Approfondimenti

Statuette in bianco e nero

Molti ricorderanno la Notte degli Oscar 2017 per l’errore clamoroso durante l’assegnazione del premio più importante, quello di miglior film. All’alba di lunedì 27 febbraio l’attore Warren Beatty e l’attrice Faye Dunaway chiamano sul palco i realizzatori di La la land, ma durante il discorso di ringraziamento dei produttori viene spiegato che “si tratta di un errore e non di uno scherzo” e che “the winner is Moonlight” di Barry Jenkins. Incredulo e felice.

https://www.youtube.com/watch?v=C-hGqlll1BI

La scena finale è la sintesi della nottata, quando dal palco scendono i bianchi e salgono i neri: e Moonlight vince l’Oscar come miglior film, oltre a quelli per la miglior sceneggiatura non originale per Tarrell Alvin e all’attore non protagonista Mahershala Ali, “il primo attore musulmano premiato nella storia dell’Academy – dice durante il suo discorso”. Moonlight è un film moderno, con un linguaggio sperimentale e adeguato ai tempi, perfetto per raccontare la storia di Chiron un bambino afroamericano cresciuto ai margini della società, che diventa un adolescente problematico e pieno di complessi e cerca riscatto da adulto. Il film è basato sull’opera teatrale In Moonlight Black Boys Look Blue di Tarell Alvin McCraney e scava nei sentimenti di Chiron ritraendo le sfumature interiori attraverso i passaggi temporali del protagonista, interpretato da tre attori differenti.

Il favorito La la land porta a casa 6 statuette su 14 nominations: per l’attrice Emma Stone, la regia di Damien Chazelle, miglior fotografia, design,  la canzone City of star e la colonna sonora completa.

Il miglior attore è Casey Affleck per l’interpretazione struggente in Manchester by the sea di Kenneth Lonergan. L’elaborazione di un lutto, in preda a rabbia, disperazione e solitudine. La miglior attrice non protagonista è Viola Davis, nel bellissimo Barriere di Denzel Washington, anche protagonista e ingiustamente trascurato. Un film di impianto teatrale, tratto dalla pièce Fences di August Wilson, che trasporta lo spettatore all’interno di una famiglia afroamericana, così quotidianamente normale, all’inseguimento di sogni che non sempre si avverano, animata da amore e buoni sentimenti, ma anche da cinismo e severità. Una classica famiglia americana, al di là del colore della pelle.

Niente Oscar per Fuocoammare di Gianfranco Rosi, già felice di essere arrivato fino a lì e di aver portato le storie dei migranti in tutto il mondo: “Essere arrivati nel cuore di Hollywood con immagini e sentimenti legate al dramma dei migranti è già un grande successo”.  Come miglior documentario è stato giudicato OJ made in America di Ezra Edelman, un film di 7 ore, sulla biografia tra cronaca e sport dell’ex giocatore di football OJ Simpson.

Il discorso più emozionante lo ha fatto un assente, Asghar Farhadi il regista iraniano premiato come miglior film in lingua straniera Il cliente, al suo secondo Oscar dopo Una separazione e che ha deciso di non partecipare alla cerimonia. “Avrei voluto essere lì con voi, ma ho scelto di non venire a ritirare l’Oscar in solidarietà con tutti i miei concittadini e con quelli dei sei paesi banditi dal provvedimento disumano di Trump. Dividere il mondo tra noi e gli altri, i nemici, crea solo paure”- è stato il messaggio che Farhadi ha inviato all’Academy. E ha preferito festeggiare il premio a Londra, su invito del sindaco Sadiq Khan che ha organizzato una festa pubblica in Trafalgar Square, con un’orchestra di musicisti siriani, attori e registi.

Quella che doveva essere la notte contro Donald Trump, si è trasformata in una serata serena, guidata dalle battute satiriche e pungenti sul nuovo Presidente degli Usa da parte del conduttore Jim Kimmel e soprattutto un’occasione per ribadire che Hollywood non accetta discriminazione e il cinema, l’arte e la cultura degli Stati Uniti (e di tutto il mondo) si sono evoluti grazie all’unione e all’incontro con popolazioni differenti.

  • Autore articolo
    Barbara Sorrentini
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 24/12 19:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 24-12-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 24/12 18:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 24-12-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 24/12/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-12-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 24/12/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 24-12-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Doppio Click di mercoledì 24/12/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni mercoledì approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 24-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 24/12/2025 - ore 20:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 24/12/2025 - ore 20:02

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2025

  • PlayStop

    Popsera di mercoledì 24/12/2025

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 24-12-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di mercoledì 24/12/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 24-12-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di mercoledì 24/12/2025

    Vieni con me è una grande panchina sociale. Ci si siedono coloro che amano il rammendo creativo o chi si rilassa facendo giardinaggio. Quelli che ballano lo swing, i giocatori di burraco e chi va a funghi. Poi i concerti, i talk impegnati e quelli più garruli. Uno spazio radiofonico per incontrarsi nella vita. Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa o raccontare una storia? Scrivi a vieniconme@radiopopolare.it o chiama in diretta allo 02 33 001 001 Dal lunedi al venerdì, dalle 16.00 alle 17.00 Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni La sigla di Vieni con Me è "Caosmosi" di Addict Ameba

    Vieni con me - 24-12-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di mercoledì 24/12/2025 - ore 15:35

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di mercoledì 24/12/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 24-12-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 24/12/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 24-12-2025

Adesso in diretta