle comunità. Alpeggi, fonti idriche, spiagge. Con Marta Villa (antropologa, docente di antropologia culturale, Università di Trento) e Andrea della Maddalena (Azienda Agricola Agneda di Sondrio e Alpe Aquanegra, Lanzada – Valmalenco). Modera Fabio Fimiani. Il meglio della festa di Radio Popolare, All You Need Is Pop del 6, 7 e 8 giugno 2025

    All you need is pop 2025 - 14-07-2025

Adesso in diretta